48 - Signore della Luce

45 4 0
                                    

-Ah, sei sveglia- disse la voce di Melissa -Come ti senti? Hai una faccia strana, come se avessi visto un fantasma-
-Sto bene- mentì Lara, non voleva dire a Melissa che aveva visto il passato di Adam -Come mai sei ancora qui?-
La ragazza non rispose subito e Lara immaginò che avesse alzato gli occhi al cielo -Il Gran Maestro mi ha detto che non posso uscire fino a domani e mio padre è d'accordo con lui-
-Che ore sono?-
-Sono le quattro. Hai dormito circa tre ore. È passato Primo Fimal per vedere come stavi e ti ha portato qualcosa da mangiare-
Lucas Fimal era andato a cercare la ragazza dopo aver sistemato le cose con i Guerrieri.
-Non ho fame- disse Lara.
-Come fai a non avere fame?! Hai fatto solo colazione e hai saltato il pranzo- quando vide che non le rispondeva, si schiarì la voce imbarazzata -Senti, è da quando mi hai guarito che ci penso. Io ti odiavo soltanto perché stavi con Alex... Insomma, ho cercato in tutti i modi di tornare con lui, ma ho capito che ha occhi solo per te. Alex è cambiato e anche io lo sono, avrei dovuto accorgermene prima. Saremo solo amici-
-Cosa stai cercando di dirmi?- chiese Lara dubbiosa.
-Di ricominciare da capo. Magari potremmo essere amiche-
-Ma con tuo padre...-
Venne però interrotta dalla ragazza -Quando me la sono presa con te, ho sbagliato. In realtà ero arrabbiata con mio padre. Non è semplice relazionarsi con lui ed è per questo che i miei si sono lasciati- disse triste.
Lara era sorpresa, non si aspettava che Melissa si aprisse con lei -È anche colpa mia. Mi sono fatta prendere dalla rabbia, quando invece dovevo lasciar perdere. Comunque adesso io e tuo padre abbiamo una specie di tregua- disse sorridendo.
-Quindi pace?-
-Pace- almeno Lara adesso aveva trovato una nuova amica.
-Stavo pensando anche a un'altra cosa, tu puoi usare il potere Bianco per far uscire l'Oscurità dal corpo delle persone, come hai fatto con me, ma hai mai provato ad usarlo su te stessa?-
Lara non ci aveva pensato e probabilmente nemmeno Targom si aspettava quella mossa, così non avrebbe dovuto aspettare un giorno per tornare a vederci -No, ma potrei provarci adesso-
-Adesso? Sei sicura?-
-Sì, ho riposato abbastanza- lentamente si tolse le lenzuola di dosso e appoggiò i piedi nudi sul pavimento freddo, che le procurò dei brividi. Si mise davanti al lettino.
Si concentrò sulla sua Aura. Era diversa da quella degli altri Zemit, la sua era completamente bianca, non c'era traccia degli altri poteri e questa era un'altra incognita che si accumulava insieme alle altre.
La nota stonata in tutto quel bianco era la macchia nera nella sua testa, come per Melissa, ma quella di Lara era molto più potente.
Divaricò le gambe piegandole leggermente, portò le braccia avanti con le mani chiuse a pugno. Fece un respiro profondo.
All'inizio non successe niente, ma quando stava per perdere le speranze, sentì un forte dolore alla testa e un bruciore in tutto il corpo. Continuò, sapeva che era l'unico modo per liberarsi dell'Oscurità.
Melissa la stava osservando preoccupata. La faccia di Lara era una maschera di sofferenza e concentrazione.
Il dolore aumentò quando la macchia nera cominciò a svanire come fumo.
Appena scomparve del tutto, Lara si sentì meglio. Si raddrizzò, ma un forte capogiro le fece perdere l'equilibrio e cadde all'indietro.
Tutte le volte che usava il potere Bianco, consumava molta Energia. In quel momento ne aveva già usato molto e per la seconda volta. La sua Energia si era esaurita. Il suo corpo non rispondeva ai suoi comandi.
Melissa gridò. Si alzò e velocemente raggiunse Lara, inginocchiandosi al suo fianco.
-Oddio, Lara- Melissa era spaventata e preoccupata.
La ragazza aprì lentamente gli occhi, che aveva tenuto chiusi fino a quel momento. All'inizio vide tutto sfocato, la figura di Melissa, sopra di lei, era una macchia indefinita. Pian piano cominciò a mettere a fuoco.
-Ha funzionato, adesso ci vedo- cercò di muovere il braccio, ma non ci riuscì -Però non sento niente-
-Come non senti niente?- chiese la ragazza allarmata.
Lara avrebbe dovuto avere paura, essere terrorizzata, ma era come se le sue emozioni se ne fossero andate insieme alla sua Energia.
-Mi sento in pace- disse chiudendo gli occhi, con il sorriso sulle labbra.
-Non va bene. Non va per niente bene- mormorò Melissa -Non chiudere gli occhi, resta con me- le spostò le gambe e le braccia, mettendola comoda, dato che era caduta in modo scomposto.
-Chiudo un attimo gli occhi, giuro che non mi addormento-
-Non lo fare- Melissa era talmente agitata che le sue mani presero fuoco -Oh maledizione- le agitò e subito le fiamme scomparvero -Forza Melissa, pensa. Cosa bisogna fare quando uno Zemit esaurisce l'Energia? L'avevo letto da qualche parte- strizzò gli occhi cercando di ricordare -Ah, sì. Ti passerò un po' della mia Energia. Funziona solo tra Zemit dello stesso Elemento, tu hai anche il potere del Fuoco, quindi credo andrà tutto bene. Sentirai un po' di calore- appoggiò la mano destra sulla fronte di Lara e l'altra sul cuore.
-Non funzionerà- mormorò la ragazza. Il suo istinto le diceva che non avrebbe funzionato.
Ma Melissa non l'ascoltò, troppo concentrata su quello che stava facendo. I suoi occhi diventarono rossi e poco dopo dalle sue mani uscì un leggero bagliore dello stesso colore.
Durò poco, ma quando finì, i suoi occhi tornarono normali -Perché non ha funzionato? Io non ho sentito niente-
-Il mio vero potere è la Luce, gli altri sono secondari. Rayke è d'accordo- vicino alla porta dell'infermeria era comparsa una figura bianca e aveva annuito alle sue parole.
Lara non riusciva a distinguere bene i lineamenti del volto, perché la luce che emanava era troppo forte, ma vedeva bene le sue grandi ali.
Era la stessa figura che aveva visto in sogno due giorni prima. Adesso ne era sicura, quello non era l'Angelo, era Rayke, il Signore della Luce.
-Rayke? Adesso hai anche le allucinazioni- disse Melissa agitata -Aiuto- urlò -Perché quando serve qualcuno, non c'è mai nessuno. AIUTO-
Il Signore della Luce si smaterializzò al fianco di Lara e si inginocchiò.
-Non sei ancora pronta. Devi moderare l'uso del potere della Luce- la sua voce sembrava provenire da lontano.
Appoggiò la sua mano sinistra sulla fronte di Lara e la destra sul cuore, come aveva fatto Melissa. Le sue mani erano calde al tatto.
Poi all'improvviso Lara sentì una forte ondata di calore in tutto il corpo. Gli occhi diventarono completamente bianchi, le pupille scomparvero. Il petto le si alzò, inarcando la schiena, la testa andò all'indietro. Spalancò gli occhi e aprì la bocca, come se avesse trattenuto il fiato e ora stesse prendendo una boccata d'aria. Il suo corpo venne ricoperto da un bagliore bianco.
Melissa gridò per la sorpresa e per la paura. Lei non vedeva Rayke, quindi pensò al peggio, mentre gli occhi diventavano umidi.
Lara sentiva l'Energia pura scorrerle nelle vene, come elettricità.
Quando Rayke allontanò le mani, tutto finì, e scomparve senza dire niente, così come era arrivato.
-Grazie- sussurrò Lara.
Gli occhi della ragazza tornarono del loro colore naturale, verde chiaro. Il suo corpo adesso rispondeva ai comandi, così si appoggiò sui gomiti, alzando il busto da terra.
Melissa si fiondò su di lei, abbracciandola. Era scossa da violenti singhiozzi -Mi hai spaventata tantissimo-
Lara si irrigidì. Era la prima volta che le due ragazze si abbracciavano.
-Va tutto bene. Sto meglio, anzi sto benissimo. Rayke mi ha ridato tutta l'Energia- disse dando delle pacche goffe sulla schiena di Melissa.
-Ma io non ho visto nessuno- disse staccandosi.
Appena finì la frase, la porta venne spalancata. C'erano Alexander, Kyle e Samantha che vennero raggiunti poco dopo da Simur.
-Che succede? Abbiamo sentito Melissa gridare- disse Alex agitato con il fiatone.
-Quanto ci avete messo?!- disse con tono duro Melissa.
-Ma se siamo arrivati subito- rispose Alex confuso.
Sembrava fosse passato molto più tempo, invece era successo tutto velocemente.
-Perché siete per terra?- chiese Kyle.

Le due ragazze spiegarono a turno quello che era successo.
Lara vide passare sui loro volti diverse emozioni. Prima rabbia, poi paura, sorpresa e infine incredulità.
-Quindi ora ci vedi?- chiese Kyle.
-Sì-
-Hai usato il potere Bianco su te stessa?- chiese Sam.
-Sì-
-E hai finito tutta l'Energia?- chiese Alex.
-Ne aveva quel tanto che bastava per parlare e per rimanere sveglia, ma non riusciva a muovere un muscolo- spiegò Melissa.
-Sì, ma è intervenuto Rayke che mi ha ridato completamente l'Energia- disse Lara scoccando un'occhiataccia a Melissa che aveva detto troppo.
-Come è possibile?- chiese Sam -Rayke non c'è più, il Nemico Oscuro l'ha ucciso ai tempi della prima generazione di Zemit, quindi milioni di anni fa-
Lara strinse i pugni -Tanto per voi è diventata un'abitudine non credermi-
-Non intendevo questo. Noi non capiamo- intervenne subito Kyle per calmare le acque.
Nel frattempo Simur, che non aveva detto ancora una parola, si era avvicinato a Lara e stava usando i suoi poteri magici.
-È vero, la tua Energia è al massimo, come se oggi non avessi mai usato i tuoi poteri- confermò.
-Ricorda quando le ho raccontato del sogno?- chiese direttamente al Gran Maestro.
-Sì- rispose corrugando la fronte, mettendo in evidenza le rughe della vecchiaia.
-Quale sogno?- chiese Alex, ma Lara lo ignorò.
-Era uguale. Non mi ha voluto dire chi era, ma so che era Rayke. Mi ha anche parlato-
-Cosa ti ha detto?- chiese Simur preoccupato.
-Che non sono pronta e che devo limitare l'uso del potere Bianco-
Simur annuì pensieroso.
-Quindi pensa che possa essere veramente lui?- chiese Kyle.
-Mi dispiace, ma non posso dirvi niente in proposito. Questa è una faccenda perfino più grande di me. Scusatemi, adesso devo andare- uscì dall'infermeria frettolosamente.
Lara lo guardò andare via preoccupata e arrabbiata. Ancora una volta non le veniva detto cosa stava succedendo.
-Come stai?- chiese Sam avvicinandosi al lettino su cui era seduta Lara.
-Mai stata meglio- rispose scontrosa -E non mi sono scordata cosa è successo stamattina-
Il sorriso di Sam si spense subito -L'abbiamo fatto per te, perché ti vogliamo bene e non vogliamo vederti soffrire-
-Se mi volevate bene come dici, mi avreste detto dell'Angelo. Targom mi ha detto che non ho ricordi di lui. Lo conosco, vero?- disse con rabbia.
-Non te lo possiamo dire- disse Sam con le lacrime agli occhi.
-Io non nasconderei mai la verità a una persona a cui voglio bene, anche se può essere dolorosa per lei. Meglio le verità delle menzogne- intervenne Melissa.
-Tu non c'entri niente. Stanne fuori- disse Alex.
-Invece ha ragione- la difese Lara. Melissa fece una faccia soddisfatta.
-Adesso ti fidi del Nemico Oscuro e non di noi?- chiese il ragazzo con rabbia.
-Sai come si dice, tieniti stretti gli amici e ancora di più i nemici-
-Ma ti senti quando parli?! Se ti fidi tanto di lui, perché non vai subito dalla sua parte-
Lara si alzò di scatto, scansò Samantha e si mise davanti ad Alex con sguardo di fuoco -Smettila di proteggermi. So cavarmela da sola- disse a denti stretti.
-Non ti rendi conto che con il tuo comportamento metti in pericolo te stessa e tutti quelli che ti stanno intorno- gli occhi di Alex lampeggiarono di rosso, stava trattenendo a stento il suo potere.
Gli occhi di Lara fecero lo stesso, come due lampadine che stanno per fulminarsi -Stai dicendo che è colpa mia se Sam e Melissa sono state aggredite, se il Campo è stato attaccato, se Adam ci ha tradito. Mi sto impegnando tantissimo con gli allenamenti per imparare più cose possibili, per essere pronta per la missione-
-Nessuno ti ha obbligato. Puoi andartene quando vuoi. Ti ripeto, puoi andare dal Nemico Oscuro, ormai siete diventati amiconi-
-Alex, che stai dicendo?- disse Kyle sorpreso e preoccupato.
Quelle parole erano come una lancia che trafisse il cuore di Lara.
-Ti odio- urlò con le lacrime agli occhi -Mi stai sempre tra i piedi. Non ti va mai bene quello che faccio. Ne ho abbastanza-
Nella stanza calò il silenzio. I due erano consapevoli delle parole che avevano appena detto. Se ne pentirono subito, ma non lo dissero per il troppo orgoglio.
Se Lara si sentiva ferita, feriva a sua volta. Voleva fare del male ad Alex come lui ne aveva fatto a lei.
Gli altri erano scioccati, i loro occhi andavano da Lara ad Alex.
La ragazza non riuscì più a stare lì, in quella stanza davanti a lui, si sentiva soffocare. Corse fuori dall'infermeria con le lacrime che ormai scorrevano lungo le guance.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora