35 - Il traditore

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Dopo l'ultimo combattimento si era sparsa la voce e quel giorno c'erano molti più Zemit dell'ultima volta. Gli spalti erano strapieni.
Tutti avevano trovato strano la presenza dei Guerrieri, anche i ragazzi del Campo, ma non se ne interessarono più di tanto. Alcuni avevano fatto domande al Gran Maestro, ma lui aveva semplicemente risposto che erano tornati per sbrigare delle faccende al Campo e che non sapeva altro.
Lauren non era venuta, per colpa del turno a lavoro che non era riuscita a spostare. Aveva telefonato alla figlia poco prima incoraggiandola e tifando per lei. Però era venuta Tisha e ora era insieme al fratello.
Lara si sentiva in colpa perché non l'aveva salutata, ma in quel momento aveva la testa altrove.
Percorse il lungo corridoio in silenzio, accompagnata da Alex. In sottofondo il chiacchiericcio degli Zemit, che aumentava sempre di più ad ogni passo.
Davanti all'entrata dell'Arena, incontrarono Kyle e Sam.
-In bocca al lupo, Lara- disse il primo.
-Faremo il tifo per te- Sam le dette un bacio sulla guancia e poi insieme salirono le scale che portavano agli spalti. Avevano deciso di andare insieme agli altri Zemit perché c'erano i genitori di Kyle. Alex preferì restare con Lara, poteva stare dopo con i suoi genitori adottivi.
Adam era già in mezzo all'Arena e guardava la ragazza. Lei ricambiò lo sguardo, prima di girarsi verso Alex -Rimarrai qui?-
Alex annuì soltanto, le prese il viso tra le mani e le lasciò un leggero bacio sulle labbra. Poi lei lo abbracciò. Il ragazzo cercò di trasmetterle forza e tranquillità.
-Alex ho paura- disse contro il suo petto.
-Non hai idea di quanto mi stia sforzando per non portarti via di peso- disse rigido.
Lara si allontanò, lo guardò negli occhi, poi senza dire niente entro nell'Arena.
Mentre si metteva al fianco di Adam, si guardò intorno. I ragazzi del Campo erano disposti nello stesso identico modo delle altre sfide. Da quanto erano pieni gli spalti, alcuni Zemit erano rimasti in piedi. Gli incantesimi del Gran Maestro non avevano individuato nessuna Aura oscura, non che Lara pensasse che avrebbe funzionato. Lo Zemit con l'Aura oscura era sempre rimasto dentro il Campo ed ora era al suo fianco.
Tutti intorno agli spalti erano posizionati i Guerrieri che controllavano la situazione. Ce n'erano alcuni anche all'inizio delle scale, in superficie.
Sugli spalti, proprio davanti a Lara, c'erano Simur e Tisha che le sorridevano. Nella fila sotto alla loro c'erano i quattro Primi Guerrieri. Lara però non faceva trapelare alcuna emozione.
Il Gran Maestro si alzò e nell'Arena calò il silenzio -Benvenuti e bentornati al Campo Zemit. Oggi ci sarà la sfida tra Adam, Maestro della Terra, e Lara, Zemit dei quattro Elementi, che userà solo l'Elemento della Terra- poi si rivolse direttamente a loro due -Ragazzi, conoscete le regole. Mettetevi in posizione-
Adam si girò verso di lei e le porse la mano -Che vinca il migliore, piccola Lara-
Lara la guardò un attimo, prima di decidersi a stringerla e sentì un brivido lungo la schiena.
Si allontanarono di qualche metro -Salutatevi- disse il Gran Maestro e loro chinarono la testa -Combattimento-
Gli occhi di Lara non fecero in tempo a diventare bianchi, che Adam alzò il pezzo di terra davanti ai suoi piedi, facendole perdere l'equilibrio.
Fece un salto indietro, piantò bene i piedi come le aveva insegnato Kyle. Creò dieci sfere che lanciò contemporaneamente. Adam si spostò di lato, rotolò per terra rialzandosi subito dopo e fermò le ultime due con una barriera.
-Niente male- disse lui a voce alta -Ma non è abbastanza-
Voleva provocarla, ma Lara non sarebbe mai cascata nella sua trappola. Questo era solo l'inizio.
Adam si chinò e poggiò le mani sul terreno. Intorno a lui presero forma tre uomini di terra, ma non erano come quelli con cui si era esercitata. Quando li completò, questi presero vita. Li aveva trasmesso un po' di Energia e ne aveva spesa tanta per poterli dare vita. Adam, però, non sembrava per niente affaticato.
Gli uomini di terra cominciarono subito a lanciarle pezzi del loro corpo che si rigeneravano all'istante. Avevano anche una mira eccellente.
Lara cercò di schivarne alcuni, corse a destra e a sinistra.
Alla fine, per riprendere fiato, alzò un muro di terra che resse sotto tutti quei colpi che non cessavano e non diminuivano.
-Non puoi nasconderti per sempre- le urlò Adam.
Doveva inventarsi velocemente qualcosa. Mentre cercava una soluzione, lo sguardo vagò sugli spalti. In quel momento si trovava proprio sotto i Primi Guerrieri che la stavano guardando. Si chiese dove potessero essere Sam e Kyle in tutta quella confusione.
In quel momento le venne in mente un'idea strana che non sapeva se avrebbe funzionato. Si ricordò degli allenamenti di Kyle e delle sue gallerie.
Fece un buco abbastanza profondo, lasciò il muro intatto, ci si buttò dentro, richiudendolo subito dopo. Ora era completamente al buio. Fece un respiro profondo e si concentrò per creare una mappa nella sua mente. Avrebbe dovuto crearla della superficie mentre lei si trovava sotto. Non l'aveva mai fatto, ma ci provò lo stesso. Batté un piede sul suolo creando delle onde che analizzò con la mente. Vide lo spazio in cui era, cercò di andare più lontano e trovò il muro che aveva creato. Si era incrinato, aveva poco tempo prima che crollasse e Adam capisse quello che stava facendo. Anche lui avrebbe potuto controllare la sua posizione, ma la stava sottovalutando, per questo pensava che non ce ne fosse bisogno.
Poco più avanti c'erano gli uomini di terra e infine lo trovò, il punto esatto in cui poggiavano i piedi del suo avversario.
Portando le mani davanti a sé, creò una galleria e si affrettò a percorrerla, finché non si ritrovò esattamente sotto Adam.
Fece un lungo respiro, portò le mani sopra la sua testa, si concentrò su tutta la sua Energia.
All'improvviso il terreno sotto i piedi di Adam esplose, facendolo volare in aria. Una nube di polvere si alzò e gli spettatori non videro più i due ragazzi.
Lara si era arrampicata velocemente fuori dal buco e visualizzò nella mente la posizione di Adam. Era ancora a terra e sentiva la sua voce imprecare contro di lei e dei lamenti di dolore. L'aveva colto di sorpresa e questo lo fece infuriare.
Poi lo vide alzarsi e, attraverso la polvere, vide due occhi neri.
-Questo spettacolo è durato abbastanza- urlò fuori di sé.
La nube di polvere si dissolse, ora i due ragazzi erano di nuovo visibili. Il muro di Lara era crollato sotto tutti quei colpi e gli uomini di terra di Adam erano spariti.
-Sei molto forte, piccola Lara- disse facendosi sentire da tutti -Ma contro il potere dell'Oscurità non puoi fare nulla- spalancò le braccia. Una barriera trasparente di colore nero comparve sugli spalti e all'entrata dell'Arena. Lara era in trappola e nessuno poteva aiutarla.
Sentì gli Zemit trattenere il fiato, alzandosi preoccupate, insieme a Simur, Tisha e i Primi Guerrieri, che si allarmarono subito, mentre tutti i ragazzi erano confusi. Tutti in volto avevano la stessa espressione. I Primi Guerrieri cominciarono a dare ordini cercando di capire la natura della barriera. Lara si girò verso Alex, sapendo di trovarlo all'entrata dell'Arena. Lo vide dare pugni contro la barriera, lanciare sfere di Fuoco, disperato, urlando il suo nome.
-Non mi puoi fare niente, Targom mi vuole viva- disse riportando l'attenzione su Adam, che si stava avvicinando pericolosamente a lei.
-Certo, viva, ma non ha detto incolume- disse con un sorriso freddo.
-Qualunque cosa ti ha fatto Targom, posso aiutarti. Sono in grado di far uscire l'Oscurità dal tuo corpo- provò a dire lei, ma senza successo.
Il sorriso di Adam si spense -Non puoi aiutarmi, nessuno può- urlò.
Si chinò di nuovo, poggiando le mani per terra. Cominciò a dire parole strane, antiche. Invece degli uomini di terra, comparve un'Ombra. Gli occhi gialli e la loro forma umanoide terrorizzarono Lara. Non li aveva mai visti dal vivo, solo in una visione, e aveva sperato che non succedesse mai.
All'improvviso si ritrovò con i piedi staccati da terra. L'Ombra si era mossa così velocemente che non l'aveva nemmeno vista. L'aveva presa per il collo sollevandola.
Sentì alcune persone urlare.
Cominciò a mancarle l'aria. Prese con tutte e due le mani il braccio dell'Ombra, sentendo al contatto un gelo pungente che saliva fino alle braccia.
Adam si avvicinò lentamente. Le iridi dei sui occhi completamente nere, l'azzurro era sparito.
-Sapevo che eri stato tu ad evocare l'Ombra che ha attaccato Sam e Kyle- disse con un filo di voce.
-Lo so, ma non eri un problema, nessuno ti avrebbe creduto. Dopotutto, tu non fai veramente parte di questo Campo-
Quelle parole le fecero più male del dolore della presa dell'Ombra sul suo collo.
-Oltre ad essere un traditore sei anche un bugiardo, avevi detto che non avresti mai fatto del male a qualcuno del Campo, invece hai quasi ucciso Sam e ferito Kyle, erano tuoi amici-
I lineamenti di Adam si contrassero e la stretta dell'Ombra aumentò -Non sono stato io a dare l'ordine di attaccare Sam e Kyle, ma il Signore dell'Oscurità. Io l'ho solo evocata ma non sapevo cosa dovesse fare-
A Lara cominciò a mancarle l'aria e cercò di divincolarsi scalciando. Poi l'Ombra lasciò la presa e lei cadde a terra, ansimando.
Strinse i pugni a terra e lentamente si rialzò. Doveva reagire, non farsi sopraffare dalla paura.
-Tu sei solo un burattino- disse con voce roca.
I suoi occhi diventarono ancora più bianchi, più luminosi. La pupilla sparì.
Lara vide un alone nero intorno ad Adam, la sua Aura Oscura. Si guardò le mani e la braccia. Anche lei aveva un'Aura, ma di colore bianco.
Capì che Adam era passato completamente dalla parte di Targom, perché non riuscì a vedere l'Aura verde dell'Elemento della Terra.
L'Ombra si avventò di nuovo su di lei, ma questa volta si difese e quando la toccò l'Ombra si ritrasse come se si fosse bruciata.
-Adesso ho capito- disse Adam sorpreso -Tu hai salvato Samantha! Ma come è possibile che tu abbia quel potere?!-
-Io sono la Zemit degli Elementi, ho il potere dei quattro Elementi. Ti sorprende che io abbia salvato Sam con il potere dell'Acqua?-
-No, stupida. Un potere molto più grande, il solo alla pari dell'Oscurità- disse Adam furioso.
Lara non sapeva a quale potere si riferisse, ma era stufa di quella storia. Con un forte vento, allontanò da sé sia Adam che l'Ombra. Prese dell'acqua dal canale, immergendoci Adam e congelandolo. Lui cercò di muoversi, ma non ci riuscì. Lo aveva congelato.
Prima doveva fare fuori l'Ombra, poi si sarebbe occupata di Adam. Non sapeva come si combatteva contro un'Ombra, quindi provò di tutto.
Gli lanciò grossi pezzi di terra, ma quella si scansò velocemente. Creò delle fruste con l'acqua che le legò intorno, bloccandole le braccia, ma riuscì a liberarsi.
L'Ombra si avvicinò di nuovo e Lara continuò ad attaccarla, ma tutti i suoi attacchi erano inutili. Si avvicinò ancora di più, così creò una barriera dell'Aria per proteggersi. L'Ombra mise una mano sulla barriera che diventò prima nera e poi si sgretolò come fatta di vetro.
Poi successe tutto troppo velocemente. La mano artigliata dell'Ombra, la ferì sull'avambraccio destro che aveva alzato per proteggersi e poi sulla coscia sinistra.
Cadde per terra in ginocchio. Il dolore insopportabile la fece urlare. Il sangue usciva copiosamente dai tagli. Stringendo i denti si rialzò velocemente, prima che gli artigli si abbattessero di nuovo su di lei.
Urlò di nuovo per il dolore e per la rabbia che provava in quel momento. Sprigionò tutti gli Elementi in una volta. Si sollevò da terra, i capelli si muovevano verso l'alto, come se avessero vita propria. Intorno a lei si formarono degli anelli che si incrociavano tra di loro. Prima comparve l'anello dell'Aria, formato dal vento, poi l'anello dell'Acqua, formato da una striscia d'acqua, dopo l'anello della Terra, formato da piccoli pezzi di terra e infine l'anello del Fuoco, formato dalle fiamme. Anche se non sapeva ancora usarlo, quest'ultimo Elemento faceva parte di lei.
Poi la sua Energia esplose, creando un'onda d'urto, che colpì in pieno l'Ombra, scagliandola a qualche metro di distanza. Lei era tornata a terra, gli anelli era spariti. Senza forza, cadde a terra.
Purtroppo l'onda d'urto ruppe il ghiaccio in cui era intrappolato Adam, ma lui sembrava stordito. Lara lo vide strisciare verso l'Ombra con difficoltà. Vedendolo a Lara venne in mente un verme.
La guardò negli occhi, di nuovo azzurri -Ci incontreremo di nuovo, piccola Lara- mise una mano sull'Ombra e subito dopo sparirono e con loro scomparve anche la barriera.
Lara cominciò a piangere. In quel momento non le importava delle persone che si erano fatte prendere dal panico, non le importava più niente. Stava provando troppe emozioni tutte in una volta.
Appena la barriera scomparve, Alex corse subito da lei, si inginocchiò e la circondò con le braccia. Lara si aggrappò a lui con le forze che le erano rimaste.
Le lacrime scendevano come un fiume in piena, bagnando la maglietta del ragazzo, ma lui non se ne preoccupò.
-Sssh, è tutto finito. Adesso sei al sicuro- poi si alzò e la prese delicatamente in braccio, come se fosse una bambola di porcellana, cercando di non farle sentire più dolore di quello che già sentiva -Ci sono io, non ti lascerò più da sola-
All'uscita, i primi che incontrarono furono Sam e Kyle. La ragazza provò ad avvicinarsi all'amica, ma Alex guardò male entrambi. Li riteneva in parte responsabili di quello che era successo a Lara. Se le avessero creduto, forse le cose sarebbero andate diversamente.
Li superò senza dare loro il tempo di parlare e percorse il lungo corridoio, pieno di Guerrieri.
Lara non guardò nessuno, aveva gli occhi fissi sulla ferita della coscia, ma senza guardarla veramente. La sua mente era rimasta nell'Arena.

Alex adagiò delicatamente Lara su un lettino dell'Infermeria.
Poco dopo entrarono Sam e Kyle. L'amica le si avvicinò subito, ma Lara non la guardò.
-Lari, come stai?- chiese con voce incrinata.
Lara non rispose, così ci pensò Alex -Come vuoi che stia?!- disse arrabbiato.
-Mi dispiace tantissimo. Avevi ragione tu, dovevo darti ascolto- aveva le lacrime agli occhi.
-Ti chiedo scusa Lara, per non averti creduto sul conto di Adam- disse Kyle abbattuto.
Sentendo quel nome, Lara si girò lentamente verso di loro, guardandoli con un'espressione vuota.
-Andate via- disse con un filo di voce.
-Lari, ti prego- la supplicò Sam.
