24 - Poco tempo

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Un raggio di sole colpì Lara in faccia e quando aprì gli occhi dovette richiuderli subito. Spostò la testa all'ombra prima di riaprili. Aveva un leggero mal di testa e non si ricordava cosa fosse successo il giorno prima. Aveva finito l'ultimo allenamento con sua madre e poi il buio. Era sicura di non essere andata al Padiglione a cenare. La troppa fame che aveva in quel momento ne era la conferma.
Alzò lentamente il busto e si mise seduta, poggiando le mani sul materasso, quando si accorse di non essere sola. Alex era seduto scomposto sulla poltrona e dormiva. Lara lo osservò con attenzione. Aveva la testa inclinata verso la spalla destra. I capelli neri erano in disordine, la bocca leggermente aperta, ma quello che preoccupò Lara era la sua espressione. I muscoli del viso erano contratti, le sopracciglia aggrottate, le palpebre tremavano leggermente. Stava avendo un sogno irrequieto.
Lara scostò le coperte e notò che aveva ancora i vestiti dell'allenamento della sera prima. Non riusciva proprio a ricordare cosa fosse successo dopo, ma ora voleva solo strappare Alex dal quel brutto sogno. Si avvicinò alla poltrona, gli prese una mano e con l'altra gli accarezzò la guancia.
-Alex- chiamò dolcemente.
Lui, però, non dette segno di averla sentita.
-Alex, svegliati- disse di nuovo.
Lui aprì gli occhi lentamente e la guardò la ragazza davanti a lui come se non la riconoscesse. Poi spalancò gli occhi e con uno scatto si alzò in piedi, prendendo tra le mani il viso di Lara, spaventandola. Era stato così veloce che lei quasi non se ne accorse. Se non fosse stata sicura che era uno Zemit del Fuoco, avrebbe pensato che avesse l'Elemento dell'Aria. Poi vide negli occhi del ragazzo una grande preoccupazione, come se stesse cercando di capire se c'era qualcosa che non andava in lei.
-Ehi, stai bene?- gli chiese.
Alex non rispose subito, poi come se la voce di Lara gli fosse arrivata dopo disse -Se sto bene io? Tu dovresti dirmi come stai?-
La ragazza lo guardò confusa -A parte il fatto che non ricordo cosa ho fatto ieri sera dopo l'allenamento, sto benissimo-
-Non ricordi niente?- chiese sorpreso. Lara scosse la testa. Lui la guardò ancora un attimo, poi la lasciò e le fece segno di sedersi insieme a lui sul letto.
-Mentre eravamo a cena ti abbiamo sentito urlare- cominciò a raccontare Alex -Eri a terra svenuta nella Zona dell'Acqua. Ho provato a toccarti ma mi hai dato una forte scossa. Il Gran Maestro ti ha controllato, ci ha spiegato che l'Angelo si era messo in contatto con te e che le scosse erano la sua protezione contro il potere delle catene. La protezione non si è attivata subito, per questo all'inizio hai sentito dolore-
Ora le era tutto più chiaro. In un attimo aveva ricordato tutto, la prigione, la piccola finestra in alto, le catene, l'Angelo e i Primi Guerrieri, il sangue e le ferite, lo sporco e il forte odore per cui era difficile respirare. Era la prima volta che l'Angelo si metteva in contatto con lei e ora che si era ricordata tutto, rimase un po' scossa. Ricordava bene il dolore che aveva provato e quello era solo un piccolo assaggio di cosa in realtà stavano provando i prigionieri.
-Devo parlare con il Gran Maestro, subito- scattò in piedi e si diresse verso la porta. Quando appoggiò la mano sulla maniglia si accorse che Alex era rimasto seduto -Dai, muoviti- gli disse, impaziente.
Lui però non si mosse e non la guardò. Lara si inginocchiò davanti a lui -Alex, guardami-
Gli occhi blu del mare si scontrarono con il verde dei boschi.
-Ora sto bene. Non ti devi preoccupare-
-Non è vero che stai bene e non smetterò di preoccuparmi per te- disse di getto -Smetti di far finta di stare bene e non tenerti tutto dentro, non sei sola-
Per un attimo rimase sorpresa del cambio di umore del ragazzo, ma si riprese subito -Che vuoi dire?-
-Ce ne siamo accorti tutti-
-Di cosa vi siete accorti esattamente?- si alzò mettendosi le mani sui fianchi.
Anche Alex si alzò e la superava in altezza -Sei terrorizzata e cerchi di nasconderlo-
Lara si sentì con le spalle al muro. Alex aveva ragione, ma non voleva farsi vedere fragile per l'ennesima volta -Voi non avete idea di cosa mi passi per la testa-
-È questo il punto- il ragazzo alzò la voce -Devi sfogarti con noi. Stai facendo il gioco di Targom, vuole spezzarti. Lo vuoi capire che non sei sola, non devi portarti tutto questo peso solo sulle tue spalle-
Lara non sapeva come rispondere. Lei pensava di indossare una maschera ma Alex era riuscito a vederci attraverso.
-Ho promesso di proteggerti, ma non posso farlo se non me lo permetti- disse piano il ragazzo.
Lara stava per rispondere ma si ritrovò le labbra di lui sulle sue. Rimase immobile, non se lo aspettava. Un centinaio di farfalle cominciarono a muoversi dentro il suo stomaco. Pian piano si rilassò a quel bacio delicato. Alex poggiò una mano dietro la sua schiena e l'avvicinò a sé. Il cervello di Lara era andato in corto circuito, non riusciva a pensare ad altro se non al ragazzo che la stava baciando.
Dopo quello che a Lara parve un'eternità, si allontanarono guardandosi negli occhi.
-Non pensavo di piacerti- era rossa come un pomodoro e lo disse così piano che se non fossero stati vicini, Alex non l'avrebbe sentita.
-Stai scherzando? Non faccio altro che pensare e preoccuparmi per te- disse sorpreso.
-Ma io pensavo che Melissa...-
Alex le poggiò un dito sulle labbra, facendo agitare ancora di più le farfalle nello stomaco della ragazza.
-Melissa fa parte del passato e per lei non ho mai provato quello che provo per te-
Lara diventò ancora più rossa dopo quelle parole.
-Anzi anche io pensavo di non piacerti- continuò il ragazzo.
-All'inizio non capivo bene cosa provassi, per me era tutto nuovo. Poi quando ho capito il motivo della mia gelosia, tutto è diventato più chiaro-
-Sei gelosa?- chiese Alex con un sorriso malizioso.
-Certo, sei solo mio-
Alex, prima rimase sorpreso perché si aspettava che la ragazza negasse, poi dovette controllarsi per non prenderla e baciarla con foga.
Nei suoi occhi Lara lesse la fame che aveva delle sue labbra. Gli appoggiò una mano sul petto sorridendo -Ora è meglio se andiamo-
Anche Alex sorrise e andarono a chiamare Sam e Kyle.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora