10 - Un attacco improvviso

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-Dai, Sammy mi dici dove stiamo andando?- chiese Lara, per la terza volta.
-No, sennò non sarebbe più una sorpresa-
Lara, Samantha e Kyle erano in macchina, quest'ultimo alla guida, e stavano andando ad allenarsi in un posto speciale. Alexander non era voluto venire. Era da due giorni che Lara non lo vedeva. Kyle le aveva spiegato che lui si preoccupava molto per lei, ma, secondo la ragazza, ora stava esagerando. Si arrabbiava con lei e poi non si faceva più né sentire né vedere. Più Lara ci pensava, più si innervosiva, ma oggi non si sarebbe rovinata la giornata per quello stupido ragazzo. Poteva fare il solitario quanto voleva, a lei non importava.
Viaggiarono per quasi due ore. Lara non aveva idea di dove la stessero portando. Erano in montagna e la strada era piena di curve strette. Ogni tanto gli alberi lasciavano spazio al panorama e Lara si attaccava al finestrino per ammirarlo. Tante piccole case che si estendevano in lungo e in largo, il fiume che divideva in due la città, il mare che luccicava sotto i raggi del sole in lontananza.
Parcheggiarono alla riva di un laghetto non molto grande. Oltre a loro non c'era nessun'altro, forse perché era mattina presto o perché quel posto era poco conosciuto. Nemmeno Lara c'era mai stata e spesso lei e sua madre andavano in montagna.
-Venni qui con i miei genitori, quando ero più piccola- disse Sam -Oggi imparerai a correre sull'acqua-
-Correre sull'acqua?- ripeté Lara incredula.
-Sì, sarà divertente-
Per prima cosa, Sam fece correre l'amica sulla terraferma, dicendole che doveva scaldarsi. Nel frattempo, Kyle aveva steso una coperta sull'erba e le stava osservando, pronto ad intervenire con i suoi poteri, nel caso Lara fosse caduta in acqua.
-Andiamo insieme- disse Sam.
-Va bene-
Si avvicinarono alla riva del lago. Sam contò fino a tre e partirono. Il primo tentativo non andò molto bene. Lara cascò in acqua quasi subito. Kyle allungò un pezzo di terra e Lara si rialzò su ridendo, completamente bagnata.
-Partiamo più distanti dalla riva, così avrai più rincorsa. Devi spingere di più con il vento, sei ancora troppo lenta- disse Sam, sorridendo divertita.
Questa volta arrivò un po' più lontano, ma cadde comunque in acqua.
Fallì altre tre volte prima di riuscire ad arrivare all'altra sponda. Ogni volta Kyle usava i suoi poteri per aiutarla ad uscire dall'acqua.
Quando tornarono dal ragazzo, correndo di nuovo sulla superficie del lago, si dettero un cinque entusiaste dei progressi di Lara. Si misero a sedere sulla coperta e Sam passò un asciugamano all'amica.
-Sai, è comodo l'Elemento dell'Aria, puoi asciugarti in un istante-
-Perché non ci ho pensato prima- esclamò Lara, mettendo da una parte l'asciugamano, in un attimo diventò asciutta, compreso i vestiti.
-In realtà anche con l'Elemento dell'Acqua puoi farlo- contestò Kyle.
-Zitto tu- disse Sam, lanciandogli un'occhiataccia.
Lara rise nel vedere quella scena.
Si fermarono a pranzare lì. Avevano preparato un pic-nic con panini e bibite.
Presa dalla stanchezza e con lo stomaco pieno, Lara si sdraiò e si addormentò.
Sam e Kyle rimasero svegli, abbracciati.
-Certe volte non riesco a capacitarmi che sia così potente- disse la ragazza.
-Già, non è mai esistito uno Zemit con tutti e quattro gli Elementi-
-Secondo te perché?-
-Non lo so, ma di una cosa sono sicuro, non è un caso. C'è un motivo per cui Lara è così e ancora non lo sappiamo, probabilmente non lo sa nemmeno lei-

Lara, per la prima volta dopo il risveglio dei suoi poteri, sognò la radura in cui aveva incontrato suo padre. Ma questa volta c'era qualcosa di strano. L'atmosfera era cupa e fredda, gli alberi formavano ombre strane, come se avessero lunghi artigli. Aveva paura, voleva risvegliarsi ma non ci riusciva. Le sembrava che le ombre stessero prendendo vita. Si rese conto, troppo tardi, che non era la sua immaginazione, le ombre stavano uscendo dal terreno. Pian piano si stavano formando degli esseri mostruosi. Della faccia si distinguevano solo gli occhi gialli e i denti affilati e appuntiti. Avevano gambe tozze e braccia lunghe che toccavano terra. Le mani avevano dita lunghe con artigli.
Lara era rimasta bloccata dal terrore. Non aveva la più pallida idea di cosa fossero quegli esseri e non capiva perché fossero lì nel suo sogno. Perché non c'era suo padre?
Gli esseri erano rimasti fermi, dove si erano formati. L'avevano circondata.
-Salve, piccola Lara- parlarono all'unisono e lei rabbrividì terrorizzata. La loro voce le fece venire la pelle d'oca, era come un insieme di sibili.
Lara rimase ferma immobile, senza aprire bocca.
-Ancora non ci conosciamo, ma presto ci incontreremo. Il tuo viaggio nelle Terre Antiche sarà molto difficile. Ormai controllo molte Creature. Come dimostrazione, ho mandato qualcuno a farti visita in questo momento. Ci sentiremo di nuovo, piccola Lara-
Si svegliò di soprassalto, mettendosi a sedere.
-Lara, che c'è? Sei bianca. Hai fatto un incubo?- le chiese Kyle.
-Pe... peggio- balbettò ancora terrorizzata.
Anche Samantha si era appisolata e ancora stava dormendo beatamente. Lara si alzò in fretta e cominciò a mettere in ordine e a portare le cose in macchina. Kyle la stava guardando con la fronte corrucciata, come se fosse diventata pazza.
-Che stai facendo?-
-Dobbiamo andarcene, subito. Tu sveglia Sam, io sistemo le ultime cose in macchina-
-Ma perché?- Kyle la prese per un braccio fermandola -Che sta succedendo?-
-Non c'è tempo per le spiegazioni. So solo che sta arrivando qualcosa di molto pericoloso-
-Come fai a saperlo?-
-Ti fidi di me?- chiese Lara guardandolo negli occhi.
-Sì, ma...-
-Allora smetti di fare domande e muoviti-
Kyle la guardò per un lungo attimo, poi, finalmente, si convinse e andò a svegliare Samantha. 
Mentre salivano in macchina, Lara si guardava intorno, sperando di non vedere niente di strano.
-Lari, che succede?- chiese l'amica, mezza addormentata.
-Ti spiego dopo, ora allontaniamoci il più possibile da questo posto-
Mentre si allontanavano dal laghetto, a Lara andarono in fumo tutte le speranze che aveva. Nel fitto degli alberi, che scorrevano lungo la strada, vide due occhi gialli e, a tratti, una figura che si muoveva alla stessa velocità della macchina. Quella Creatura aveva gli stessi occhi gialli della prima Creatura che l'aveva attaccata alla sua festa di compleanno e degli esseri del suo incubo. Era certa che non fosse una coincidenza.
-Kyle accelera- disse allarmata -Solo da Tisha saremo al sicuro-
-Che sta succedendo?- chiese il ragazzo.
-Ho visto qualcosa tra gli alberi-
-Sarà stato un animale- disse l'amica tranquilla.
-Non era un animale- rispose a tono Lara.
-Ci vuoi spiegare che sta succedendo?- Sam si stava innervosendo.
-Ho fatto un sogno. Era più un incubo, in realtà- sospirò -Degli esseri mostruosi mi hanno circondata, uscendo dalle ombre degli alberi. Poi una voce ha parlato, attraverso di loro. Era Targom vero?- non lo sapeva, ma la malvagità nella voce le fece venire in mente il Signore dell'Oscurità.
-Puoi evitare di dire il suo nome- disse Sam rabbrividendo.
-Avevano gli occhi gialli?- chiese Kyle.
-Sì-
Sam e Kyle si guardarono -Pensi che siano...-
-Le Ombre- concluse il ragazzo.
-Sì, sono usciti dalle ombre degli alberi- disse Lara non capendo il discorso.
-No, intendo le Ombre del Nemico Oscuro-
-Le Ombre... di Targom-
-Lara- la rimproverò l'amica -Te l'avevo detto che succedono cose brutte a chi pronuncia il suo nome, poi guardò fuori dal finestrino e aggiunse -Quindi ci sta inseguendo un Ombra?-
-No, Ta...- si bloccò -Il Nemico Oscuro ha detto che controlla molte Creature e che me lo avrebbe dimostrato-
-Quale Creatura ci sta inseguendo?- chiese Kyle.
-Non lo so-
-Sam, prendi il mio cellulare e chiama Alex, digli di andare da Tisha e che è un'emergenza-
Lara continuava a guardare dietro, ma non vedeva nulla. Qualcosa le diceva, però, che quella Creatura li stava seguendo.
Quando la serie di curve terminò, Kyle poté pigiare sull'acceleratore, fermandosi all'inizio del sentiero che portava da Tisha con uno stridio delle ruote. Lì vicino trovarono anche la moto di Alex.
Scesero di macchina velocemente. Stavano per imboccare il sentiero, quando un urlo acuto, da far gelare il sangue, li fece bloccare sul posto. Si girarono lentamente a qualche metro di distanza da loro c'era la Creatura che li stava inseguendo. La parte inferiore del corpo era di un verde scuro e squamosa, come una lucertola troppo cresciuta. La coda lunga era adagiata per terra, intorno alle zampe. La parte superiore, invece, sarebbe stata umana, se non fosse stato per i denti affilati, la lingua biforcuta e la pupilla verticale. L'iride gialla come quella delle Ombre fece venire un brivido di terrore a Lara.
-È un Serptor. Avevo letto che la loro razza poteva essere pericolosa, ma non aggressiva- disse l'amica.
Gli occhi di Kyle e Sam diventarono rispettivamente verdi e grigi.
Il ragazzo si mise davanti a Lara con fare protettivo. Non sapeva ancora combattere ed era meglio se rimaneva al sicuro.
-Voglio la ragazza- sibilò minaccioso il Serptor, indicando Lara con il suo lungo dito artigliato.
-Sì, certo- rispose sarcastica Sam.
Gli occhi del Serptor lampeggiarono di rabbia e partì all'attacco con gli artigli sguainati.
Sam scattò in avanti e alzò le mani. Il Serptor andò a sbattere contro una barriera invisibile. Scosse la testa stordito, ma si riprese subito.
A quel punto Sam batté le mani creando un potente vento che allontanò la Creatura.
Kyle non rimase fermo a guardare, alzò un grosso pezzo di terra che scagliò contro il Serptor. Si creò un enorme polverone, in cui non si riusciva a vedere più niente, ma grazie a Sam venne spazzato via e quello che videro non fu incoraggiante. Il Serptor era ancora lì, in piedi con il sangue verde che usciva dalle varie ferite.
-Non è possibile- disse Kyle -Dovrebbe essere morto-
Lara si irrigidì, non aveva ancora capito che dovevano uccidere quella Creatura.
Mentre Sam e Kyle erano stupiti, il Serptor prese fiato e dalla sua bocca uscì un verso stridulo. I tre ragazzi si tapparono le orecchie, ma rimasero comunque storditi.
La Creatura prese l'occasione al volo e con un colpo di coda mandò Sam e Kyle a sbattere contro un albero. Il ragazzo rimase immobile. Per fortuna, Samantha era ancora cosciente, lamentandosi per il dolore.
Il Serptor ora era davanti a Lara, alzò la mano artigliata. La ragazza si coprì il viso con un braccio e un dolore lancinante la colpì. Tre lunghi tagli solcavano l'avanbraccio e rivoli di sangue cadevano sull'erba, macchiandola.
Lara guardò la ferita e all'improvviso la paura scomparve.
Sentiva crescere dentro di sé un'energia familiare, la stessa che aveva provato qualche giorno fa, quando si era arrabbiata con la sua migliore amica. Adesso i suoi occhi erano diventati bianchi.
Ma non era lei a controllare il suo corpo, erano i suoi poteri che stavano facendo tutto il lavoro. Sentiva chiaramente la presenza di Aria nella sua testa, ma non era da sola.
Con una folata di vento allontanò la Creatura da lei. Subito dopo gli lanciò una grossa sfera infuocata. Sul petto del Serptor c'erano delle piccole bruciature, come se la sfera di Lara non gli avesse fatto quasi nulla.
Con un piede colpì forte il suolo e dei grossi pezzi di terra si alzarono in aria. Con un movimento veloce delle braccia, li fece volare verso la creatura, che riuscì a schivare i primi due, ma il terzo lo prese in pieno. Il Serptor rimane a terra, stordito. Dopo il colpo che aveva subito da Kyle, non aveva più forze per rialzarsi.
Senza perdere tempo, Lara raccolse piccole quantità d'acqua da tutto ciò che aveva intorno, dall'erba, dagli alberi e dall'umidità dell'aria e creò una bolla grande quanto la testa del Serptor e ce la rinchiuse dentro. Vide la creatura dimenarsi per la mancanza di ossigeno. Quando arrivò quasi al limite, gli occhi gialli diventarono verde scuro. Il controllo di Targom era sparito. Ma a Lara non interessava. Voleva solo che quella Creatura morisse, per aver attaccato lei e i suoi amici.
Distrusse la bolla solo quando lo vide in fin di vita. Il Serptor cadde a terra in ginocchio e la guardò con occhi pieni di terrore.
Solo per pochi secondi Lara provò dispiacere e senso di colpa, poi tornò fredda decisa ad uccidere la Creatura.
-Ti prego non uccidermi. Io non volevo, Lui stava controllando la mia mente- dalla sua voce sibilante trapelava il terrore che stava provando.
Lara creò una sfera di fuoco nella mano destra e la scagliò contro il Serptor, che con urla di dolore, prese fuoco e si disintegrò in una polvere nera. Rimase a guardarla finché non si posò lentamente a terra.
La voce di Samantha, dietro di lei, le fece ricordare cosa era successo ai suoi amici.
Nel frattempo, Sam era riuscita a strisciare verso Kyle. Quando aveva sbattuto contro l'albero, aveva visto tutto nero per qualche secondo. Solo dopo che le fu tornata la vista si era accorta che Kyle non si muoveva. Era andata nel panico, non sapeva cosa fare, non era in grado nemmeno di aiutare la sua migliore amica che non aveva mai lottato contro una Creatura.
Con stupore aveva visto che Lara se la stava cavando benissimo, così si era concentrata sul suo ragazzo. Lo chiamò e li dette piccoli schiaffi sulla guancia.
Solo quando Lara si avvicinò, riprese conoscenza.
-Cosa è successo?- chiese il ragazzo confuso.
-Hai sbattuto la testa e sei svenuto- rispose sollevata Sam.
-Ce la fai ad alzarti?- chiese Lara.
-Non credo. Mi gira la testa-
-E tu, Sam?-
-Credo di sì- disse alzandosi con una certa fatica.
-Bene- nella voce di Lara non c'era alcuna emozione -Kyle ti aiuto a camminare-
-Sei sicura di farcela?- Sam era preoccupata -Sei ferita e i tuoi occhi sono ancora bianchi-
-Lo so, stai tranquilla. Non sono stanca e non sento dolore- Lara sentiva ancora la presenza di Aria. Le altre tre che aveva sentito prima erano sparite.
Prese un braccio di Kyle, se lo portò intorno alle spalle e l'aiutò ad alzarsi. Lentamente si incamminarono lungo il sentiero che portava da Tisha.
Alex era arrivato lì in fretta e furia, ma ancora non capiva qual era l'emergenza di cui aveva parlato Samantha al telefono. Era corso da Tisha, ma anche la maga non sapeva nulla. Era preoccupato e aspettare che succedesse qualcosa lo mandava fuori di testa.
Quando vide i tre ragazzi, scattò in piedi e li andò incontro, ma si accorse che erano feriti.
-Cosa è successo?- chiese allarmato
-Un Serptor ci ha attaccato- rispose Sam -Io e Kyle abbiamo battuta la testa, ma lui ha perso conoscenza per poco. Invece Lara è stata ferita al braccio-
Alex si concentrò sulla ragazza e qualcosa lo preoccupò ancora di più. Non solo gli occhi bianchi e la ferita, ma non era lei.
-Non è niente- rispose lei fredda.
-Negli artigli dei Serptor c'è del veleno. La ferita deve essere medicata- disse Tisha avvicinandosi al gruppo.
-Occupati prima di Kyle e Sam-
Tisha la osservò per un attimo. Nel suo sguardo c'era disappunto -Kyle, Samantha, andiamo dentro così mi spiegate tutto- poi si rivolse al ragazzo -Appoggiati a me-
-Adesso ce la faccio- disse Kyle, staccandosi piano da Lara.
Quando Alex e Lara rimasero da soli, il ragazzo chiese -E il Serptor?-
-L'ho ucciso- pronunciare quelle parole fece scattare qualcosa in Lara.
Si accorse solo ora della situazione. I suoi poteri si ritirarono e la stanchezza si fece sentire. I tagli sul braccio cominciarono a bruciarle molto. Anche i suoi occhi tornarono del loro colore naturale.
-Cosa ho fatto?!- le gambe non la ressero più ma Alex la prese prima che toccasse terra -L'ho ucciso- ripeté incredula e disgustata per quello che aveva fatto, cominciando a piangere. Si guardò la mano che era coperta del suo sangue, che stava colando dai tagli sul braccio.
La vista del sangue e il pensiero di aver ucciso quella Creatura a sangue freddo le fece venire un conato di vomito, ma riuscì a trattenersi.
Era riuscita a spezzare il legame mentale della Creatura con Targom e quando non poteva più farle del male, l'aveva ucciso senza pensarci due volte.
Si portò le mani ai capelli, tirandoli leggermente.
Alex era inginocchiato davanti a lei, le prese il viso tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi.
-Non eri in te. Non sei ancora in grado di controllare i tuoi poteri. Non prendertela troppo con te stessa- le disse dolcemente -Zemit e Creature hanno sempre combattuto fra di loro. Ce ne saranno altre che dovrai affrontare e se non le uccidi, saranno loro ad uccidere te-
-Lui mi aveva supplicato- singhiozzò Lara -Aveva gli occhi gialli... poi sono tornati normali... e io l'ho ucciso lo stesso- tutta quella situazione l'aveva sconvolta.
Alex era confuso, non capiva cosa intendesse la ragazza, ma in quello stato non avrebbe avuto molte spiegazioni. Solo Sam e Kyle potevano dirgli cosa era successo di preciso.
-Ora è tutto finito. Andiamo dentro, devi essere medicata-
Alex la prese delicatamente in braccio e la portò dentro casa. La ragazza non protestò, era tanto stanca e si appoggiò al petto di lui, senza chiudere gli occhi, le immagini di lei che uccideva il Serptor erano impresse nella sua mente.

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