14 - La biblioteca

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I ragazzi del Campo erano seduti ai loro rispettivi tavoli, insieme ai propri Maestri. Il Gran Maestro, Lara, Samantha, Kyle e Alexander erano in piedi davanti al tavolo principale. Molti occhi erano puntati su di Lara, che si sentiva a disagio.
-Silenzio- disse Simur e il chiacchiericcio si spense subito -Ho una novità importante da comunicarvi. Oggi sono venuti a trovarci i nostri amici e ex Maestri e con loro c'è una persona, a cui spero darete un caloroso benvenuto. Vi presento Lara, la Zemit dei quattro Elementi- indicò la ragazza con una mano.
Il chiacchiericcio ricominciò, più forte di prima. Ognuno si girava verso il proprio vicino commentando la notizia. Sussurravano -Ho capito bene? La Zemit degli Elementi-, -Allora esiste veramente-
-Calma, calma- la voce del Gran Maestro sovrastò tutte le altre -So che siete un po' scioccati da questa notizia improvvisa, ma credo nel fatto che farete sentire Lara come a casa-
Uno Zemit del Fuoco alzò la mano, per chiedere la parola -La Zemit degli Elementi si allenerà qui al Campo?-
-Ha già completato l'allenamento dell'Elemento dell'Aria con la Maestra Samantha. I Maestri Kyle e Alexander si occuperanno degli Elementi della Terra e del Fuoco- rispose Simur.
Uno Zemit dell'Acqua alzò la mano -Perché non ha un Maestro dell'Acqua?-
-Perché sarà sua madre a farle da Maestra. È una degli Zemit dell'Acqua più potenti che ci siano-
Lara non capì se il Gran Maestro avesse usato apposta il presente o se non sapesse che sua madre non aveva più i poteri. Dopo avrebbe dovuto parlare con lui.
Anche Melissa alzò la mano e Lara sentì una scarica di nervosismo -Posso fare una domanda direttamente a Lara?-
Simur annuì e Melissa puntò i suoi occhi scuri su Lara e con aria di chi si sente superiore disse -Quindi tu dovresti salvare l'Angelo e i Guerrieri- nella sua voce c'era del sarcasmo -Quando hai iniziato ad allenarti con l'Elemento dell'Aria?-
-Quattro giorni fa- rispose calma sapeva dove voleva andare a parare Melissa.
-E tu in quattro giorni hai imparato a controllare un Elemento, quando uno Zemit normale ci mette da uno a tre anni-
Lara aprì bocca per parlare, ma la sua migliore l'anticipò -Lara è la Zemit più potente che sia mai esistita, stamattina ha concluso il suo allenamento egregiamente. Essendo la sua Maestra avevo preparato un programma, ma ogni cosa che proponevo le veniva subito e senza problemi. All'inizio mi sono trovata un po' in difficoltà perché non sapevo come avrei potuto gestire l'allenamento- disse guardando Melissa dritta negli occhi, che sembrava infastidita, poi continuò rivolta a tutti -I suoi poteri si sono risvegliati tardi e in modo doloroso. Noi tre- indicò sé stessa, Alex e Kyle -Eravamo presenti e non ho potuto tenergli la mano, perché se l'avessi toccata al culmine del processo avrei perso i miei poteri- tutti rimasero stupiti dalle parole di Samantha.
-In che senso che il risveglio è stato doloroso?- chiese gentilmente Colin.
-Avendo tutti e quattro gli Elementi, per il mio corpo è stato difficile incanalare tutto quel potere, ma non è stato niente di che- rispose Lara, facendo un sorriso timido.
-Niente di che?!- la riprese Sam -Posso dire con sicurezza che non è stato niente di che. Avevi dolori dappertutto e non ti muovevi dal letto, non respiravi bene e il tuo corpo era come in fiamme. Al culmine, hai scatenato un'onda di Energia che ci ha stordito tutti e tre. Poi ti sei svegliata dopo una settimana e hai impiegato due giorni per rimetterti in forze, servendoti di un bastone per camminare-
Kyle e Alex annuirono per confermare le parole della ragazza.
Lara era scioccata, come quasi tutti. Sam aveva raccontato tutto.