Il volto di Lara diventò una maschera di rabbia e per un attimo i suoi occhi diventarono bianchi per la forte emozione che stava provando in quel momento.
-Voi non vi siete fidati quando vi ho detto come stavano le cose, ora sono io che non mi fido più di voi- disse alzando la voce.
Sam trattenne il fiato per le parole della sua migliore amica.
-Qualcuno mi fa la cortesia di dirmi cosa sta succedendo?- chiese il Gran Maestro. Era appena arrivato insieme a Tisha e ai Primi Guerrieri e avevano sentito Lara alzare la voce.
Quest'ultima e Alex si girarono verso di loro, invece Sam e Kyle guardarono altrove visibilmente a disagio. Ma nessuno parlò.
-Perché state litigando in un momento come questo?- chiese Tisha.
Alex e Lara si guardarono.
-Lo devono sapere- disse lui. Lara annuì.
-Noi eravamo a conoscenza del tradimento di Adam- continuò Alex -Sam e Kyle non hanno creduto a Lara-
-Voi cosa?!- chiese il Gran Maestro sorpreso.
-Sapevo già da tempo che Adam era dalla parte di Targom e so anche che è stato lui ad evocare l'Ombra- disse Lara -Non ho detto nulla, perché non mi avrebbe mai creduto-
-Avreste comunque dovuto dirmelo. Sono il Gran Maestro, devo essere informato su queste cose- disse quasi con rabbia.
Tisha gli mise una mano sul braccio per fermarlo. Con tutto quello che era successo, il fratello in quel momento non era calmo e avrebbe potuto dire cose di cui dopo, a mente fredda, si sarebbe pentito.
All'Arena, Lara aveva usato quasi tutta la sua Energia, era stanca ed emotivamente distrutta. Il miscuglio di emozioni che stava provando in quel momento rischiava di farle perdere il controllo dei suoi poteri.
Ancora una volta gli occhi diventarono bianchi -Non avevo prove- urlò -Come poteva credermi se nemmeno i miei due amici più cari non l'hanno fatto-
-Sapete cosa mi diceva Adam?- continuò rivolgendosi a tutti -Che io non faccio parte della famiglia del Campo perché non sono cresciuta qui e perché non sono come gli altri Zemit. Ed ha ragione. Io sono solo un'estranea e non farò mai veramente parte del Campo- calde lacrime le rigarono le guance, che asciugò con gesto veloce della mano.
Strinse i pugni, mentre la sua rabbia cresceva sempre di più. Nella stanza si alzò un forte vento. Per un attimo tutti sembrarono spaesati, cercando la fonte di quel vento improvviso.
-Sta perdendo il controllo- disse Sarah Kham, Prima Guerriera dell'Aria -Dobbiamo riuscire a calmarla prima che lo perdi definitivamente-
Alex prese in mano la situazione, consapevole di essere l'unico in quel momento a poter tranquillizzare la ragazza.
-Lara guardami- disse, ma lei non lo ascoltò, così ripeté più forte -Guardami-
Lara finalmente si girò.
Le prese il viso tra le mani -È vero che sei diversa dagli altri Zemit e che non sei cresciuta qui, ma non è vero che non fai parte di tutto questo. Tu sei forte, sei combattiva, ti rialzi sempre senza bisogno di aiuto. Non ho mai conosciuto una persona più coraggiosa di te, sapevi cosa avrebbe potuto farti Adam, ma non per questo ti sei tirata indietro- il vento scomparve e Alex sussurrò in modo da farsi sentire solo dalla ragazza -Ti ricordi cosa ci siamo detti quella notte, dopo il nostro primo appuntamento- gli occhi di Lara tornarono di nuovo verdi -Questa volta ti dico un'altra cosa. Io ti amo-
La ragazza si dimenticò della presenza delle altre persone e baciò Alex. Sentì come se la sua anima, in quel momento fredda, si stesse riscaldando.
Il bacio fu veloce, ma quando Lara si staccò con le guance rosse sussurrò -Ti amo Alex-
Il ragazzo sorrise -Ora fatti medicare le ferite-
Come se fossero state chiamate in causa, quelle cominciarono a pulsare dolorosamente.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora