15 - Combattimento

68 2 0
                                    

La domenica mattina Lara si svegliò agitata. Aveva dormito poco, perché si era girata molte volte nel letto e quando, finalmente, aveva preso sonno, poco dopo un raggio di sole l'aveva svegliata.
Fissando il soffitto, si chiedeva come le fosse venuto in mente di accettare la proposta del Gran Maestro. Non si sentiva pronta.
Nemmeno Sam era d'accordo. Durante il viaggio di ritorno, Lara aveva dato la notizia alla sua migliore amica, che non era entusiasta come lei.
-Secondo me non sei pronta- aveva detto -Impari molto in fretta ma i tuoi poteri non sono ancora in grado di sostenere un esercizio lungo, figuriamoci un combattimento-
-Anche il tuo potere Aria ha detto che non eri pronta, no?- ricordò Kyle.
-Vi state preoccupando troppo. È come se fosse un test e io lo supererò a pieni voti- aveva replicato Lara
Sam fece una smorfia ma non disse nulla.
Ora Lara aveva dei ripensamenti. Ci aveva pensato tutta la notte.
Lentamente si alzò e si vestì. Si trascinò in cucina e si buttò di peso sulla sedia.
-Buongiorno- disse Tisha sorridendo dolcemente.
-Buongiorno- disse Lara con voce spenta.
-Hai dormito poco?-
-Si vede tanto?- si mise le mani sul viso.
Tisha sorrise divertita, ma non rispose.
-Non sono sicura- continuò Lara -Di aver fatto la scelta giusta ad accettare la proposta del Gran Maestro-
Tisha si mise a sedere accanto alla ragazza -Se non vuoi combattere, posso mandare un messaggio a mio fratello e dirgli che preferisci allenarti ancora un po' con Samantha-
Lara sospirò -Grazie Tisha, ma non mi tirerò indietro anche se ho dei ripensamenti. E poi domani devo iniziare l'allenamento dell'Elemento dell'Acqua con mamma-
-Va bene- disse la maga -A proposito di tua madre, Lauren è venuta a trovarmi ieri, ha detto che non vede l'ora di insegnarti l'Elemento dell'Acqua-
Lara sorrise -Davvero?-
-Ha anche detto che non ci andrà leggera solo perché sei sua figlia- rise Tisha.
La ragazza alzò gli occhi al cielo.
Fece colazione anche se non mangiò molto, l'agitazione la stava ancora tormentando. Sam e Kyle la vennero a prendere alle nove, anche se il combattimento era alle undici. Alex si sarebbe fatto trovare direttamente al Campo. Lara non gli aveva più parlato dal pomeriggio del giorno prima.
-Buona fortuna - disse Tisha.
Al Campo non ci fu il Gran Maestro ad accoglierli come la prima volta. C'erano alcuni ragazzi in giro, con le facce ancora assonnate, le tipiche persone che odiavano alzarsi presto la mattina.
-Che facciamo?- chiese Lara, guardandosi attorno.
-Avevamo pensato di farti vedere l'Arena- disse Sam.
-Non puoi combattere senza prima vedere il campo di battaglia- disse Kyle ironico.
Lara alzò un sopracciglio, guardando di traverso l'amico. Kyle alzò le mani in segno di resa, ridendo.
Presero lo stesso sentiero che portava la Padiglione, ma a un certo punto Sam girò a destra, prendendo un piccolo sentiero che Lara non aveva notato la prima volta.
Il sentiero finiva con delle scale che portavano sotto terra.
-L'Arena si trova sotto di noi?- chiese sorpresa -Forte-
Mentre scendevano, le torce alle pareti si accesero al loro passaggio. Scesero ancora più in profondità, sembrava infinità, finché non arrivarono all'ultimo scalino. Un lungo corridoio buio procedeva sia a destra che a sinistra. Sam, Kyle e Alex presero quest'ultima direzione, ma Lara rimase ferma -Di là cosa c'è?- disse indicando nella direzione opposta.
I tre si fermarono, ma fu Alex a rispondere senza alcuna emozione nella voce -Il Quartier Generale dei Guerrieri, sale di addestramento, alloggi e gli uffici dei Primi Guerrieri-
-Primi Guerrieri?-
-Sono i comandanti. Sono quattro, uno per ogni Elemento. Danno gli ordini e si occupano dell'addestramento dei Guerrieri-
Lara annuì, osservando il buio del corridoio, poi seguì i suoi amici.
Camminarono per qualche metro, prima di fermarsi di nuovo.
-Di qua ci sono gli spalti- disse Sam indicando le due rampe di scale.
Ma Lara non l'ascoltò perché rimase a bocca aperta nel vedere la grandezza dell'Arena. Superò i tre ragazzi, lasciando il corridoio ed entrò nel luogo più grande che avesse mai visto. L'Arena era a forma ellittica con il soffitto molto alto. Lara si sentì minuscola mentre camminava verso il centro. A un livello più alto c'erano gli spalti, file di gradoni che correvano lungo tutta l'Arena. L'ambiente era illuminato da faretti moderni, che sembravano disegnare cerchi concentrici sul soffitto. Lungo il perimetro c'era un piccolo canale d'Acqua.
-Perché gli spalti sono così grandi? I ragazzi del Campo non sono abbastanza per riempirli- la sua voce riecheggiò.
-Prima dell'evasione del Nemico Oscuro, qui al Campo veniva organizzato un torneo in cui gli Zemit si sfidavano e partecipavano gli adulti e i Maestri, ma non i ragazzi. Partecipavano in molti e gli spalti erano strapieni- disse Sam -L'ho letto in un libro- aggiunse quando vide le facce perplesse di Kyle e Alex.
-Secondo voi ci sarà tanta gente domani?- nella voce una punta d'ansia.
-Non credo. È stato deciso tutto ieri sera, quindi ci saranno solo gli Zemit del Campo- rispose Kyle. Questo non tranquillizzò comunque Lara. Era tormentata dai pensieri negativi e il fatto che la sua migliore amica e il suo potere fossero d'accordo su qualcosa non la aiutava.
-Devo uscire di qui- ripercorse il corridoio e uscì all'aria aperta. Ma non si fermò, anche se non capiva dove stesse andando, aveva perso l'orientamento. Lì i sentieri erano tutti identici.
Si fermò solo quando arrivò al Padiglione. Doveva immaginarlo, quello era il centro del Campo e tutti i sentieri finivano lì.
Alex, che aveva capito lo stato d'animo della ragazza, la seguì, dicendo a Sam e Kyle che preferiva parlarle da solo, così loro avevano preso una strada diversa.
-So come ti senti- disse avvicinandosi.
Lara lo guardò con la coda dell'occhio -No, non lo sai-
-Hai paura di non essere all'altezza e di fare una brutta figura davanti a tutti- Alex aveva imparato a conoscere quella ragazza a cui non riusciva togliere gli occhi di dosso -È normale sentirsi così, non sei un robot. Io ho fiducia in te e penso che ce la farai-
Lara si girò verso di lui guardandolo negli occhi -Perché lo fai?-
-Fare cosa?- chiese confuso.
-Sei gentile e protettivo nei miei confronti, poi sei freddo e distaccato. Non capisco-
-Ci tengo molto a te, ma a volte ho paura di essere troppo... invadente-
Lara, senza pensarci, fece un passo e l'abbracciò. Circondò il suo busto con le braccia e appoggiò la testa sul suo petto, ascoltando il cuore che accelerava insieme al suo.
-Non sei invadente-
Dopo un attimo di sorpresa, anche il ragazzo l'abbracciò.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora