41 - Rabbia

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Lara era arrabbiata, non voleva arrendersi così facilmente. Era vero che non sarebbe riuscita a padroneggiare gli stati avanzati in tempo per la missione, o forse mai, ma lei ci doveva provare lo stesso. Preferiva accettare la sconfitta con il pensiero di averci provato, che non aver tentato affatto.
Era arrabbiata con Lucas perché le aveva dato l'idea di volerla aiutare. Faceva tanto l'amichevole e poi si tirava indietro.
Attraversò la sala d'ingresso con un'espressione scura in volto, non preoccupandosi se ci fosse qualcuno. Ma fece un errore, perché prima di imboccare il corridoio che l'avrebbe portata in superficie, una voce alle sue spalle disse -A quanto pare Primo Fimal non ha acconsentito alle richieste della mocciosa-
Lara si fermò girandosi lentamente. A parlare era stato lo stesso Guerriero che era stato ripreso da Lucas per il suo comportamento.
-Cosa diavolo vuoi da me?- disse con rabbia.
-Uh uh, che caratterino- disse con un ghigno divertito -Paparino non ti ha insegnato a rispettare chi è più grande di te?-
A quel punto Lara non ci vide più dalla rabbia e quello fu il suo secondo errore.
Gli occhi diventarono subito bianchi -Non nominare mio padre-
-Sennò che fai? Userai i tuoi piccoli poteri su di me?- rise e si girò verso i suoi compagni, che ridevano a loro volta.
Lara approfittò di quel momento di distrazione. Si mise in posizione, stese le braccia e batté forte le mani davanti a sé. Da esse ne uscì un forte vento che fece cadere come birilli i cinque Guerrieri. Quando si furono ripresi, si rialzarono velocemente e si misero in posizione d'attacco. Tutti e cinque con gli occhi rossi.
-Te ne pentirai-
Lara non sapeva ancora combattere con l'Elemento del Fuoco, ma aveva a disposizione gli altri tre, o per meglio dire uno dato che lì sotto non poteva usare l'Acqua, dall'ambiente avrebbe ricavato solo qualche goccia e se avesse usato la Terra, avrebbe distrutto la sala.
Schivò la prima fiammata, spostandosi di lato. Lei sentì solo un po' di calore, ma la manica della sua maglietta cominciò a fumare.
Lanciò due sfere che colpirono in pieno due Guerrieri, uno al petto e uno in testa. Ci aveva messo talmente tanta Energia che fecero un volo all'indietro e andarono a sbattere contro la parete. Rimasero a terra svenuti.
Il Guerriero stupido, come lo aveva nominato Lara, si arrabbiò ancora di più. Lanciò una raffica di sfere di Fuoco, insieme agli altri due. Lara scansò le prime, poi alzò una barriera, ma la potenza delle sfere la fece indietreggiare. Poi lui si abbassò e girando su sé stesso con la gamba destra tesa, le lanciò un'altra fiammata che uscì dal piede. Lara si segnò la mossa mentalmente, poi saltò e, grazie all'Elemento dell'Aria, fece una capriola e atterrò dietro di loro. Lanciò una sfera contro un Guerriero e fece volare l'altro, per poi farlo ricadere a terra. Tutti e due caddero svenuti, dopo aver battuto la testa.
-Non vorrai mica fare la stessa fine dei tuoi amici?- disse con un ghigno.
-È stato facile metterli al tappeto, sono scarsi, ma con me non ci riuscirai. Ho anni e anni di addestramento sulle spalle-
-Non saranno felici di sapere che li reputi scarsi-
Lui lanciò un'altra raffica di sfere. Lara usò la super velocità per schivarle. Era talmente veloce che non la vide arrivare dietro di sé. Lo stava per colpire con la mano aperta sulla schiena, ma lui si girò in tempo capendo le intenzioni della ragazza. Il Fuoco di lui e l'Aria di lei crearono una piccola esplosione. Entrambi vennero sbalzati via.
Lara finì contro il muro, picchiando molto forte la testa. Cominciò a vedere sfocato e sentiva un fischio fastidioso nelle orecchie.
Il Guerriero si rialzò subito, livido di rabbia, ma prima che potesse attaccarla, venne trattenuto da altri Guerrieri.
-Che sta succedendo qui?- disse una voce autoritaria femminile.
Sentendo tutto quel rumore, erano arrivati alcuni Guerrieri a controllare. Davanti a loro c'erano Prima Fimal, Primo Tormer e Prima Kham, tutti e tre molto seri. Lara non riusciva a vederli bene, come se fosse sott'acqua. Si toccò dietro la testa, nel punto in cui aveva sbattuto, e guardandosi la mano vide qualcosa di rosso.
Facendosi largo tra i Guerrieri, arrivarono anche Sam, seguita da Alex e Kyle. Rimasero scioccati quando videro, quattro Guerrieri accasciati al suolo e uno che veniva trattenuto dai compagni.
-Questa è l'ultima volta che lo ripeto, che sta succedendo?- disse Prima Fimal.
-Quella stupida ragazzina ci ha attaccato- disse il Guerriero, riprendendo il controllo e indicando i compagni svenuti che venivano soccorsi. Tutti si erano risvegliati e, con una faccia sofferente, si tenevano la testa.
Con molta fatica Lara riuscì a dire -Vi ho dato una lezione, così impari a tenere la bocca chiusa-
-Te lo faccio vedere io chi deve tenere la bocca chiusa- cercò di venirle addosso, ma venne trattenuto un'altra volta.
-Adesso basta!- alzò la voce Miriam Fimal e in quel momento suo fratello entrò nella sala.
-Cosa è successo?- chiese.
-La Zemit degli Elementi ha attaccato cinque Guerrieri del Fuoco, mettendone fuori gioco quattro- gli spiegò Sarah Kham.
-Cinque contro uno- disse lui sorpreso.
-Già- rispose Karl Tormer.
Lucas si girò a guardarla e si allarmò quando la vide accasciata contro il muro con il sangue tra i capelli e sulla mano. Si precipitò da lei, insieme ad Alex, Sam e Kyle.
-Guerriero Dakam, vai nella sala comune. Gli altri si facciano controllare e poi anche voi nella sala comune. Dato che siete tutti miei Guerrieri, prenderò un provvedimento disciplinare- poi si girò verso di lei -Adesso porterò la Zemit degli Elementi dal Gran Maestro, così potrà avere anche lei una punizione per il suo comportamento-
-Prima deve essere curata, ha una ferita alla testa- disse il fratello. Fece per prendere Lara in braccio, ma ci ripensò -Alexander, dobbiamo portarla in infermeria-
-Va bene- disse il ragazzo preoccupato -Kyle, aiutami-

Erano tutti nell'ufficio del Gran Maestro, Lara era stata curata e adesso aveva solo un gran mal di testa.
Miriam Fimal aveva raccontato quello che era successo e Simur guardava Lara con disappunto.
-Cosa ti è preso Lara?-
-Il Guerriero ci aveva offesi appena siamo arrivati. Dopo si è preso gioco di me- rispose nervosa.
-Avevi promesso che non avresti più perso il controllo dei tuoi poteri- disse Samantha all'amica.
-Non ho perso il controllo- era consapevole di ciò che stava facendo, voleva dargli una lezione.
-Ti sei fatta prendere dalla rabbia, quindi è la stessa cosa-
-Non è vero, sono due cose completamente diverse. Quando perdo il controllo sento la presenza di Kira, Caleb, Zale e Rio- disse alzando la voce.
Samantha stava per replicare, ma Kyle le appoggiò una mano sulla spalla -Sam, basta così-
-Saresti dovuta venire da me. Sono io la responsabile dei Guerrieri del Fuoco e se fanno qualcosa di sbagliato devono risponderne a me-
-Sì, Prima Fimal, non ricapiterà più- disse Lara dispiaciuta. Prendere una ramanzina da una Prima Guerriera era l'ultima cosa che avrebbe desiderato, soprattutto da Miriam Fimal.
-Perché ti sei arrabbiata?- chiese il Gran Maestro.
-Non ho acconsentito all'addestramento degli stati avanzati- intervenne Lucas, guardando la ragazza, che però non gli restituì lo sguardo.
-Non credo sia solo questo, vero Lara?- domandò ancora il Gran Maestro, sapeva che la ragazza non poteva aver fatto una cosa del genere per una cosa così piccola.
-Ha detto che mio padre non mi ha educato bene- disse con gli occhi lucidi.
-Per così poco- disse Miriam Fimal con disprezzo.
Lara si alzò di scatto, fulminando con lo sguardo la Prima Guerriera -Mio padre non mi ha potuto educare, perché io non l'ho mai conosciuto. È morto quando non avevo ancora un anno. Mia madre mi ha cresciuta da sola e nonostante questo, ha fatto un ottimo lavoro-
Miriam Fimal guardò Simur cercando spiegazioni -In che senso è morto?-
Lara non capì se stava scherzando, ma non credeva ne fosse stata capace.
Il Gran Maestro scosse la testa, allarmato, ma Lara non lo vide -Tisha conosce bene la famiglia di Lara e aiutò sua madre a partorire. Suo padre ci ha lasciato qualche mese dopo-
Lara non c'è la fece più a trattenere le lacrime -Scusate- e corse fuori dalla stanza.
-Lara- la chiamò Alex.
-Aspetta Alex- disse il Gran Maestro -Ha bisogno di stare da sola-
La ragazza rimase un attimo fuori dalla porta e sentì la voce di Prima Fimal dire -E la punizione?-
-Non credo ce ne sia bisogno, Lara ha già imparato la lezione-
Poi corse su per le scale e si rinchiuse in camera sua, scoppiando a piangere subito dopo.

Ogni volta che si parlava di suo padre, era sempre la stessa storia. Le faceva male, ci soffriva. Era inutile piangere, ma era più forte di lei. Era per questo che si isolava, come in quel momento. Non voleva farsi vedere debole.
Lentamente era scivolata a terra contro la porta. Con le mani tra i capelli, calde lacrime scendevano lungo le guance.
-Perché?- sussurrò -Perché a me? Cosa ho fatto di male?-
Era come se avesse un macigno dentro di sé, che la opprimeva. Ce l'aveva con tutti, con sé stessa e con il mondo, per averle portato via il padre e per tutto quello che le stava succedendo.
Presa dell'ennesimo impeto di rabbia, si tolse le scarpe e le scagliò contro la parete. Ma non era abbastanza.
Aveva il respiro corto, i nervi a fior di pelle. Chi l'avesse vista in quel momento, l'avrebbe presa per pazza. Si alzò, prese l'abat-jour, che era fatto di vetro, dal comodino e lo lanciò con tutta la forza che aveva. Esplose in mille pezzi quando colpì la parete e Lara urlò, liberandosi di quel peso che la soffocava. Cadde sul letto, rannicchiandosi con la testa nascosta tra le lenzuola.
Qualcuno bussò.
-Lara, che succede?- disse la voce allarmata di Alex.
Ma lei non rispose, così Alex entrò lo stesso, osservando la confusione che Lara aveva creato.
Avanzò verso il letto cercando di non pestare i pezzi di vetro più grandi. Si mise a sedere e appoggiò una mano sulla gamba della ragazza.
Con uno scatto, Lara si buttò su Alex singhiozzando e strinse forte la sua maglietta. Lo fece così velocemente che colse di sorpresa il ragazzo.
-Ssh, va tutto bene- disse piano Alex, per farla calmare.
Qualcun'altro bussò alla porta -Lari, abbiamo sentito dei rumori. Stai bene?- Sam e Kyle erano venuti a controllare cosa fosse successo.
-Mandali via, non voglio che vedano tutto questo- disse Lara contro il petto di Alex.
-Sam, non ti preoccupare, ci sono io con Lara-
-Io non me ne vado finché non vedo che la mia migliore amica sta bene- disse Sam scontrosa.
-Andiamo, Sam. Lasciamoli da soli- disse Kyle, ma la ragazza non era della stessa idea, così aggiunse -Adesso c'è Alex con lei, starà bene-
Per un attimo ci fu solo silenzio.
-Se ne sono andati- disse piano il ragazzo. Lentamente si tolse le scarpe senza spostare la ragazza. Poi si sdraiò lasciando Lara nella stessa posizione, contro il suo petto.
Dopo un po' la ragazza disse -Da quando ho questi poteri, è andato tutto storto-
-Non è vero, ora vedi solo il lato negativo, ma pensala così, non ci saremo conosciuti, non avresti conosciuto Tisha e il Gran Maestro e ti sei fatti dei nuovi amici al Campo-
-Mi sembra di aver toccato il fondo- alzò il viso per guardarlo con gli occhi rossi e gonfi.
-Ora puoi soltanto risalire e tornare alla luce- Alex sorrise e le scaldò il cuore.
-Grazie-
-Per cosa?-
-Per starmi vicino nonostante tutto- 

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora