Alex adagiò Lara sul divano. Sam era accanto a Kyle, che era sdraiato sul secondo divano.
Tisha aveva le dita sulle tempie del ragazzo -Niente di grave, ti serve solo un po' di riposo. Avrai il mal di testa per un po'-
Kyle annuì con gli occhi chiusi, era davvero stanco.
Ora, Tisha si dedicò a Lara -Alexander, mi prenderesti una ciotola d'acqua e un panno- il ragazzo fece quello che gli era stato chiesto senza dire nulla -Samantha vai nella mia camera e prendi la pozione per il veleno e la crema per le ferite. Ti ricordi quali sono?-
-Sì, certo-
Lara fissava il vuoto e non parlava, come una bambola, restava immobile. Non si mosse nemmeno quando Tisha passò il panno inumidito sul braccio, per pulire i tagli e togliere il sangue secco.
-Ho portato anche le fasciature- disse Sam porgendo tutto il materiale alla maga.
-Bene, brava- Tisha cominciò a medicarla con la sua crema particolare e la pozione, poi le fasciò completamente il braccio.
-Samantha e Kyle mi hanno raccontato un po' quello che è successo. Cosa hai sognato?- Tisha le accarezzò la guancia amorevolmente.
-Non sarebbe meglio farla riposare, è troppo traumatizzata per rivivere quello che è successo- disse Alex preoccupato.
-È meglio affrontare subito il problema in modo da poterlo superare-
Lara alzò lo sguardo su di lei e con una certa fatica disse -Pensavo che avrei rivisto il mio papà, ma c'era qualcosa di strano-
Tisha aggrottò la fronte, confusa -Tuo padre?-
-Papà è venuto a trovarmi in sogno due volte prima del risveglio dei poteri. Era una radura simile a questa, ma senza la casa... questa volta non è stato papà a farmi visita... tutto era cupo e freddo... poi sono spuntati quei mostri dagli occhi gialli che mi fissavano e la loro voce sibilante- stava tremando, ma non per il freddo -Sam e Kyle hanno detto che erano le Ombre, ma chi parlava era Targom- e le raccontò quello che le aveva detto.
-Che significa?- chiese Alex a Tisha.
-Significa che il Signore dell'Oscurità è entrato nella sua testa- disse in tono grave.
La stanza cadde nel silenzio. Per un tempo che sembrò infinito, nessuno disse niente, rinchiusi ognuno nei propri timori.
-La Creatura che ho... ucciso- rabbrividì a quella frase -Aveva gli occhi gialli, come quelli delle Ombre. Prima di morire, sono diventati verdi. Mi ha implorato di non ucciderlo, dicendo che era sotto il suo controllo- una lacrima rigò la sua guancia destra.
All'improvviso sentì una risata malvagia, si guardò intorno ma nessuno stava ridendo.
-Io te l'avevo detto, piccola Lara. Non pensavo saresti stata capace di uccidere quella Creatura, ti ho sottovalutato- disse una voce profonda e gelida.
Lara si tappò le orecchie più forte che poteva, ma fu inutile, la voce era nella sua testa.
-Lari, che succede?- chiese Sam, avvicinandosi.
Lara scosse la testa, cercando di scacciare quella presenza dalla sua testa, ma senza successo.-Unisciti a me e nessuno si farà male, se ti rifiuterai ti prenderò con la forza e chiunque proverà a fermarmi morirà. Con me diventerai potente-
-VAI VIA- urlò Lara.
Targom rise di nuovo, poi la sua presenza scomparve dalla mente della ragazza.
-Lara, guardami- Alex era molto preoccupato.
Lara scosse la testa. Alex le prese il viso tra le mani e la costrinse a guardarlo.
-Era Targom, Alex- le tremava la voce -Vuole che mi unisca a lui o ucciderà chiunque lo ostacoli-
Alex l'abbracciò e lei pianse sulla sua spalla finché non si fu calmata -Sssh, ora è tutto passato. Non permetteremo che questo accada- I due si staccarono, guardandosi ancora negli occhi.
Tisha si avvicinò e poggiò le due dita su tutte e due le tempie della ragazza. Disse qualcosa in una strana lingua antica e i ragazzi capirono che stava facendo una magia.
-Ti ho messo uno scudo per proteggere la tua mente. Puoi stare tranquilla. Ora però devi riposare-
Lara la ringraziò, lentamente si alzò, barcollando, e andò in camera sua. Alex la seguì rimanendo in allerta, nel caso fosse caduta.
Sam rimase con Kyle che nel frattempo si era addormentato.
Lara si mise a letto e Alex l'aiutò a tirare su le coperte. Poi il ragazzo fece per andarsene, ma venne preso per il polso, facendolo rimanere dov'era.
-Resta con me, finché non mi addormento- lo supplicò Lara.
Gli occhi di Alex diventarono rossi per un attimo che Lara pensò di esserselo immaginato, per questo fece finta di nulla. In quel momento era troppo stanca, voleva solo dormire, sperando di non fare incubi.
Alex si era seduto sul suo letto e la guardava. Tutto di lui la faceva sentire al sicuro, il suo sguardo, la sua voce, i suoi movimenti, la sua postura. Chiuse gli occhi e si addormentò quasi subito. Non riuscì, però, ad evitare gli incubi.Aveva sognato di nuovo le Ombre, la voce di Targom e la lotta con il Serptor. Questa volta, però, Sam e Kyle morivano cercando di salvarla, come le aveva detto Targom. Poi veniva portata via da un'Ombra e alla fine si era svegliata di soprassalto.
Quando aprì gli occhi vide che fuori era buio. Mentre osservava la stanza, si accorse di non essere da sola, sul divanetto c'era Alex che stava dormendo. Era rimasto lì per tutto quel tempo, a vegliare su di lei e alla fine si era addormentato anche lui. Aveva le braccia incrociate e le gambe stese e accavallate. La testa era leggermente inclinata all'indietro, appoggiata al muro. Lara pensò che fosse era ancora più carino mentre dormiva, con la viso rilassato e i ciuffi di capelli che gli cadevano sulla fronte.
-Se mi fissi così tanto, rovini la mia bellezza- disse il ragazzo aprendo un occhio solo.
-Così ti sgonfio un po', brutto pallone gonfiato- Lara aveva un sorriso soddisfatto per la sua risposta pronta.
-Ah sì? Io sarei un pallone gonfiato?- si alzò lentamente e si avvicinò a lei come un predatore.
-Sì- rabbrividì, ma non per il freddo.
Alex appoggiò un ginocchio sul materasso. Lara cercò di allontanarsi, ma non poteva andare molto lontano, il suo letto era piccolo e aveva un lato lungo contro la parete.
Alex allungò le mani lentamente, poi con uno scatto, cominciò a farle il solletico.
-No... ah ah... ti prego... ah ah... smetti- disse Lara, tra le risate.
-Se ritiri quello che hai detto, smetto- disse Alex, sorridendo.
-Mai-
Lara cercò di divincolarsi, ma Alex era molto più forte di lei.
-Va bene, lo dirò, se ti fermi-
Alex si fermò e incrociò le braccia al petto -Sto aspettando-
-Sei un arrogante pallone gonfiato- disse Lara, tutto d'un fiato.
-Risposta sbagliata- Alex ricominciò a farle il solletico.
I due erano troppo concentrati a ridere che non si accorsero di essere osservati. Samantha era entrata sentendo le risate e alla vista dei due ragazzi cercò di trattenere un sorriso.
-Alex fermati... c'è Sam- mentre cercava di riprendere fiato, diventò rossa come un pomodoro per l'imbarazzo.
-Sei diventata rossa- le disse piano il ragazzo, in modo che potesse sentire solo lei.
-Stai zitto- sussurrò la ragazza, fulminandolo con lo sguardo -Sammy, che volevi dirmi-
-Ero venuta a controllare se ti fossi svegliata e ho sentito le risate- disse cercando di non ridere, nel vedere l'amica in imbarazzo -Comunque la cena è pronta. Io, Kyle e Tisha siamo di là. Quando avete finito di fare quello che stavate facendo, raggiungeteci- e se ne andò.
-Non stavamo facendo niente- le urlò dietro Lara, diventando ancora più rossa. Sentì l'amica ridere nel corridoio.
-Forza, andiamo. Devi mangiare qualcosa per riprendere le forze- Alex fece per avviarsi alla porta, ma Lara lo fermò.
-Aspetta Alex- si era messa a sedere e si guardava le mani.
Tutta l'allegria di poco fa era svanita in un attimo. Dopo quello che era successo, le era tornato in mente quando era stata aggredita il giorno prima del suo compleanno e voleva chiedere spiegazioni al ragazzo.
-Lara, che succede?- chiese vedendo il cambio improvviso del suo umore.
-Ti ricordi la mia festa di compleanno?-
Alex non rispose, guardava Lara che continuava ad avere gli occhi fissi sulle sue mani.
-Che fine ha fatto la Creatura che mi ha aggredito?- chiese -Ricordo che mi stava strangolando e io chiusi gli occhi-
Lara, ovviamente sapeva già la risposta ma voleva sentirsela dire da lui.
-Come sai che era una Creatura?- chiese invece.
-Me l'ha detto Tisha, ma non so come si chiama-
-Era un Samnuro- sospirò Alex, si mise a sedere accanto a lei con la testa china -Quando ho visto quello che ti stava facendo, non ci ho visto più e l'ho ucciso. Non è la prima Creatura che uccido e non sarà nemmeno l'ultima-
Lara lo guardò -È per quello che mi hai detto prima che se non le uccido potrebbero uccidere me-
Alex annuì -Alcune sono pacifiche, ma possono essere pericolose e sotto il controllo del Nemico Oscuro lo sono ancora di più-
-Tu mi hai salvata prima che potesse uccidermi, io invece ho messo fine a una Creatura innocente- Lara tirò indietro la testa trattenendo le lacrime.
-Il potere del Nemico Oscuro è più forte di quanto pensi, avrebbe di nuovo controllato quel Serptor per attaccarci- si girò verso di lei, prendendole il viso tra le mani e la costrinse a guardarlo -Il viaggio che affronteremo sarà molto pericoloso e affronteremo molte Creature. Quando salveremo l'Angelo e i Guerrieri, ci aspetterà qualcosa, sicuramente una battaglia-
Lara aveva gli occhi lucidi e capì che Alex aveva ragione, così decise di reagire e di non piangersi addosso.
-Grazie- lo abbracciò e subito sentì la calma pervadere ogni centimetro del suo corpo. I muscoli e la mente si rilassarono.
-Ora andiamo a mangiare, sennò Sam si farà altre idee strane-Passarono una serata tranquilla. Nessuno accennò a quella mattina e al Serptor. L'atmosfera era allegra e leggera.
Lara guardò Alexander che era seduto accanto a lei. Pensò a come la facesse stare bene. Non sapeva di preciso cosa provasse per lui, ma era sicura che fosse solo sincera amicizia, anche se Samantha, Kyle e Tisha la pensavano diversamente.
Lara era sdraiata sul letto. Si era fatta dare da Tisha una pozione per non avere incubi.
Le parole di Alex le risuonavano nella mente e ora più che mai era determinata ad imparare tutti gli Elementi per controllarli. Insieme ai suoi amici, avrebbe salvato l'Angelo e sconfitto Targom e le sue Ombre una volta per tutte.
Con quel pensiero scivolò in sonno profondo e tranquillo, senza incubi.
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La Prima Figlia - Le Terre Antiche
FantastikLara è cresciuta senza la figura paterna. Per questo la sua vita è stata un po' triste, ma comunque tranquilla. Fino a quando, per il suo ventesimo compleanno succederà qualcosa che le cambierà la vita. Dovrà padroneggiare il potere dei quattro Ele...