42 - Coraggio

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La sera prima, Lara era crollata subito. Lo sfogo che aveva avuto, il miscuglio di emozioni l'avevano esaurita.
Alex era rimasto sveglio fino a tardi, accarezzando lentamente il braccio della ragazza.
Aveva temuto uno sfogo del genere, per fortuna Lara non aveva usato i suoi poteri per distruggere tutto. Se da una parte era preoccupato per quello che era successo, dall'altra era sollevato che si fosse liberata del peso che si portava dietro.
La mattina dopo Lara si svegliò con un gran mal di testa. Si mise a sedere sul letto, massaggiandosi la fronte. Accanto a lei Alex era ancora nel mondo dei sogni.
Si guardò intorno analizzando la confusione. C'erano vetri ovunque.
Non voleva mettere i piedi per terra con il rischio di tagliarsi e non sapeva dove trovare una scopa, così le venne in mente di usare l'Elemento dell'Aria. Creò un vento leggero e spostò i pezzi di vetri in un unico punto, poi li sollevò e li buttò nel cestino, non sapendo dove altro metterli.
-Buongiorno. Già sveglia?-
Lara si girò e trovò Alex seduto. Con una mano si sosteneva sul letto, mentre con l'altra si strofinava agli occhi mezzi aperti. Aveva i capelli neri più scompigliati del solito. Lara lo trovò molto carino in quel momento.
-Buongiorno- gli sorrise -Andiamo, alzati che stamattina voglio scaricarmi con un bel allenamento-
-Sì, capo-
Lara rise, poi uscì dalla camera per andare in bagno, lasciando ad Alex il tempo di svegliarsi completamente.
Si dette una sciacquata al viso e poi si guardò allo specchio. Aveva gli occhi gonfi per il pianto della sera prima. Ma non era solo questo che vedeva di strano nel suo riflesso. Era cambiata, non era più la ragazza spensierata e sognatrice che era un tempo, ormai lontano. Era leggermente pallida e i suoi lineamenti più spigolosi, segno che era dimagrita. Però tutti quei allenamenti avevano aumentato la sua massa muscolare e la sua resistenza. Anche se prima di venire al Campo era già una ragazza atletica.
Uscì dal bagno e stava tornando in camera sua, quando venne fermata da Sam.
-Ehi Lari, come stai?-
-Di sicuro meglio rispetto a ieri, ma ho ancora bisogno di scaricarmi un po'. Sto aspettando Alex per allenarmi-
-Dopo veniamo anche io e Kyle a vedere l'allenamento, come ai vecchi tempi- le sorrise Sam.
-Ci conto. Speriamo siate solo voi due- disse facendo una smorfia, già al pensiero di rivedere i Primi Guerrieri.
-Perché chi dovrebbe venire?- chiese la sua migliore amica.
-I Primi Guerrieri hanno detto che se avevano del tempo libero sarebbero venuti a vedere il mio allenamento e dopo ieri non ho molto voglia di incontrarli-
-Vorrei poterti aiutare, ma non so come- disse dispiaciuta.
-Non ti preoccupare. Non posso scappare per sempre. Prima li incontrerò, prima mi leverò il pensiero- sospirò poi aggiunse -Oh, Sammy, ieri ho fatto una figuraccia-
-Non ti devi vergognare. Quei Guerrieri dovrebbero farlo, trattare in quel modo una Zemit, quando invece il loro compito è proteggerci. E poi cinque contro uno-
-Ma sono stata io la prima ad attaccare-
-Non importa, loro non avrebbero dovuto reagire. Spero che Prima Fimal li dia una bella punizione- disse Sam accaldandosi.
Lara fece un sorriso divertito, le era decisamente mancata la sua migliore amica e il suo carattere da impicciona -Andiamo a fare colazione?-
-Sì, andiamo-
-Bene, allora a dirlo ad Alex- disse avviandosi verso la sua camera.
-E io vado a dirlo a Kyle-

Kyle e Alex avevano costretto le ragazze ad aspettarli dicendo che avrebbero fatto presto.
Le due ragazze avevano aspettato così tanto che si erano sedute per terra.
-Come stai Lara?- chiese Kyle preoccupato, quando finalmente fu pronto.
-Meglio- rispose sorridendo.
-Ho solo bisogno di un po' di allenamento per sfogarmi-
-Bene allora andiamo a fare colazione- disse Alex.
Mentre percorrevano il sentiero che portava al Padiglione, Sam si avvicinò all'amica.
-Senti, stavo pensando che potresti provare a parlare di nuovo con Primo Fimal- disse piano per non farsi sentire dai ragazzi, qualche passo più avanti.
-Perché dovrei?-
-Beh, tu sei quella più forte tra di noi, anche se hai meno esperienza, però hai già usato la Guarigione su di me e, da quello che mi hanno raccontato, avevi anche poche Energie. Quindi forse potresti riuscire a padroneggiarlo prima della missione, potrebbe essere molto utile- spiegò Sam.
Lara guardò per terra. Non era sicura di potercela fare. Quando aveva usato la Guarigione su Sam era una situazione di emergenza ed era stata aiutata e guidata da Rio.
-Non lo so, Sammy. Non sono sicura di potercela fare e non credo di avere il coraggio per tornare negli alloggi dei Guerrieri e parlare con Lucas-
-Hai tutte le carte in regola per poterlo fare, devi solo trovare un po' di fiducia in te stessa- disse facendole un sorriso rassicurante -A proposito, devi ancora spiegarmi perché chiami per nome Primo Fimal?-
-Me l'ha chiesto lui. Dice che i Primi Guerrieri e io, essendo la Zemit degli Elementi, abbiamo quasi la stessa autorità-
Sam rimase un attimo in silenzio, poi si girò di scattò verso Lara, con un sorriso da sadica, che di solito non promette niente di buono -Ah sì? È così che ha detto? Secondo me ci sta provando con te. Ora che ci penso, è anche molto dolce e protettivo nei tuoi confronti. E poi è molto giovane, sarà poco più grande di noi-
-Ha cinque anni meno della sorella- disse, poi come se fosse offesa aggiunse -Sammy, ma che vai a pensare?! Io sto con Alex- la faccia rossa come un pomodoro.
-E io che pensavo fossero gemelli- rise nel vedere l'imbarazzo dell'amica.

Lara si stava dirigendo a passo svelto e irritata verso gli alloggi dei Guerrieri, borbottando insulti contro la sua migliore amica.
Pensò che si faceva sempre convincere come una scema.
Aveva da poco finito il suo allenamento. Era stanca e sudata. Ma quando aveva finito, Sam le si era avvicinata e le aveva proposto di andare subito da Primo Fimal, ripetendole più volte che sarebbe stato vantaggioso conoscere il potere della Guarigione per la missione nelle Terre Antiche. Quando Lara le aveva chiesto se poteva venire con lei, aveva trovato la scusa che aveva da fare.
Scese le scale e percorse il corridoio frettolosamente, ma quando arrivò all'ingresso della sala ovale si fermò. Fu presa dall'ansia, cominciò ad agitarsi ed a sudare freddo.
Come poteva anche solo guardare un Guerriero in faccia dopo quello che era successo? Di sicuro tutti l'avrebbero guardata male.
Si girò lentamente, per tornare indietro.
-Ehi Lara! Che ci fai qui? Cercavi qualcuno?- la voce di Karl Tormer la fece girare di scatto spaventata.
-Oh... Ehm... Stavo cercando Primo Fimal, ma ho pensato che fosse impegnato, quindi torno un'altra volta- disse con un sorriso timido, cercando di nascondere l'agitazione.
-Non ti preoccupare, in questo momento Lucas è nel suo ufficio- disse prima che la ragazza potesse fare qualsiasi movimento -Vieni ti accompagno. Non vorrei che facessi fuori qualche altro Guerriero- fece una grossa risata.
-Eh eh, già- disse imbarazzata.
Percorrendo i lunghi corridoi, incontrarono diversi Guerrieri che non la degnarono di uno sguardo, ma nessuno era del Fuoco e soprattutto non erano quelli con cui si era scontrata. Lara cercava di parlare il meno possibile, ma era difficile dato che Primo Tormer la riempiva di domande.
-Allora, come stanno andando gli allenamenti del Fuoco?-
-Bene-
-Avete già qualche piano per la vostra missione?-
-Non ancora-
-Siete agitati?-
-Un po', ma ci facciamo forza insieme-
Finalmente arrivarono agli alloggi dei Guerrieri.
-Bene, io ti lascio qui. Fra poco ho un addestramento e mi devo preparare. Ci vediamo- la salutò e poi scomparve dietro la porta con il simbolo della Terra.
Ormai era arrivata fin lì, non poteva tornare indietro. Si fece coraggio ed entrò nella sala comune dei Guerrieri dell'Acqua.
Dentro c'erano tre Guerrieri, una donna e due uomini, che parlavano tra di loro, ma appena la videro si zittirono, osservandola.
-Ehm, buongiorno- disse impacciata.
Loro le fecero un piccolo accennò con la testa e poi tornarono ad ignorarla.
Almeno non l'avevano trattata come i Guerrieri del Fuoco.
Si avvicinò alla porta che dava sull'ufficio del Primo Guerriero. Fece un gran respiro e bussò.
Sentì la voce di Primo Fimal che le diceva di entrare e così fece.
Aveva la testa china mentre leggeva dei fogli -Accomodati pure. Finisco di leggere questo documento e sarò subito da te-
Lara chiuse la porta e, con mani tremanti, si mise a sedere sulla sedia davanti alla scrivania. Mentre cercava di controllare l'agitazione, osservò i piccoli pesciolini nuotare nel grande acquario. Vederli nuotare da una parte all'altra le mise un po' di tranquillità.
Quando era piccola e andava dai suoi nonni materni, stava ore ad osservarli, si nascondevano nelle anfore, venivano trascinati dal getto dell'acqua quando si avvicinavano alla bocchetta o si mettevano davanti al vetro aspettando un po' di cibo.
Il fruscio dei fogli la riportò alla realtà e si girò verso Lucas, che li aveva posati sulla scrivania.
-Allora, cosa volevi dirmi...- alzò la testa e rimase sorpreso di trovarla lì -Lara! Non mi ero accorto che fossi tu-
-Non ti preoccupare. Eri impegnato a leggere quei documenti- disse schiarendosi la voce.
-Cosa posso fare per te?-
Prese coraggio e, con voce ferma, guardandolo dritto negli occhi, disse -Sono venuta a chiederti di insegnarmi la Guarigione- 

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora