22 - La prigione

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-Inizieremo dal ghiaccio, è più semplice rispetto al vapore- disse Lauren.
Avevano appena iniziato l'allenamento. Il Campo era più attrezzato, avevano lunghe vasche piene d'acqua e per la prima volta Lara non dovette riempire la bacinella.
-Eri brava in fisica, quindi ti ricorderai la differenza dei tre stati di aggregazione?-
Lara annuì soltanto. Non era solo brava, ma le piacevano le materie scientifiche.
-Allo stato solido le particelle dell'acqua sono vicine. Normalmente ci vorrebbe una temperatura bassa, ma sarai tu ad avvicinarle. Gli Zemit dell'Acqua percepiscono le singole particelle e le muovono a seconda dello stato che vogliono ottenere- spiegò Lauren.
Lara capì cosa voleva dire sua madre, ma pensava che fosse più facile a dirsi che ha farsi.
-Prendi un po' d'acqua e diventa tutt'uno con essa, devi sentire le particelle da cui è formata-
Fece come le aveva spiegato sua madre. Prese una piccola quantità d'acqua e la fece fluttuare davanti a sé. Con le mani alzate e i palmi rivolti verso l'acqua, immaginò che fosse un prolungamento del suo corpo. A quel punto percepì le piccole particelle che si muovevano.
-Riesco a sentirle- disse, mantenendo il controllo.
-Ora devi imporre che si fermino e che si tocchino tra loro. Ricorda, sei tu che comandi-
Con un movimento lento delle mani, cercò di avvicinare le particelle, pian piano che si immobilizzavano l'acqua davanti a lei si solidificava.
-Bene, continua così- la incitava Lauren.
Quando ebbe finito, davanti a lei c'era una sfera di ghiaccio, un po' irregolare.
-Wow, forte- disse guardandola, inclinando la testa di lato.
-Ora inverti il processo. Continuerai ad allenarti su questo finché non ti verrà naturale farlo-

Finito l'allenamento Lara era sfinita. Per due ore, sua madre aveva continuato a farle fare lo stesso procedimento, da liquido a solido e viceversa, finché non riuscì a farlo più velocemente e senza pensarci troppo. Era stanca, ma felice. Ogni giorno diventava sempre più brava. Aveva imparato a fare le schegge e la barriera di ghiaccio. Sua madre le aveva anche confidato che quest'ultima era la sua preferita nei combattimenti.
Dopo essersi fatta una lunga doccia, si incamminò verso il Padiglione per il pranzo. Sua madre era tornata a casa, dicendo che non faceva più parte del Campo e che sarebbe venuta quella sera per la seconda parte dell'allenamento. Lara non aveva capito perché proprio di sera, ma non vedeva l'ora.
Si lasciò cadere sulla sedia e fissò il piatto. Avrebbe voluto riposarsi un po', ma era meglio se prima mangiava qualcosa. Era da un po' di giorni che non aveva un buon appetito e che non mangiava decentemente, quindi cercò di sforzarsi.
-Allora Lari, come è andato questo allenamento? Hai saputo perché ti sei allenata qui?- chiese Sam, accanto a lei.
-È stato pesante, ma è andato alla grande- disse sorridendo stanca -Mia madre pensava che mi sarebbe piaciuto allenarmi qui come tutti gli altri Zemit e poi lei, Tisha e il Gran Maestro volevano che stessimo insieme per rafforzare la squadra per la missione. Almeno non devo fare avanti e indietro per riempire la bacinella-
-È vero, hai ragione- disse ridendo.
Lara si avvicinò a Sam per farsi sentire solo da lei -Dobbiamo parlare di quello che mi ha detto il Gran Maestro e non sono buone notizie. Dopo andiamo nella mia stanza insieme ai ragazzi, così stiamo lontano da orecchie indiscrete- disse a voce bassa.
L'amica annuì soltanto. Samantha aveva intuito dalla voce dell'amica che quello che le aveva detto il Gran Maestro era più grave di come l'aveva descritto.
Anche se Lara aveva sussurrato all'orecchio di Sam, aveva la sensazione che qualcuno avesse sentito lo stesso e non intendeva il Gran Maestro che era accanto a lei. Non sapeva se l'aveva sentita, ma lui era a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto parlarne con i suoi amici. La sensazione era un'altra, era negativa, le sue parole erano arrivate a qualcuno che non avrebbe dovuto sentirle. Alzò lo sguardo sui ragazzi del Campo, tutti erano occupati a mangiare o a conversare con il vicino.
Soffermò il suo sguardo sul tavolo della Terra. Adam era lì che mangiava tranquillamente e annuiva in modo annoiato a qualcosa che gli stava dicendo l'altro Maestro davanti a lui, di cui Lara non ricordava il nome. Poi il ragazzo drizzò lentamente la schiena e si girò verso di lei.
Lara sentì la faccia scaldarsi, aveva di nuovo fatto la figuraccia come quella mattina. Adam le sorrise e alzò una mano per salutarla. Lei fece lo stesso, imbarazzata, poi abbassò lo sguardo sul suo piatto.
Lara non si accorse, però, che qualcuno la stava osservando. Alex, dalla parte opposta del tavolo, aveva assistito a quella scena che aveva reputato patetica. Nei suoi occhi si vedeva la gelosia che stava provando in quel momento.

La Prima Figlia - Le Terre AnticheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora