Era la prima volta che Lara andava in biblioteca di mattina molto presto. Ogni volta che entrava lì, faceva un lungo respiro, inspirando l'odore di libri vecchi e polverosi.
Stava leggendo un libro sugli Elementi, sperando di trovare una spiegazione della presenza di "spiriti" o "entità". Non sapeva nemmeno lei come definirli.
-Speravo di trovarti da sola- le disse una voce.
Lei sussultò per lo spavento, era talmente concentrata sulla lettura del libro che non si accorse che qualcuno le si era avvicinato. In pochi era già svegli a quell'ora e di sicuro non erano i suoi amici.
-Buongiorno- disse ad Adam, in piedi alla sua sinistra -Anche tu sei mattiniero?-
-Mi piace allenarmi presto, prima delle lezioni dei ragazzi- si mise a sedere vicino alla ragazza.
Lara si sistemò sulla sedia un po' agitata, ricordandosi l'ultimo incontro che avevano avuto e del comportamento strano del ragazzo.
-Allora, mi volevi parlare?- chiese cercando di mascherare l'agitazione.
-Non devi avere paura di me, ti voglio solo aiutare. È sempre valida la mia proposta di allenarti sull'Elemento della Terra-
-È gentile da parte tua, ma Kyle è il mio Maestro ed è molto bravo- disse guardandosi le mani.
-Perché non ti fidi di me?-
Lara rimase un po' incredula da quella domanda e dalla schiettezza di Adam.
-È il mio carattere. Tendo a chiudermi ed è anche per questo che mi viene difficile fidarmi- era vero, ma non si fidava di Adam perché era il suo istinto a dirglielo.
-Come vanno gli allenamenti?- cambiò discorso.
-Molto bene, sto facendo molti progressi- poi guardò l'orologio appeso al muro -Mi dispiace, devo andare. Vado a fare colazione, poi ho l'allenamento- disse alzandosi e andando verso l'uscita.
-Ci vediamo, piccola Lara-
La ragazza si congelò sulla porta, si girò di scatto verso Adam, ma non c'era già più. Era sparito dietro uno degli scaffali. Senza aspettare un secondo di più, Lara se ne andò a passo svelto, quasi correndo, senza guardarsi indietro. Sperava di non sentire più quel nomignolo e di sicuro non si aspettava di sentirlo da qualcuno del Campo. Ora ne aveva la conferma, doveva stare lontana da Adam.
Mentre scendeva le scale, incrociò Kyle e Alex che stavano chiacchierando e un po' più indietro c'era Samantha ancora mezza addormentata.
I ragazzi alzarono gli occhi su Lara e la guardarono indagatori.
-Lara, tutto bene? Sembra tu abbia visto un fantasma- disse Kyle.
-Peggio di un fantasma- disse con voce tremante.
I ragazzi si allarmarono e Sam si svegliò completamente.
-Cos'è successo?- chiese la ragazza.
-Non voglio parlarne qui. Devo allontanarmi- senza dare loro il tempo di rispondere o chiedere spiegazioni, uscì e andò nella Zona della Terra. Le era passata la fame, non sarebbe riuscita a mangiare nulla.
-Lari, aspettaci- le urlò Sam.
Lara si fermò solo quando mise una bella distanza dal Quartier Generale e da Adam.
-Ci vuoi spiegare che succede?- continuò la ragazza.
I suoi amici la guardarono straniti mentre Lara si guardava intorno ansiosa.
-Preferisco parlarvene dopo pranzo, in camera mia. Qui ci potrebbe sentire qualcuno-
-Ma se dici così, ci fai preoccupare ancora di più- disse Sam.
-Ti ho detto che non posso parlare- disse innervosendosi.
-Va bene, abbiamo capito. Ma tu stai bene?- chiese Alex.
-Sì, credo, non lo so- sospirò -Ora però voglio solo allenarmi-
-Ma non abbiamo fatto colazione- disse Kyle.
-Non ho fame- disse subito Lara.
-Va bene, se ti vuoi allenare subito, non è un problema. Se voi due volete andare a fare colazione, andate pure- disse Kyle rivolgendosi a Sam e Alex.
-Va bene, ti porto...- Sam non riuscì a finire perché venne interrotta.
-No- quasi urlò Lara -Preferisco che rimaniate tutti qui-
La guardarono preoccupati e stupiti. Lara era sconvolta e lo avevano capito, ma non sapevano per cosa.
-O dici cos'hai o vado a fare colazione, a te la scelta- disse Sam arrabbiandosi. Odiava quando Lara si comportava così. Avanzava pretese senza dare spiegazioni.
-Va bene, ma fate presto- disse arrendendosi. Sapeva che Sam aveva ragione, ma ancora non era pronta a dire quello che era successo.-Credo sia meglio se oggi finiamo prima- disse Kyle serio.
Lara era piegata in avanti con le mani sulle ginocchia e stava riprendendo fiato. Kyle aveva ragione, l'allenamento non era andato per niente bene. Non riusciva a concentrarsi, nella sua mente risuonava solo quel nomignolo.
-Mi dispiace- drizzò la schiena -Se abbiamo finito, andiamo in camera mia. Dobbiamo parlare- senza aspettare la loro risposta, si avviò. Kyle la guardò esasperato e irritato ed era difficile fargli perdere la pazienza.
Mentre camminava verso il Quartier Generale, continuò a guardarsi intorno, sperando di non incontrare Adam. Fece lo stesso mentre entrava nell'edificio, corse su per le scale, fiondandosi poi in camera sua.
I suoi amici la raggiunsero poco dopo, ognuno con espressioni diverse sul volto.
-Ora si può sapere che ti succede?- chiese Sam impaziente.
Lara si levò le scarpe e si mise a sedere sul letto incrociando le gambe -Questa mattina sono andata in biblioteca poi è arrivato anche Adam- quando pronunciò quel nome, vide Alex irrigidirsi -Voleva parlare con me, come l'altra volta, ma stamattina era più tranquillo. Non abbiamo parlato molto, mi ha chiesto come andavano gli allenamenti e se ne avevo bisogno lui mi avrebbe dato qualche lezione in più. Io ovviamente ho rifiutato la sua offerta, dicendogli che avevo già Kyle come Maestro e che gli allenamenti stavano andando bene. Poi però mi ha fatto una domanda strana, forse ha visto che stavo sulla difesa-
-Cosa ti ha chiesto?- chiese Alex a denti stretti.
-Mi ha chiesto perché non fido di lui-
-E lo chiede anche?!- Alex era visibilmente arrabbiato.
-Che vuoi dire?- disse Kyle infastidito -So che non siete amici, probabilmente i vostri caratteri non sono compatibili, ma Adam è sempre stato gentile e io mi fido di lui- disse Kyle innervosendosi.
-C'è dell'altro- disse Lara e tutti riportarono l'attenzione su di lei -Quando me ne stavo andando, lui mi ha salutato chiamandomi piccola Lara-
-E allora?- chiese Kyle.
-Solo Targom mi chiama piccola Lara-
Gli altri rabbrividirono -Per favore, non dire il suo nome- disse Sam.
-Andiamo, è solo una coincidenza- era la prima volta che Kyle non credeva a Lara.
Lara rimase un po' spiazzata, non si aspettava quella reazione da parte di Kyle.
-Tutte le volte che... il Nemico Oscuro mi ha parlato, mi chiamava così- poi si rivolse a Sam -Sammy ti ricordi, quando eravamo in macchina e stavamo tornando da Tisha e ci è venuta contro quella Creatura, ma era troppo buio e non l'abbiamo riconosciuta?-
-Sì, me lo ricordo benissimo- disse la ragazza.
-Quindi hai sentito anche te come mi ha chiamata?-
-Va bene, ma questo che c'entra con Adam?- chiese Kyle infastidito.
-Io credo che Adam sia dalla parte del Nemico Oscuro- ora che l'aveva detto ad alta voce, tutto le sembrava più chiaro. Il suo comportamento, le domande strane, ora tutto aveva senso.
-Stai scherzando? Conosco Adam da molti anni e non passerebbe mai dalla parte del Nemico Oscuro- disse Kyle, spezzando il silenzio che si era creato -Lara, lo sai che ti voglio bene come se fossi mia sorella, ma questa l'hai sparata grossa- la guardò negli occhi, arrabbiato, poi se ne andò sbattendo la porta.
-È meglio se vado a parlargli- disse Sam e anche lei uscì, correndo dietro al suo ragazzo.
Lara stava ancora guardando la porta, dietro la quale erano spariti i suoi amici. Lei aveva sempre preso la sua forza da Sam, Alex e Kyle, e ora si sentiva come se il suo equilibrio si fosse incrinato. Le si formò un nodo alla gola e si coprì il viso con le mani.
Alex le si avvicinò e si sedette sul letto -Io ti credo, ma non perché non mi è mai piaciuto Adam, ma perché anche io lo conosco da molti anni e negli ultimi tempi è molto cambiato, ne ho avuto la conferma l'altro giorno, quando ti ha presa da parte per parlare- le mise una mano sulla spalla e l'avvicinò di più a sé. Lara appoggiò la testa sulla sua spalla, circondando il busto con le braccia.
-Sono venuti al Campo lo stesso anno e sono diventati subito amici. Io invece l'ho sempre trovato irritante- continuò lui.
-Non avrei dovuto dirlo a Kyle e a Sam. Sapevo che erano molto amici-
-Dagli il tempo di aprire gli occhi, vedrai capirà-
Lara annuì piano, ancora una volta si sentiva una estranea al Campo. Tutti erano cresciuti lì e lei aveva ancora tante cose da imparare, ma non sarebbe mai stata una Zemit normale. A volte si chiedeva perché proprio lei era la Zemit dei quattro Elementi.
-È meglio se vado a farmi una doccia ora- disse staccandosi da Alex. Si alzò e preparò il cambio, prima di uscire si girò verso Alex e gli chiese -Dopo quello che è successo con Adam, ho paura di restare da sola e di incontrarlo. Starai al mio fianco?-
-Non lo devi nemmeno chiedere- disse lui perdendosi come sempre nei suoi occhi.
-Grazie Alex- disse sorridendo leggermente.
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La Prima Figlia - Le Terre Antiche
FantasiaLara è cresciuta senza la figura paterna. Per questo la sua vita è stata un po' triste, ma comunque tranquilla. Fino a quando, per il suo ventesimo compleanno succederà qualcosa che le cambierà la vita. Dovrà padroneggiare il potere dei quattro Ele...