-Non c'era bisogno di far sapere a tutti cosa è successo- sussurrò infastidita all'amica.
-Non sono d'accordo. Qui qualcuno pensa che per te sia stata una passeggiata- le rispose, scoccando una breve occhiataccia di traverso a Melissa.
-Direi che può bastare- disse il Gran Maestro ponendo fine alla discussione -Potete andare, siete liberi fino all'ora di cena-
Gli Zemit se ne andarono facendo un gran rumore, lasciando da soli i quattro ragazzi. Anche il Gran Maestro se ne andò, non prima di averli invitati a cena.
Lara si girò verso Samantha, irritata -Non ti sembra di aver esagerato?!-
-Senti, a me Melissa non è mai andata a genio e quando ho visto che stava cercando di metterti in cattiva luce, non c'ho visto più- sbottò Sam.
-Va bene, grazie per avermi difeso- cedette Lara -Comunque anche a me non piace questa Melissa. Sarà un giudizio affrettato ma non riesco a darle il beneficio del dubbio-
Alex le si avvicinò con il suo solito sorriso arrogante -Sento odore di gelosia-
-Mi sa che hai un grosso problema all'olfatto. Io non sono gelosa- disse guardandolo male -Sai, penso che dovresti tornare insieme a lei. Siete perfetti, boriosi tutti e due-
Sam e Kyle si guardarono. Alex fu preso in contro piede, non aveva idea che Lara sapesse del suo passato con Melissa, ma soprattutto rimase sorpreso delle sue parole.
Poi aggiunse -Raggiungo il Gran Maestro, gli devo parlare- e se ne andò, lasciandoli lì, ammutoliti.
Quando Lara se ne fu andata, Sam disse -Non lo pensa veramente, è solo infastidita dal fatto che Melissa ti è stata attaccata da quando ti ha visto fino a qui-
-Non riuscivo a togliermela tra i piedi-
Sam alzò un sopracciglio scettica -Sei sicuro di averci provato-
Alex stava per rispondere, ma Kyle gli mise una mano sulla spalla -Amico, è meglio se non rispondi- e rise.
Lara non capiva i sentimenti che provava per Alex, la faceva ridere e le dava un senso di sicurezza, ma molte volte faceva o diceva cose che la irritavano.
Mentre Lara percorreva il sentiero che l'avrebbe portata al Quartier Generale, il sole stava tramontando e una luce arancio-rosso illuminava l'ambiente. Il clima fresco della sera e della mattina che di solito caratterizza settembre, al Campo Zemit non si sentiva, tutti stavano con la maglietta a maniche corte, qualcuno persino con i pantaloncini corti. Quando Lara era riuscita a vedere il vero aspetto di quel posto, oltrepassando gli incantesimi, si era dovuta togliere la felpa perché aveva cominciato a sudare
Quando entrò nel Quartier Generale, non c'era traccia del Gran Maestro nell'atrio. Alzò lo sguardo e lo vide davanti alla vetrata.
-Gran Maestro, posso parlarle?- chiese Lara, mettendosi al suo fianco.
-Certo-
-Volevo parlarle di mia madre. Non so se sapeva che non ha più i poteri, li ha persi quando sono nata-
-Lo so. Io e Tisha abbiamo provato tutti i nostri incantesimi, ma non ha funzionato-
Per un attimo Lara si era dimenticata che il Gran Maestro era il fratello di Tisha -Allora se lo sapeva, perché ha detto che è una degli Zemit più potenti?-
-Perché è vero. Tua madre è sempre stata molto brava, ma non solo perché era potente. Devi sapere che un buon Zemit è veloce, furbo, strategico e tua madre era ed è tutto questo anche senza poteri. Vedrai che presto capirai-
-Grazie- disse Lara, prendendo nota di quei preziosi consigli.
Dopo un attimo di silenzio, Simur disse -Da qui posso controllare tutti i miei ragazzi e grazie a un piccolo incantesimo, da fuori non si può vedere-
In effetti, ora che Lara ci pensava, non aveva visto nessuna enorme finestra all'esterno del Quartier Generale.
