21 - Guerrieri valorosi

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L'entusiasmo per l'allenamento al Campo e il pensiero per ciò che doveva dirle il Gran Maestro fecero svegliare Lara alle sei, senza più riuscire a riprendere il sonno. Si alzò lentamente e andò alla finestra per osservare il Campo di prima mattina. Non era l'unica ad essere già sveglia. Vicino al Quartier Generale, sull'erba c'erano due tappetini su cui Marta e Jennifer, Maestre dell'Aria, stavano facendo yoga. Lara pensò che fossero matte per mettersi a fare yoga a quell'ora. Nella zona della Terra vide Adam fare le flessioni. Aveva una canotta bianca ed era molto sudato, segno che era da un po' che stava facendo attività fisica. Si alzò e si diresse verso quello che a Lara avevano detto fosse il magazzino, ma prima di entrare si girò verso la ragazza. Colta di sorpresa, si abbassò di scatto, imprecando per aver sbattuto il gomito contro il comodino. Mentre si teneva la parte colpita, sentiva delle scariche di dolore che passavano per l'avambraccio e arrivavano fino al dito mignolo.
Samantha entrò nella camera, mentre stava ancora imprecando per la figuraccia e per il dolore.
-Ho sentito una botta- poi la vide rannicchiata sotto la finestra -Ma che stai facendo?-
-Oh, niente. Ho sbattuto il gomito contro il comodino- disse la ragazza alzandosi, ma reggendosi ancora il braccio.
Anche Sam si era svegliata da poco, perché aveva ancora i vestiti con cui aveva dormito, i capelli scompigliati e la faccia assonnata.
-A che ora hai l'allenamento con tua madre?-
-Alle dieci-
-Allora perché sei già sveglia?- chiese guardandola con un sopracciglio alzato.
-Alle otto devo andare nell'ufficio del Gran Maestro, mi deve parlare. Te perché sei sveglia?-
-Volevo andare a vedere gli allenamenti degli Zemit dell'Aria, però se vuoi che venga con te dal Gran Maestro, posso vedere quelli dopo. Di cosa ti deve parlare?- chiese curiosa.
-Non ne ho idea. Non ti preoccupare, vai a vedere gli allenamenti. Ti racconterò tutto dopo- disse sorridendo.
-Questo è poco ma sicuro- Sam tornò in camera sua per cambiarsi e lo stesso fece Lara.
Mancava ormai un quarto alle otto quando fu pronta e solo allora a Lara venne in mente una cosa a cui non aveva pensato, non sapeva dove fosse l'ufficio del Gran Maestro. Era sicura di non averlo visto quando il Gran Maestro le aveva mostrato il Quartier Generale.
Scese al piano terra, nell'atrio, dove i quattro Elementi danzavano nelle proprie teche. Si guardò intorno e con sorpresa notò due porte che non aveva mai visto perché si confondevano con le pareti. Si trovavano una di fronte all'altra. Nessuna delle due indicava quale fosse l'ufficio del Gran Maestro, così Lara ne scelse una. Appoggiò la mano sulla maniglia e l'abbassò.
Si mise paura quando qualcuno dietro di lei la chiamò. Si girò di scatto e vide, dall'altra parte della sala, l'altra porta aperta e sulla soglia c'era chi stava cercando.
-Gran Maestro- disse sorpresa. Si allontanò dalla porta come se fosse stata beccata a fare qualcosa che non doveva -Non sapevo dove cercarla-
-Scusa, mi sono dimenticato di dirti dove si trova il mio ufficio- disse il mago sorridendo -Vieni entra e accomodati- si spostò per farla entrare.
L'ufficio del Gran Maestro non era grande come se l'era immaginato, ma Lara comunque si meravigliò di quello che vide. Al centro c'era una scrivania semplice in mogano e ben ordinata, sulla destra c'era un tavolino basso e rotondo su cui erano appoggiati vari oggetti strani che Lara non riconobbe. Sulla sinistra c'era uno scaffale su cui si trovavano delle boccette di ogni dimensione e forma con all'interno sostanze di colore diverso, ordinate con etichette precise. C'erano anche barattoli con strane cose dentro. La parete dietro la scrivania era tappezzata di foto, in bianco e nero e a colori, che ritraevano gruppi di persone in posa. In piccolo, in un angolo, c'era scritto l'anno in cui erano state scattate.
Simur seguì lo sguardo della ragazza -Sono le foto annuali dei ragazzi che vengono al Campo. Ovviamente non sono tutte, altrimenti dovrei ricoprire tutte le pareti della stanza di foto- si mise a sedere sulla sedia dietro la scrivania.
Lara fece lo stesso, dall'altra parte.
-Volevo parlarti della porta che avete trovato in biblioteca e del perché può essere aperta solo da chi...- fece una pausa, poi si corresse -solo dall'Angelo-
Lara aggrottò la fronte, intuendo che il Gran Maestro stesse nascondendo qualcosa.
-Il Campo Zemit è sempre stato in questa dimensione. I giovani Zemit che vivevano a Zemitira, venivano portati da questa parte del Portale e imparavano a dominare i propri poteri. Potevano tornare nelle Terre Antiche solo dopo aver finito l'anno di addestramento o con permessi speciali, poi tornavano qui per l'anno successivo. Ora veniamo alle cose più importanti, il Nemico Oscuro attaccò vent'anni fa, quando non avevi ancora un anno, uscì dalla sua prigione, più forte che mai, e sconfisse l'Angelo. Non riusciamo ancora spiegarci come abbia fatto a liberarsi delle catene-
Lara era scioccata, ma ancora non capiva -Tutto questo cosa c'entra con la porta in biblioteca?-
-Adesso ci arrivo. Lì sono stati racchiusi tutti i libri che parlano dei poteri dell'Oscurità, del Nemico Oscuro e le sue Ombre, ma anche dei poteri della Luce, di Rayke, il Signore della Luce. Vennero portati i libri da questa parte, quelli più importanti e utili e quelli che non dovevano andare in mani sbagliate. Per questo l'Angelo ha preferito chiuderli in un posto sicuro in cui solo lui o, nel peggiore dei casi, il prossimo Angelo possano entrare-
-Ma come ha fatto l'Angelo a portare i libri oltre il Portale?-
-Aveva sentito un picco di Oscurità poco prima che tutto iniziasse. In questo modo è riuscito ad avvertire tutti gli Zemit e a salvare alcuni di quei libri che contengono informazioni preziose-
-Quindi quella porta non può essere aperta-
Simur indugiò prima di rispondere -No-
I sospetti di Lara che le stesse nascondendo qualcosa crebbero, così cambiò discorso -Prima hai parlato di catene-
-Il Nemico Oscuro non era solo rinchiuso in una prigione, avevano creato delle catene che annullassero il suo potere. Evidentemente non erano abbastanza potenti- il volto del Gran Maestro era sofferente, come se stesse rivivendo tutto il dolore che Targom gli aveva causato -Adesso quelle catene vengono indossate dall'Angelo e dai Guerrieri, il Nemico Oscuro è riuscito a duplicarle. Su di loro sono devastanti, ciò che li tiene in vita sono i loro poteri-
-Ma se le catene sono contro l'Oscurità a loro non dovrebbero fare niente-
-Il fatto è che il Nemico Oscuro è riuscito anche ad invertire il loro effetto-
Lara cercò di assimilare tutte quelle informazioni, anche se le vennero i brividi nel pensare alla sofferenza dei prigionieri.
-Come fa a sapere tutte queste cose se nessuno è più stato nelle Terre Antiche da quando è stato chiuso il Portale?- chiese curiosa.
-Tisha riesce ad avere delle visioni. L'ultima che ha avuto è stata quella della prigione- spiegò Simur.
-Quando?-
-Qualche giorno dopo la chiusura del Portale- sospirò -Stavano soffrendo molto-
Una brutta sensazione assalì Lara. Erano passati tanti anni, non era possibile che fossero sempre vivi. Eppure i Primi Guerrieri e il Gran Maestro avevano pianificato la missione per salvarli, erano sicuri che ci fosse sempre una speranza. O forse era solo una vana speranza.

Mancava ancora un'ora all'allenamento con sua madre, così decise di andare a correre un po', facendo il giro del Campo.
Le parole del Gran Maestro le ronzavano nella testa. Sapere qualcosa in più su quello che era successo nelle Terre Antiche era estremamente utile. Da una parte però, era meglio se fosse rimasta all'oscuro di tutto. La minaccia di Targom era ancora impressa nella sua mente e la responsabilità che aveva, pesava come un macigno.
Pensare ai Primi Guerrieri che sono voluti rimanere con l'Angelo, anche se sapevano a cosa andavano incontro era straziante, perché inevitabilmente non riusciva a non collegarli a Sam, Kyle e Alex.
Lara non era sicura in cosa sperare, nella loro sopravvivenza, in modo da poterli salvare o nella loro morte, così da mettere fine alle loro sofferenze.
Era talmente assorta nei suoi pensieri tormentati che non si accorse che qualcuno la stava chiamando. Si girò e vide Adam. Subito arrossì, pensando alla figuraccia di quella mattina.
-Ah, finalmente. Pensavo di aver sbagliato nome- disse avvicinandosi.
-Scusa, avevo la testa da un'altra parte- disse timidamente Lara.
-Non stavi pensando a qualcosa di allegro- scherzò Adam.
-Perché lo dici?-
-La tua espressione. Eri triste e preoccupata, fiorellino-
Lara rimase un attimo scioccata da quel nomignolo, era senza parole. Facendo finta di niente disse -Beh, tutta questa storia dell'Angelo e dei miei poteri. Non è semplice- non disse niente di Targom e di quello che le aveva detto il Gran Maestro. Il suo istinto le diceva che era meglio tenersi per sé tutti i suoi dubbi e problemi e che doveva parlare solo con chi si fidava.
-Deve essere una grande responsabilità. Se vuoi posso darti qualche dritta sull'Elemento della Terra- disse sorridendo.
Rimase un attimo a fissarlo, c'era qualcosa che l'attraeva, ma non era come con Alex. Con Adam sembrava che una forza esterna la spingesse verso di lui contro la sua volontà. Cercò di ricomporsi e allontanò da quella sensazione.
-Kyle sarà il mio Maestro, però grazie lo stesso- disse ricambiando il sorriso -Ora vado nella Zona dell'Acqua che ho l'allenamento- così riprese a correre, mentre Adam la osservava andarsene.
La strana forza che aveva sentito poco fa, era come sparita. Forse se l'era immaginata. Dopo tutto quello che stava passando, non era sorpresa se fosse così.
Nella Zona dell'Acqua, avevano finito l'allenamento e sua madre la stava già aspettando.
-Vedo che eri andata a correre- disse Lauren quando la figlia si fu avvicinata, poi notò la sua espressione e aggiunse -Tutto bene?-
-Sì, certo- mentì Lara.
Lauren capì che stava mentendo ma non disse niente per non costringere la figlia ad esternare le proprie emozioni. Se aveva bisogno di sfogarsi, lei ci sarebbe sempre stata.
-Sei pronta ad imparare lo stato solido e gassoso dell'Acqua?
-Non vedo l'ora- disse ritrovando il sorriso. Lara era curiosa ed euforica, si dimenticò di tutti i suoi problemi per concentrarsi esclusivamente sull'allenamento.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora