23 - Promessa

64 2 0
                                    

Sam era seduta al lungo tavolo del Padiglione e la cena era cominciata da poco. Stava aspettando la sua migliore amica, che probabilmente aveva finito in ritardo l'allenamento con la madre. Si girò alla sua destra e guardò male i due ragazzi, che invece avevano già cominciato a mangiare.
Sussultò quando sentì all'improvviso un urlo in lontananza. Guardò fra i tavoli per essere sicura di non essere l'unica ad averlo sentito. Tutti avevano smesso di mangiare o parlare e si guardavano confusi l'un l'altro. Un secondo urlo fece capire a Samantha che qualcuno stava provando tanto dolore. Tutti si girarono verso la Zona dell'Acqua, da dove provenivano le urla.
-Lara- disse la ragazza con il terrore nella voce. Si alzò di scatto e lo stesso fecero Kyle e Alex, seguiti da Simur.
Il primo a muoversi fu Alex che corse in direzione della Zona dell'Acqua. Anche lui era terrorizzato dall'idea che fosse successo qualcosa a Lara. Sam e Kyle, subito dietro, correvano il più velocemente possibile.
Superati gli alberi, riuscirono a vedere in lontananza una figura rannicchiata in posizione fetale che si teneva la testa.
Alex, arrivato per primo, si inginocchiò accanto alla ragazza -Lara- la chiamò, ma lei non rispose. Avvicinò la mano al braccio di lei, ma quando lo toccò, si ritrasse subito con una smorfia sul viso, come se avesse preso la scossa.
-È svenuta, ma c'è qualcosa che non va, non è come l'altra volta- disse serio, anche se non riuscì a nascondere la preoccupazione -Non riesco nemmeno a toccarla. Quando ci ho provato, ho sentito una scarica che mi ha attraversato tutto il braccio-
Samantha era immobile. Non aveva mai visto così la sua migliore amica.
Finalmente arrivò il Gran Maestro e dietro di lui, un numeroso gruppo di ragazzi curiosi che volevano sapere cosa fosse successo.
-Alex, per favore, stendila a pancia in su- disse serio il mago.
-Non posso, Gran Maestro. Ho provato a toccarla, ma sta emanando una strana Energia che mi ha respinto con una forte scarica- ripeté il ragazzo, senza smettere di guardare Lara.
Il Gran Maestro si inginocchiò accanto alla ragazza svenuta e passò una mano sopra il suo corpo -Non è possibile- disse scioccato -Non può essere ancora in grado di farlo-
-Che cosa?- chiese Alex impaziente.
Ma Simur non rispose, voleva prima esserne certo. Posò delicatamente una mano sulla fronte della ragazza e subito sentì le scariche di cui aveva parlato Alexander. Il suo viso venne attraversato da una smorfia di dolore, ma si ricompose velocemente.
Sam capì che anche il Gran Maestro sentiva le scariche. Si avvicinò a Kyle, l'unico che in quel momento potesse darle forza. Lui passò un braccio intorno alla sua schiena e la strinse a sé -Starà bene-le disse.
Quando finalmente il Gran Maestro finì di esaminare Lara, a Sam sembrò fosse passata un'eternità.
-Samantha, Maestre dell'Aria, fate fluttuare Lara fino alla sua camera- disse con voce stanca.
Marta e Jennifer si affrettarono ad uscire dalla folla di Zemit per affiancare Samantha.
-Posso farcela da sola, Gran Maestro- disse Sam.
-Va bene- disse, poi ordinò ai ragazzi del Campo -Tornate al Padiglione e finite di cenare, dopo tornate subito nei vostri alloggi. Conto su di voi, Maestri. Potete andare-
I ragazzi tornarono al Padiglione bisbigliando tra di loro. Sam si avvicinò alla sua migliore amica. Portò le mani verso di lei e subito i suoi occhi si fecero grigi. Con il potere dell'Aria, sollevò Lara da terra e la fece girare e distendere a pancia in su. Lentamente, lei, i ragazzi e il Gran Maestro si incamminarono verso il Quartier Generale.

La portarono in infermeria e Sam la mise delicatamente su un lettino.
La stanza era bianca e alle pareti erano appesi vari quadri. Grandi finestre davano sul davanti del Quartier Generale. Un corridoio centrale separava le due file di lettini con lenzuola bianca. Sulla parete di fondo c'erano degli armadietti con vario materiale.
-Ragazzi, ora potete andare- disse il Gran Maestro.
-Non lascio Lara da sola in queste condizioni, finché non so cosa ha- disse Alex.
-Nemmeno noi- disse Sam, parlando anche per Kyle.
Nessuno dei tre avrebbe lasciato Lara.
-Gran Maestro, lei sa cosa le sta succedendo, vero?- chiese Kyle.
Lui annuì lentamente. In quel momento sembrava più vecchio.
-Non è un semplice svenimento- disse Alex.
Simur sospirò -L'Angelo si è messo in contatto con lei. Le scariche che emana sono dovute a lui che sta proteggendo Lara dal potere delle catene. Normalmente creerebbe un luogo sicuro, ma la sua Energia è scarsa, quindi ha portato la sua mente da lui-
Samantha era molto preoccupata per la sua amica, ma c'era qualcosa nelle parole del Gran Maestro che la incuriosirono.
-Quindi la mente di Lara si trova nella prigione insieme all'Angelo?- chiese conferma e il Gran Maestro annuì.
-Non c'è un modo per farla tornare?- chiese Alex. Non riusciva a stare lì senza fare niente.
-Non possiamo fare nulla. Dobbiamo solo aspettare che si svegli-
Sam si era seduta accanto all'amica e cercava di reprimere il desiderio di prenderle la mano. Kyle restò in piedi, davanti al lettino. Alex si mise a sedere per terra con la schiena al muro. Appoggiò la fronte sulle ginocchia e si passò le mani tra i capelli. Vedere Lara in quelle condizioni lo faceva stare malissimo.
Era calato il silenzio, ognuno era immerso nei propri pensieri.
Sam stava ancora ragionando sulle parole del Gran Maestro -Vi ricordate quando Lara ha detto di aver incontrato suo padre in sogno?- chiese ai due ragazzi.
Alex alzò la testa e Kyle rispose -Sì-
Il Gran Maestro si irrigidì impercettibilmente, ma nessuno se ne accorse.
-Aveva detto di averlo incontrato in una radura simile a quella dove abita Tisha- continuò Sam con il suo ragionamento -Era un luogo sicuro. Dopo il risveglio dei poteri non l'ha più incontrato. Non era per colpa dei nuovi poteri di Lara, ma perché suo padre non aveva forze-
Kyle guardava la sua ragazza confuso -Che vuoi dire? Il padre di Lara non era uno Zemit-
Sam guardò il Gran Maestro. Aveva capito tutto -Oltre lei, Tisha e la madre di Lara, chi lo sa?-
-I Guerrieri e alcuni degli Zemit che vivevano a Zemitira quando il Nemico Oscuro si è liberato-
-A nessuno di voi è venuto in mente di dirle la verità?- disse con rabbia.
-Come credi che si sentirebbe, se lo venisse a sapere. È già sotto pressione per la grossa responsabilità che sente di avere. È terrorizzata che possa succedere qualcosa a qualcuno che ama. Il Nemico Oscuro ha instaurato in lei la paura. Sei la sua migliore amica, ti sarai accorta che fa finta di stare bene- Simur stava guardando negli occhi la ragazza, sembrava quasi arrabbiato.
-Scusate, ma io continuo a non capire- disse Kyle confuso, alternando lo sguardo da Sam al Gran Maestro.
La ragazza stava per aprire bocca, ma Simur la fermò -Devi promettermi che non lo dirai a nessuno, soprattutto a Lara-
-È la mia migliore, non posso nasconderle una cosa del genere-
-Lo saprà quando sarà il momento- disse il Gran Maestro autoritario.
-Ma...-
-Samantha voglio la tua parola-
-Ho già promesso a Lara che non le avrei più nascosto nulla-
-Mi dispiace, ma non lo deve sapere. Promettimelo?-
-Va bene. Ha la mia parola- disse Sam sconfitta. Non voleva pensare a come avrebbe reagito l'amica quando lo avrebbe scoperto, sapendo che lei lo sapeva e non le aveva detto niente.
-Nemmeno noi possiamo saperlo?- chiese Alex serio.
-Samantha l'ha capito da sola. È meglio se questa cosa non viene fuori, almeno per il momento-
Alex e Kyle si guardarono ancora più confusi.
Poi, all'improvviso, Lara ebbe un brivido che le scosse tutto il suo corpo. Sam sussultò spaventata -Si sta svegliando?- chiese.
Alex scattò in piedi e si avvicinò velocemente alla ragazza.
Il Gran Maestro scosse la testa -Non credo si sveglierà prima di domattina. Però non avverto più il potere dell'Angelo, vuol dire che non sono più in contatto e che possiamo toccarla senza sentire scosse-
Alex si sedette sul letto, sul lato opposto su cui era seduta Sam, e prese la mano di Lara nella sua. Non sentì la scarica di prima. Il Gran Maestro aveva ragione, ora stava solo dormendo. Mentre osserva il suo viso rilassato, con il pollice faceva dei cerchi sul dorso della sua mano, distrattamente.
-Perché prima ha provato dolore, se aveva la protezione?- chiese, continuando a guardarla.
-Credo che il dolore sia stato provocato delle catene, la protezione è stata attivata dopo- spiegò il Gran Maestro -Ora che Lara sta meglio, posso andare. Quando si sveglierà, dovremo parlare-
Quando il mago se ne andò, Alex chiese -Quindi non ci dirai cosa hai capito su di Lara?-
-Alex, ti prego, non me lo chiedere, ho dato la mia parola al Gran Maestro. Sarà già difficile tenere tutta questa faccenda lontana da Lara-
Sam aveva ragione, ma Alex non capiva perché ci fosse tanta segretezza. Era sicuro che fosse qualcosa che avrebbe fatto soffrire Lara.
-Ragazzi, voi andate a dormire, starò io qui- propose Alex.
-Preferisco rimanere accanto alla mia migliore amica- disse Sam, irritandosi. Era già nervosa per la conversazione avuta con il Gran Maestro.
-Sam- Kyle le mise una mano sulla spalla -Andiamo a dormire. Alex si prenderà cura di Lara-
La ragazza lo guardò negli occhi e si rilassò. Gli prese la mano, si alzò e lo baciò velocemente -Hai ragione-
-Se succede qualcosa, chiamaci- disse Kyle all'amico.
Lui annuì soltanto, continuando a guardare il viso di Lara. Kyle passò un braccio intorno alle spalle di Sam e l'accompagnò in camera.
Quando restò solo, Alex non riuscì a trattenere le lacrime. Scorrevano una dopo l'altra, senza sosta, lungo le sue guance, fino a cadere sulla mano di Lara, intrecciata alla sua.
-Non sono mai al tuo fianco quando ti succede qualcosa. Avevo promesso di proteggerti, ma ho fallito. Ho visto la tua paura, ma non sono in grado di aiutarti. Però, nonostante tutto, sei la persona più forte che abbia mai incontrato- non sapeva se riusciva a sentirlo, ma aveva bisogno di far uscire i pensieri che lo stavano tormentando.
-Non ce la faccio a vederti così, immobile- continuò -Ho bisogno di vedere quei tuoi bellissimi occhi verdi, che ogni volta mi perdo a guardare- fece un'altra pausa, in cui prese una nuova consapevolezza, che aveva sempre cercato di nascondere anche a sé stesso -Mi sono innamorato di te, Lara-
Lentamente lasciò la sua mano e si alzò. Fece passare un braccio sotto le spalle della ragazza e uno sotto le ginocchia, poi la sollevò con delicatezza per portarla in camera. Aveva pensato che Lara avrebbe preferito svegliarsi nel suo letto. L'adagiò piano, poi le tolse le scarpe, slacciando con calma le stringhe. Con movimenti lenti e delicati fece passare la coperta sotto il suo corpo, per poi coprirla con cura. La guardò un attimo prima di mettersi sulla poltrona.
Avrebbe voluto rimanere al suo fianco, ma preferiva non essere troppo invadente. Non aveva capito cosa Lara provasse per lui, per questo preferiva tenere una certa distanza anche se a volte era troppo difficile.
Voleva stare sveglio, per tenerla d'occhio, anche se il Gran Maestro aveva detto che il quel momento stava semplicemente dormendo.
La notte passò tranquilla e alle prime luci dell'alba, non riuscì più a stare con gli occhi aperti e si addormentò.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora