Erano passati due giorni, prima che Lara si riprendesse completamente. Passò quei giorni tormentandosi per sua madre, a cui doveva ancora parlare, e per suo padre, che non aveva più visto in sogno.
Anche se aveva la testa affollata di pensieri, quella mattina si alzò di buon umore, perché avrebbe finalmente iniziato l'allenamento. Tisha le aveva spiegato che doveva seguire un certo ordine per padroneggiare tutti gli Elementi. Prima l'Aria e per questo sarebbe venuta Samantha. Non vedeva l'ora di iniziare.
Si alzò presto e si mise qualcosa di comodo. Ormai il bastone non le serviva più, lo aveva lasciato in un angolino della stanza.
In cucina trovò Tisha, intenta a preparare la colazione.
-Buongiorno- disse sorridendo.
-Buongiorno cara. Vedo che sei raggiante stamattina-
-Non vedo l'ora di iniziare l'allenamento con Sam-
-Sta arrivando. Sarà qui tra qualche istante-
Ogni giorno si stupiva della magia di Tisha, anche per le piccole cose. Mangiò la sua colazione e uscì fuori ad aspettare la sua migliore amica. Si mise a sedere sugli scalini della veranda. Era appena iniziato settembre e l'aria si stava facendo più fresca. Anche le giornate si stavano accorciando. La stagione preferita di Lara era l'autunno, per la pioggia, che amava ascoltare, e per i suoi colori, le foglie degli alberi che si tingevano d'arancio. Non a caso era il suo colore preferito.
Finalmente vide Samantha passare la barriera e venirle incontro. Dietro di lei c'erano anche Kyle e Alexander, che parlavano fra di loro.
-Buongiorno- disse in tono allegro.
-Buongiorno Lari. Sei pronta per il tuo primo allenamento con l'Elemento dell'Aria?-
-Certo, ma che ci fanno loro?- chiese indicando sospettosa i due ragazzi.
-Sono voluti venire a vederci. Mi hanno promesso che non ci daranno fastidio-
-Ce ne staremo buoni- promise Kyle.
-Di te mi fido Kyle, è del tuo amico che non mi fido- disse Lara, guardando il diretto interessato.
-Puoi stare tranquilla, me ne starò buono, senza fiatare-
Quando i ragazzi si misero a sedere sui gradini dove prima era seduta Lara, le due ragazze poterono iniziare l'allenamento.
-Tisha ti avrà detto che l'Elemento di uno Zemit va in base al suo carattere. Quindi gli Zemit dell'Aria hanno sempre la testa fra le nuvole, sono persone fantasiose e cambiano idea facilmente. Amano la libertà. La parola d'ordine è leggerezza. Quindi la prima cosa che devi fare è liberare la mente. Chiudi gli occhi e immagina che tutti i problemi e i pensieri scivolino via. Dovrai sentirti più leggera-
Lara notò che la descrizione degli Zemit dell'Aria combaciava alla perfezione con il carattere della sua migliore amica.
Fece come le aveva detto. Chiuse gli occhi e immaginò che tutti i suoi pensieri svanissero. Si sentì svuotata, più leggera. Sapeva però che, appena finito l'allenamento, sarebbero tornati.
-Ci sono-
-Bene. Inizieremo da qualcosa di semplice, evocare il vento. Ti farò vedere i movimenti, che dovrai memorizzare e ripetere-
Lara annuì elettrizzata, non vedeva l'ora di osservare Sam all'opera. Appena Samantha cominciò a muoversi, i suoi occhi diventarono grigio scuro, come le nuvole cariche di pioggia. Lara sentì il vento tra i capelli e sulla pelle che diventava sempre più forte. La polvere e le foglie cominciavano a volare. Dovette mettere una mano davanti agli occhi per ripararsi. Era rapita dai movimenti e dai quei occhi grigi, che spiccavano in mezzo a tutta quella polvere. Samantha si fermò, allargando le braccia. Insieme a lei, anche il vento si fermò e polvere e foglie si posarono di nuovo a terra.
-Wow- Lara era rimasta a bocca aperta.
-Questo vuol dire essere Zemit dell'Aria! È la mia ragazza, gente- urlò Kyle.
Sam ridacchiò e fece un inchino, poi chiese a Lara -Hai memorizzato i movimenti?-
La ragazza, che era ancora scioccata, disse solo -I tuoi occhi sono diventati grigi-
-Ah sì, avevo promesso che te lo avrei spiegato-
-Ti riferisci a quando mi hai detto che i miei occhi sono diventati bianchi?-
-Si. Gli occhi degli Zemit cambiano colore quando usano il proprio Elemento. Per l'Aria, il colore è il grigio, per l'Acqua, blu, per la Terra, verde brillante e per il Fuoco, rosso-
Lara si girò per guardare i ragazzi e quasi si spaventò quando vide che uno la stava guardando con gli occhi rosso scarlatto e l'altro con gli occhi verde, quasi fosforescente.
Si girò di nuovo verso l'amica e chiese -Ma i miei non sono né grigi né blu né rossi-
-Beh, perché tu sei speciale. Quando usi i tuoi poteri, anche se un solo Elemento, i tuoi occhi diventano bianchi-
-Però non capisco perché proprio bianchi- disse Lara pensierosa.
-Questo non lo so- disse Sam -Dai, ora prova tu ad evocare il vento-
Lara si concentrò. Chiuse gli occhi e buttò fuori l'aria. Si mise in posizione e cominciò a muovere le braccia come aveva fatto Sam. Aprì gli occhi, ma non era cambiato niente. Non sapeva se fossero diventati bianchi. I suoi amici, invece, che potevano vedere i suoi occhi, erano meravigliati.
Poi sentì qualcosa, come una forza invisibile, che era sotto il suo controllo.
Mise più forza nei suoi movimenti e il vento si alzò sempre di più, ma sentiva solo che la sfiorava. Era come se il vento la riconoscesse. Si sentiva leggera, libera e spensierata. I movimenti le venivano in automatico, come se non fosse il suo primo allenamento.
Volle spingere ancora di più. Velocemente piegò le braccia e portò il destro davanti a sé e il sinistro dietro. Il vento cominciò a girarle intorno. Troppo tardi capì che stava creando un tornado.
A un certo punto sentì chiamare il suo nome, ma i suoni le arrivavano ovattati. Cercò chi la stava chiamando e vide Samantha che gesticolava come una matta e urlava per farsi sentire, ma si teneva a distanza dal tornado. Si girò e vide i ragazzi in piedi e preoccupati.
A quel punto perse la concentrazione e di conseguenza il controllo del tornado. Il forte vento la alzò in aria. Si fece prendere dal panico. Era come trovarsi dentro una lavatrice mentre centrifugava.
Cercò di ritrovare la calma, anche se era praticamente impossibile, mentre veniva sballottata da una parte all'altra. Svuotò la mente. Riuscì a riprendere il controllo del tornado, ma si trovava ancora a circa dieci metri da terra. Aprì le braccia e il tornado si fermò e svanì. Lara si ritrovò a cadere a forte velocità verso il suolo. Chiuse gli occhi, aspettando l'impatto. A un certo punto, la sua caduta rallentò, ma quando si scontrò con il terreno fu comunque molto doloroso.
Samantha era riuscita a far rallentare la caduta grazie al controllo dei venti. Era rimasta stupita quando aveva visto Lara creare un tornado. Era molto più forte di come tutti immaginavano.
-Oddio, Lara, stai bene?- le corse incontro Sam.
-Ho preso una bella botta alla schiena, ma niente di grave. Mi sento solo un po' indolenzita- disse Lara rialzandosi, cercando di capire se avesse qualcosa di rotto.
Anche i ragazzi si avvicinarono.
-Hai fatto una bella caduta- disse Kyle -Ci hai fatto prendere un colpo-
-Ti sei fatta sopraffare dai poteri- le disse Alexander serio. Sembrava arrabbiato.
-Avevo tutto sotto controllo, se non mi aveste fatto perdere la concentrazione- disse Lara offesa dal tono del ragazzo
-Certo, ora è colpa nostra. Devi tenere sotto controllo i tuoi poteri o farai del male a qualcuno- disse guardandola negli occhi -O a te stessa- detto questo se ne andò dentro casa.
-Ma che gli prende?- chiese Lara nervosa e confusa.
-Era preoccupato per te. Ha avuto paura che ti facessi male seriamente, quando hai perso il controllo- disse Kyle e poi raggiunse l'amico.
-Io non ho ancora capito cosa è successo- disse Lara, confusa, all'amica.
-I tuoi poteri sono più potenti di come ci aspettavamo. Anche se pensavi di avere tutto sotto controllo, in realtà i tuoi poteri avevano preso il sopravvento. Devi lavorare su questa cosa o non sarai così fortuna la prossima volta- disse seria, poi sorrise rassicurando l'amica -Dai, si è fatto tardi, è ora di pranzo-
-Abbiamo già finito? Il tempo è passato velocemente-
-Beh, sei stata molto tempo dentro quel tornado- le mise un braccio intorno alle spalle e si incamminarono insieme verso casa -Comunque, un gran bel tornado, complimenti-Nel pomeriggio, Lara era di nuovo sola. Quella mattina non aveva fatto molto, si aspettava qualcosa di più. I suoi amici continuavano a ripeterle che a fare il lavoro erano stati i suoi poteri. Era arrabbiata. Non riusciva a prendere il controllo nemmeno di sé stessa. Sam le aveva detto che doveva lavorare su questo, ma come? Non ne aveva idea. Forse doveva fare tanta pratica. Era testarda e non voleva arrendersi. Nessuno poteva aiutarla, doveva farcela da sola. Ed era solo al primo allenamento, non riusciva ad immaginare cosa potesse succedere nei prossimi.
Uscì fuori, l'aria fresca le pungeva la pelle, ma non le importava. Si fermò in mezzo alla radura e svuotò la mente. Si mise in posizione e cominciò a muovere le braccia, come le aveva fatto vedere Samantha. Il vento cominciò ad alzarsi, ma sentì anche che voleva ribellarsi, non voleva essere controllato. Questa volta lo sentì chiaramente, quella mattina non era lei ad avere il controllo. Lara si concentrò ancora di più, era lei che comandava, non si sarebbe fatta sopraffare un'altra volta. Finché il vento non le avesse ubbidito, non poteva andare avanti con l'allenamento.
Rallentava e aumentava i movimenti e il vento faceva altrettanto, ma ancora non completamente.
Era stanca, ma non avrebbe ceduto. Rallentò ancora di più i movimenti. Sapeva che il vento voleva andare veloce. Per un po' continuò a ribellarsi.
Poi a un certo punto si sentì più leggera, anche se era molto stanca. La forza con cui stava lottando, svanì. Finalmente il vento non le faceva più resistenza. Aumentò i movimenti. Era come se si fosse fusa con il vento, erano una cosa sola. Si sentiva bene.
-Vedo che sei riuscita a controllare il vento- le disse Tisha dalla veranda.
Lara non si fermò. Questa volta era diverso, poteva parlare senza perdere il controllo.
-Ci sono riuscita, anche se è stato molto faticoso. Ma ora mi sento leggera e forte allo stesso tempo, come se fossi io stessa il vento-
-In un certo senso è così-
Quando Lara si fermò, sentì che in realtà era molto più stanca di quel che credeva. Le facevano male i muscoli e aveva un leggero mal di testa. Era stata dura, ma ce l'aveva fatta.Quella sera non mangiò. Era talmente stanca da avere lo stomaco chiuso. Si fece una doccia calda e si mise a letto. Si addormentò subito.
Si ritrovò in un posto bellissimo. C'era una piccola cascata che finiva in un laghetto, circondato da rocce lisce. Gli alberi intorno erano mossi da un vento leggero. Il cielo era di un azzurro limpido, non c'erano tracce di nuvole. Non molto lontano dal laghetto, c'era un fuoco abbastanza grande, ma la cosa strana era non bruciava niente, rimaneva lì. Il sogno sembrava reale come quelli che faceva quando incontrava suo padre. Ma quella non era la radura di sempre.
A un certo punto il vento si fece più forte e si concentrò davanti a lei, da cui comparve una donna. Era trasparente, ma Lara riusciva a vedere le correnti d'aria che disegnavano la sua figura. Era alta e snella, con i lineamenti del viso morbidi. Aveva un sorriso sulle labbra e occhi grigi come le nuvole.
-Ciao Lara-
-Ehm, ma tu chi sei?- riuscì a dire Lara tra lo stupore e la confusione.
-Io sono il tuo Elemento-
-Il mio Elemento?- ripeté, indicando sé stessa.
-L'Aria- disse la donna divertita.
-Ma dove siamo?-
-Questo è un luogo della tua mente, dove si trovano i tuoi poteri-
-Ma gli altri dove sono?- se aveva tutti e quattro gli Elementi, avrebbero dovuto esserci anche gli altri.
-Per ora sei riuscita a controllare solo me. Quando ci riuscirai anche con gli altri, si faranno vedere-
-Quindi sei tu che hai preso il controllo- socchiuse gli occhi.
-Mi stavo solo divertendo un po'- disse ridendo. La sua risata era leggera -Era da molto che non lo facevo. Comunque hai una bella forza di volontà-
-In che senso da molto tempo? Non ci sono Zemit dell'Aria che usano il tuo Elemento?- chiese aggrottando la fronte.
-Non è la stessa cosa. Il mio spirito è rimasto assopito per molto tempo-
Lara non capiva molto di quello che le stava dicendo -Ma il tuo nome è Aria?-
-No, ma per ora puoi chiamarmi così- sorrise -Ora devi andare-
-Come? Di già?- si fece subito triste.
-Tranquilla ci sarò sempre. Io sono una parte di te-
Tutto si fece nero e Lara si svegliò felice di aver incontrato Aria, il suo Elemento.
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La Prima Figlia - Le Terre Antiche
FantasiLara è cresciuta senza la figura paterna. Per questo la sua vita è stata un po' triste, ma comunque tranquilla. Fino a quando, per il suo ventesimo compleanno succederà qualcosa che le cambierà la vita. Dovrà padroneggiare il potere dei quattro Ele...