45 - La sfida del Fuoco

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Domenica significava solo una cosa, la sfida. Ma quel giorno sarebbe stata l'ultima.
Lara si alzò carica, piena di adrenalina, pronta a suonarle a Melissa, quell'arrogante smorfiosa che ancora ci provava con Alex.
Controllò il cellulare e vide un messaggio di sua madre: "Buongiorno amore, mi dispiace non potrò esserci nemmeno oggi. Ti faccio un in bocca al lupo e falle vedere chi sei a quell'oca"
Lara rise. Aveva raccontato tutto a sua madre e la pensava come lei, sapeva come darle forza.
Si mise la divisa che le aveva dato in prestito Alex, per non ritrovarsi con i vestiti bruciati, e andò a chiamare Samantha.
La sua migliore amica le aprì la porta con uno sbadiglio e i capelli biondi arruffati.
-Sei ancora così?!- disse Lara scocciata.
-Perché, che ore sono?- un altro sbadiglio.
-Sono le otto e devo andare a fare colazione. Tra un'ora ho la sfida del Fuoco contro Melissa, ti ricordi?-
Quando nominò la sua avversaria, Sam sembrò svegliarsi un po'.
-Dammi cinque minuti- chiuse la porta e la lasciò lì in corridoio ad aspettarla.
Il giorno prima, quando si era svegliata, avendo la mattinata libera, era andata in biblioteca per vedere se riusciva a scoprire qualcosa di più su quella figura alata. Il Gran Maestro le aveva detto solo che non era l'Angelo e niente di più. Altri segreti e questo la faceva innervosire. Non aveva trovato niente. Quando avesse avuto dell'altro tempo libero sarebbe andata a fare altre ricerche.
Nel pomeriggio aveva fatto il solito addestramento con Primo Fimal. Ancora non aveva accennato alla Guarigione e lei non aveva chiesto niente. Si impegnava al massimo e cercava di essere paziente, il che era molto dura.
-Sono pronta- disse Sam aprendo la porta. Si era vestita, pettinata e truccata.
-Ci hai messo un'eternità. Forza andiamo-
Appena uscite dal Quartier Generale, incontrarono l'ultima persona che Lara avrebbe voluto vedere prima della sfida, Melissa.
Cercò di sorridere, ma quello che le uscì fu più una smorfia.
-Non ci andrò tanto leggera, quindi buona fortuna, ti servirà- disse Melissa.
Lara la superò, poi si girò -Come ho battuto tuo padre, posso farlo benissimo anche con te- la salutò con la mano alzata mentre se ne andava, seguita da Sam che si tratteneva dal ridere.
-Te la farò pagare- le urlò la ragazza rossa per la rabbia. Non si aspettava che Lara sapesse chi era suo padre.
Quando si furono allontanate, Sam e Lara scoppiarono a ridere.

Come al solito Lara aspettò che tutti fossero scesi all'Arena, prima di andarci anche lei. Aveva visto meno ospiti questa volta. Probabilmente avevano paura che potesse esserci una brutta sorpresa come l'ultima volta, la sfida contro Adam. Molti erano genitori che erano venuti per stare un po' con i propri figli. Quando aveva visto i ragazzi del Campo abbracciare i rispettivi genitori, Lara aveva sentito la mancanza di sua madre. Era da tanto che non la vedeva, però si erano sentite per telefono quasi tutti i giorni.
Se fosse stata più piccola si sarebbe messa a piangere, mentre vedeva gli altri abbracciare i loro padri. Adesso che era grande, l'aveva superato, ma sentiva lo stesso una stretta al cuore.
-Dalle una bella lezione- disse Sam abbracciandola.
-Forza Lara- disse Kyle appoggiando una mano sulla sua spalla.
Alex le fece un sorriso di incoraggiamento e le dette un bacio sulla fronte. Lara chiuse un attimo gli occhi al quel contatto, poi si girò ed entrò nell'Arena.
Melissa la stava aspettando al centro. Quando le fu accanto, le rivolse uno sguardo gelido a cui Lara rispose con indifferenza, girandosi dall'altra parte.
Rivolse lo sguardo verso gli spalti, c'erano tutti i ragazzi del Campo, pochi ospiti, alcuni Guerrieri su tutto il perimetro, in piedi fermi che controllavano la situazione. Poi c'erano i quattro Primi Guerrieri al centro, seduti vicino al Gran Maestro. Né Tisha né sua madre c'erano. Lara incrociò lo sguardo dell'ultimo Guerriero che avrebbe voluto vedere in quel momento. Il padre di Melissa la stava guardando con uno sguardo truce.
Poi il Gran Maestro si alzò e il brusio si spense subito.
-Oggi avrà luogo l'ultima sfida della Zemit degli Elementi, la sfida del Fuoco contro Melissa, Maestra del Fuoco- poi si rivolse alle ragazze -Conoscete le regole. Mettetevi posizione- le due si allontanarono e si guardarono -Salutatevi- entrambe fecero un inchino rigido -Combattimento-
Melissa attaccò subito con diverse sfere infuocate. Lara creò una barriera in tempo per difendersi. Le sfere erano molto potenti, non pensava che Melissa fosse tanto forte, ma non si sarebbe fatta battere tanto facilmente.
Creò uno scudo circolare sul braccio sinistro e dissolse la barriera, così da muoversi con più agilità.
Schivò due sfere con una capriola e altre due con lo scudo. Poi arrivò il momento giusto per attaccare, quello che Lara stava aspettando.
Melissa aveva lanciato così tante sfere che adesso doveva riprendere fiato. Colse l'occasione al volo. Le lanciò un'unica sfera, molto potente, che colpì la spalla della sua avversaria facendole perdere l'equilibrio e finire a terra. Anche lei indossava la divisa del Fuoco, per questo i suoi vestiti non si bruciarono.
Lara lanciò un'altra sfera, ma Melissa si scansò in tempo. La sfera colpì il terreno creando un cerchio nero e piccole spirali di fumo si alzarono verso l'alto.
Melissa si rialzò e lanciò una fiammata contro Lara che rispose allo stesso modo. Nel punto in cui si incrociarono le due fiammate si creò una piccola esplosione. Si alzò un po' di fumo, che Lara sfruttò per avvicinarsi a Melissa, che però aveva avuto la stessa idea.
Cominciarono una lotta corpo a corpo usando il fuoco.
Quando Lara era più piccola, sua madre l'aveva portata in alcuni centri dove insegnavano diverse discipline della lotta corpo a corpo. Aveva sempre pensato che lo faceva per imparare l'autodifesa, ma c'era dell'altro. Solo dopo aver conosciuto quel mondo, Lara aveva capito che era un modo per proteggerla dalle Creature e per avvantaggiarla con l'addestramento.
-Non sei l'unica a conoscere queste tecniche. Ho imparato dal migliore, mio padre- disse Melissa. Da vicino i suoi occhi rossi erano più intensi.
-Risparmia il fiato-
Continuarono così, schivando e colpendosi a vicenda, poi all'improvviso tutto andò storto.
-Rimango sempre piacevolmente sorpreso dalla tua forza, piccola Lara- la presenza di Targom si insinuò nella sua mente facendole perdere la concentrazione. La sua voce era più nitida del solito, come se fosse accanto a lei. Questo voleva dire solo una cosa, era diventato più forte.
Non riuscì a difendersi dal pugno infuocato di Melissa che la colpì alle costole. Ci aveva messo talmente tanta Energia che Lara fece un volo all'indietro. Quando colpì il terreno le si spezzò il respiro.
Si rialzò tossendo mentre si teneva la pancia con un braccio. Lanciò uno sguardo sugli spalti, qualcuno si era alzato, altri erano rimasti seduti con lo sguardo preoccupato.
Melissa non le dette il tempo di rialzarsi che le lanciò delle sfere. Ancora in ginocchio, Lara creò una barriera.
-Ti dico che sei forte e poi ti fai colpire così da una Zemit di scarso livello-
-Non ora- disse Lara a denti stretti. La presenza del Signore dell'Oscurità nella sua mente le procurava delle fitte molto forti.
Melissa aveva notato che la ragazza era sfinita, così continuò a lanciare sfere, avvicinandosi a lei sempre di più con un sorriso strafottente, sicura di avere la vittoria in tasca.
-Abbiamo molto di cui parlare. È da tanto che non ci sentiamo, mi eri mancata- disse divertito.
-Ora sono un po' impegnata, quindi vattene dalla mia testa- disse piano ma con rabbia.
Riuscì a rimettersi in piedi a fatica e quando Melissa si fu avvicinata abbastanza, si avventò su di lei come una furia. Il fuoco l'avvolgeva completamente.
Colpì il petto della ragazza con la mano aperta, facendole fare un volo più lungo di quello che aveva fatto lei poco prima. Quando l'aveva colpita si era sprigionata una piccola onda di Energia rossa.
Creò un cerchio di fiamme, circondando Melissa che era ancora in terra. Gli Zemit del Fuoco sono immuni al proprio fuoco, ma non quello evocato da altri Zemit. Riescono però a sopportarlo meglio degli Zemit di un altro Elemento.
Melissa si rimise in piedi e creò una barriera intorno a sé, ma Lara continuava a stringere il cerchio di fuoco.
-Arrenditi- le urlò Lara.
-Mai- si guardarono negli occhi e Lara lesse in quelli della sua avversaria determinazione, non voleva perdere. Poi all'improvviso, il suo sguardo cambiò, aveva paura, ma non di quello che stava succedendo, era come se avesse paura di Lara.
Melissa si portò le mani alla testa, dissolvendo la barriera, e si accucciò, urlando -Basta, smettila-
Lara era confusa, non capiva cosa stesse succedendo ma fece subito sparire il cerchio di fuoco.
Si avvicinò alla ragazza, ma lei si ritrasse impaurita -Stai lontana da me-
Molti del pubblico erano in piedi e parlavano tra di loro per capire cosa stesse succedendo. Anche i Primi Guerrieri e il Gran Maestro si erano alzati allarmati e si stavano facendo largo tra la gente per scendere nell'Arena.
-Dovresti ringraziarmi, ti ho dato un piccolo aiuto. Era rinchiusa come un topo in trappola, ma non aveva intenzione di mollare, mi stava dando sui nervi- disse tranquillo.
Lara si guardò le mani, il fuoco era svanito. Si tirò su le maniche e vide che gli avambracci erano circondati da delle spirali che arrivavano fino alle punte delle dita. Poi guardò Melissa che stava ancora soffrendo.
-Smettila. Mi stai usando per farle del male- fece un passo indietro e si portò le mani alla testa. Le fitte aumentarono mentre tentava di contrastare il potere Nero.
-Va bene, non ti agitare- disse scocciato. Le spirali scomparvero e Melissa sembrò stare meglio.
Nel frattempo nell'Arena erano entrate delle persone. Il Guerriero Dakam stava correndo dalla figlia, seguito dai due fratelli Fimal e dal Gran Maestro. I suoi amici e il suo ragazzo stavano venendo verso di lei, insieme agli altri due Primi Guerrieri.
-Ecco che arriva la cavalleria- nel suo tono c'era del sarcasmo.
Lara mise le mani avanti, facendo un passo indietro -Non avvicinatevi, potreste farvi del male-
-Lari, che sta succedendo?- chiese preoccupata la sua migliore amica.
-Va tutto bene, non ci farai del male- Prima Kham si avvicinò lentamente alla ragazza, come se fosse un animale impaurito che era stato messo all'angolo.
-Io no, ma Targom potrebbe- disse alzando la voce, facendo un altro passo indietro.
-Che stai dicendo?- chiese serio Primo Tormer.
-È di nuovo lui- disse Alex stringendo i pugni.
-Ha fatto del male a Melissa usando me-
-Esagerata, non è niente di che. Solo un po' di dolore nella sua piccola mente-
Lara vide il Guerriero Dakam prendere sua figlia in braccio e portarla fuori dall'Arena. Melissa aveva ancora un'aria sofferente.
Il Gran Maestro e gli altri due Guerrieri si avvicinarono a lei.
-Cosa succede?- chiese Simur con aria grave.
-È il Nemico Oscuro- disse Kyle.
-Lara fatti aiutare- disse il mago facendo un passo avanti.
Lara scosse la testa e si allontanò -È diventato più forte, non può fare niente- sapeva che qualunque cosa avessero provato a fare, non avrebbe funzionato. Poi guardò gli spalti e con orrore vide che erano ancora pieni di gente -Dovete far uscire tutti, è pericoloso. Sono pericolosa-
-Ci penso io- disse Karl Tormer -Guerrieri- la sua voce potente risuonò in tutta l'Arena e i Guerrieri si misero sull'attenti, aspettando gli ordini -Portate fuori tutti gli ospiti. Maestri, portate i ragazzi nelle rispettive Zone-
I Guerrieri si misero subito in azione, guidando verso l'uscita tutte le persone che non erano del Campo. I Maestri fecero lo stesso con i ragazzi. Il tutto era accompagnato da un gran vociare, che diminuiva sempre di più, mentre la gente usciva dall'Arena.
-Nobile da parte tua mettere in salvo tutte quelle povere persone- disse sarcastico -Ma non andranno molto lontani con la sorpresa che ho preparato-
-No, no, no- mormorò terrorizzata. Cominciò a correre verso l'uscita. Tutti la guardarono senza capire cosa stesse succedendo.
-Dove pensi di andare. Dobbiamo ancora parlare-
Le sue gambe cedettero e lei cadde per terra sbucciandosi le braccia.
-Lara- Alex corse in suo soccorso.
-I confini sono sotto attacco- disse all'improvviso il Gran Maestro.
I Primi Guerrieri si guardarono poi corsero per andare a dare una mano.
-Oh, anche loro non andranno da nessuna parte- il braccio destro di Lara si alzò, senza poterlo controllare. Le spirali nere ricomparvero. La sua mano puntò l'uscita dell'Arena e subito comparve una barriera nera, come aveva fatto Adam.
A sbattere contro la barriera fu Lucas Fimal che fece un volo all'indietro, perché la barriera sprigionò Energia appena fu stata toccata.
-Lucas- urlò sua sorella, andandogli incontro.
Sarah Kham toccò la barriera con una mano, ma la ritirò subito come se si fosse scottata.
Le spirali di fumo nero scomparvero dal braccio Lara, ma la barriera rimase.
-Cosa vuoi?- disse a denti stretti. Tutti riportarono l'attenzione su di lei. Primo Fimal si era rialzato dolorante, aiutato dalla sorella.
-Sai già cosa voglio, che tu venga dalla mia parte. Secondo te perché non ti ho ancora ucciso prima o non ho ancora ucciso qualcuno che ti sta a cuore? Perché ho bisogno che i nostri poteri si uniscano, saremo invincibili. Tu non hai idea del potere che hai dentro-
-Io e i miei amici siamo stati attaccati dalle tue Ombre e dalle Creature sotto il tuo controllo. Non mi stai per niente convincendo a venire dalla tua parte- disse con rabbia, stringendo i pugni.
-Se ti volevo morta, lo potevo fare in qualsiasi momento, anche adesso- a confermare le sue parole fu un dolore lancinante. Sempre a terra, Lara si tenne la testa, stringendo i denti per non urlare. Il dolore scomparve quando parlò di nuovo -Come ti ho detto, mi servi. Ho fatto tutto questo perché volevo essere sicuro che non mi sottovalutassi-
-Perché non hai chiesto il potere Bianco a tuo fratello o all'Angelo invece di uccidere uno e rinchiudere l'altro?-
-Tu non sai niente di Rayke- la rabbia di Targom fece peggiorare il dolore, poi la sua voce tornò normale -Il potere Bianco dell'Angelo non è uguale al tuo-
Lara era confusa, lei e l'Angelo avevano il potere Bianco, sennò non sarebbe riuscita ad aprire la porta segreta, ma secondo Targom non avevano lo stesso potere.
-Non capisco-
-Se vieni dalla mia parte ti spiegherò tutto. Nessun'altro lo farà, non ti hanno nemmeno detto chi è l'Angelo-
Lara non disse niente, perché non sapeva cosa dire. Targom sembrò divertito dal suo silenzio.
-Lo conosci ma non ne hai il ricordo, ma non spetta a me dirtelo- rise di nuovo, procurandole altro dolore e lei strizzò gli occhi -Ci vediamo nelle Terre Antiche-
La vista di Lara cominciò ad annebbiarsi e si massaggiò gli occhi chiusi, ma quando gli riaprì non era cambiato nulla.
-Potresti vedere nero per un giorno intero, è l'effetto collaterale della mia lunga permanenza nella tua testa- con una risata la sua presenza scomparve.
Adesso Lara vedeva tutto nero -Aspetta- urlò nel panico. Si rannicchiò per terra, terrorizzata. Aveva sempre avuto paura del buio e non era uguale ad essere in una galleria sottoterra
-Lara, che succede?- la ragazza riconobbe la voce di Alex.
-Se n'è andato-
-Anche la barriera è scomparsa- disse Miriam Fimal -Dobbiamo controllare la situazione di sopra-
I Primi Guerrieri uscirono dall'Arena di corsa.
-Non ci vedo più niente- disse dopo un po' Lara. Aveva i battiti accelerati per la paura.
-Com'è possibile?- chiese la sua migliore amica.
-Targom ha detto che è l'effetto collaterale per essere stato così tanto dentro la mia testa-
Qualcuno cercò di abbracciarla e lei capì che era Sam, ma la scansò in malo modo.
-Voi sapete chi è l'Angelo?- a fatica si mise in piedi, asciugandosi alcune lacrime che erano sfuggite al suo controllo.
Nessuno rispose, tutti erano colpevoli.
-Non me lo direte- continuò la ragazza -La vostra specialità è avere dei segreti con me, sono sempre all'oscuro di tutto-
-Il Nemico Oscuro vuole solo farci dividere- disse Alex.
-Anche tu lo sapevi?-
-So chi è. Ci sono arrivato da solo, non me l'ha detto nessuno- disse Alex triste.
Sam e Kyle lo guardarono stupiti, non avevano idea che Alex lo sapesse.
-Bene, questo vuol dire che sono solo una stupida. Ormai litighiamo sempre, quindi è meglio se rimaniamo divisi- batté un piede per terra per creare delle vibrazioni e si incamminò verso l'uscita, usando i suoi poteri della Terra.
-Aspetta Lara-
-Non ho bisogno di nessuno. Lasciatemi in pace-

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