-Abbiamo ancora un po' di tempo prima di cena. Ti va di fare un giro nel Quartier Generale?-
-Certo, va bene-
Indicò il corridoio di sinistra -Da quella parte ci sono le camere da letto, quindi quando vorrai rimanere, basta chiedere-
Lara sorrise e seguì il Gran Maestro nel corridoio di destra. Dopo nemmeno dieci passi arrivarono davanti a una porta. Simur la fece passare e Lara entrò in una stanza abbastanza grande con al centro un enorme tavolo ovale di legno lucido, tutto decorato. Non c'erano altri mobili, solo qualche quadro appeso alla parete.
-Qui ci riuniamo per discutere questioni del Campo, io e i Maestri- disse Simur -Qualche volta anche i Guerrieri, quando vengono al Campo- poi uscì e proseguì.
Lara lo seguì lungo il corridoio che finiva con una porta. Oltre c'era la biblioteca più grande che avesse mai visto. Rimase a bocca aperta per lo stupore, con gli occhi che scintillavano per l'entusiasmo.
-La maggior parte dei libri che sono qui vengono dalle Terre Antiche, quelli che siamo riusciti a recuperare. C'è di tutto, ci sono libri di ogni genere, libri sulla cultura degli Zemit o delle Creature. Penso che ti possa far comodo sapere a cosa andrai incontro durante la tua missione- disse Simur.
Lara girò un po' per la biblioteca. C'erano molti scaffali, alti fino al soffitto. Il profumo di libro vecchio e ingiallito aleggiava nell'aria.
Imboccò il corridoio principale che portava al centro della biblioteca, un incrocio circolare dove era posizionata una pedana.
-Qui potrai chiedere il libro che stai cercando e la biblioteca ti indicherà dove trovarlo- le spiegò Simur, che aveva seguito in silenzio la ragazza.
Lara sperava che quel sistema di ricerca un giorno le sarebbe tornato utile, anche se ancora non capiva come funzionasse. Poi notò, in un angolo, un leggio in legno, decorato, con sopra un grosso libro dall'aria molto antichità. Scese dalla pedana e si avvicinò, era curiosa di sapere cosa ci fosse scritto. La copertina era spoglia, nessun indizio che facesse capire cosa c'era al suo interno.
-Cos'è questo libro?- chiese curiosa.
-Qui dentro ci sono scritti tutti gli Zemit passati e presenti-
-Proprio tutti? Anche quelli che non ci sono più?-
-Sì, vuoi cercare qualcuno?- le chiese Simur.
In realtà Lara voleva cercare una persona, di cui nessuno ancora le aveva parlato.
-Ci sarebbe una persona-
-Posso sapere chi è?-
-Mio padre. Voglio essere sicura che non fosse uno Zemit-
Simur fece una faccia dispiaciuta e disse -Mi dispiace qui non troverai tuo padre-
-Potrei controllare lo stesso?-
-Certo, come vuoi- annuì -Pronuncia il suo nome ad alta voce. Se era uno Zemit il libro si aprirà indicandoti il suo Elemento e la data in cui ha ricevuto i poteri-
Lara fece un respiro, poi disse -Arion Shay-
La copertina tremò e Lara trattenne il respiro, poi si fermò e non si aprì. A malincuore accetto il fatto che suo padre era un semplice umano e a lei andava bene così.
-Mi dispiace- ripeté il Gran Maestro.

Era arrivata l'ora di cena. Il cielo si era fatto più scuro. Lara e il Gran Maestro si incamminarono insieme verso il Padiglione.
-Allora, cosa ne pensi del Campo?-
-È molto bello. Mi sarebbe piaciuto imparare ad usare i miei poteri qui, come hanno fatto tutti gli Zemit e come ha fatto mia madre. Peccato che non sia una Zemit normale e che mi tocchi fare tutto da sola. Sì, certo, ci sono i miei amici, ma non è la stessa cosa- disse sospirando.
-Nessuno è uno Zemit normale- il Gran Maestro le mise una mano sulla spalla -Ognuno è unico, ma non per i poteri o per la forza, ma per il proprio carattere. Tu non sei speciale solo per i tuoi poteri, ma per la tua determinazione, la forza con cui ti rialzi dopo una caduta, e poi non sei sola, hai degli amici che sono sempre pronti ad aiutarti e presto te ne farai di nuovi- il suo sorriso gentile rilassò la ragazza.
Lara lo guardava con gratitudine, nessuno le aveva mai detto quelle parole.
Proseguirono in silenzio.
Quando furono vicini al Padiglione gli chiese -Tisha le ha detto dei miei allenamenti?-
-Sì- rispose ridendo -A proposito, quando mi ha comunicato che sareste venuti, mi ha anche riferito la piccola scaramuccia tra te e Samantha-
-Già- disse con una smorfia, ripensando a quella mattina.
-Ho una proposta da farti. Tisha è d'accordo con me- studiò la sua espressione curiosa poi continuò -Che ne dici di fare un combattimento tutte le volte che concludi con un Elemento?-
Gli occhi di Lara scintillarono -Dico che sarebbe forte. Almeno posso rendermi conto se sono capace a combattere... da sola- il ricordo della presenza di Aria quando il Serptor li aveva attaccati, fece capolino nella sua mente.
-In quel momento hai fatto la cosa che ritenevi più giusta. Non devi preoccuparti- disse intuendo a cosa si riferisse la ragazza.
-Sì, ma non si ripeterà più- disse determinata -Non perderò più il controllo-
Il Gran Maestro annuì sorridendo -Domani mattina organizzerò un combattimento con una Maestra dell'Aria. Credo che Marta sia la più adatta, ha più esperienza di Jennifer-
Lara fu presa in contropiede -Io pensavo contro Sam-
-Siete migliori amiche. Potreste combattere frenate per paura di fare del male all'altra. Non credi?-
-Sì. Ha ragione-
Quando arrivarono al Padiglione, tutti erano già ai loro rispettivi tavoli e chiacchieravano allegramente. Mancavano solo Lara e il Gran Maestro. I Maestri si erano seduti con i propri allievi per lasciare il posto alla ragazza e ai suoi amici al tavolo principale, insieme al Gran Maestro.
Quando entrarono nel Padiglione, l'allegria sembrò spengersi pian piano e tutti lanciavano sguardi ai due arrivati mentre prendevano posto. La ragazza si sentì in imbarazzo come quando prima tutti avevano gli occhi puntati su di lei.
Mentre si metteva a sedere incrociò lo sguardo di Alex che era indecifrabile. Non si sentì in colpa per quello che gli aveva detto. Lui non aveva fatto niente per allontanare Melissa. Così Lara era arrivata alla conclusione che ad Alex non importava nulla di lei, anche dopo tutto quello che era successo tra di loro.
Simur rimase in piedi -Buona cena a tutti- disse poi batté le mani, da dove uscirono delle scintille verdi, e si mise a sedere.
Tutti risposero -Buon appetito- e pian piano nei loro piatti cominciò ad apparire il cibo.
In quello di Lara non comparve niente, si guardò intorno confusa e vide che Samantha, alla sua sinistra, aveva cominciato a mangiare.
Sam si voltò verso di lei notando la sua confusione e spiegò -Devi pensare a quello che vuoi mangiare e lo stesso vale per il bere-
Lara non capiva come potesse funzionare, ma ci provò lo stesso. Chiuse gli occhi e si concentrò su quello che voleva mangiare, poi aprì un occhio e vide che il suo piatto era pieno di quello che aveva chiesto e rimase stupita.
Alla sua destra, sedeva il Gran Maestro, poi Kyle e dopo Alex. Lara era contenta di averlo così lontano, non aveva molta voglia di stargli vicino in quel momento.
Ebbe la sensazione che qualcuno la stesse osservando, cercò con lo sguardo tra i tavoli e vide che Melissa la stava guardando con aria di superiorità. Appena Lara incrociò il suo sguardo, smise di osservarla senza preoccuparsi di essere stata scoperta.

Dopo cena Kyle e Sam riaccompagnarono Lara da Tisha. Come previsto Alex non le disse niente. Lara non capì perché si sentiva così infuriata, in fondo non erano niente. Gli era grata per averla salvata, ma a questo punto Lara pensava non l'avesse fatto per lei, ma per un senso del dovere. Tutti le attenzioni che le aveva rivolto, forse Lara se le era immaginate.
Kyle e Sam non le fecero domande, ma Lara sapeva che la sua migliore amica sarebbe venuta alla carica il giorno dopo.

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