Non è ancora neanche l'alba, ma a dormire non ci penso
Io cerco solo di capirti
E la notte non ci dormo
UltimoPaulo mi aveva risposto la sera del sedici novembre al messaggio che gli avevo inviato la notte precedente. La sua risposta era stata un gracias Maddie💓 che mi aveva solo fatto innervosire di più. Non gli avevo scritto chissà che messaggio, ma mi aspettavo qualcosa di meglio.
Avevo sentito squillare il telefono per l'ennesima volta, e avevo sbuffato sonoramente. Era tutto il giorno che ricevevo chiamate di Romèo, che cercava di sistemare le cose fra me e lui. Come se la situazione con il calciatore non fosse già abbastanza.Riccardo e Luca nel pomeriggio del giorno seguente si erano sbrigati a venire a casa da noi, e avevano cercato, insieme a Samuele di smuovermi un po'. Inutile dire quanto non ci fossero riusciti.
Mi ero sistemata in sala dopo essere tornata dalla scuola di musica, e non avevo fatto altro che suonare.
-È da ieri mattina che fa così.- aveva detto Samuele agli altri due, e Luca aveva provato anche a togliermi lo spartito davanti, ma avevo continuato a suonare quella melodia che ormai conoscevo a memoria. Luca aveva provato anche a distrarmi con qualche pezzo a quattro mani, ma mi ero stranita perché non mi erano usciti dei passaggi complicati.Suonare era l'unica cosa che mi permetteva di non pensare, e si stava rivelando utile a non immaginare il video che avevo visto. C'era lei, evidentemente appena tornata, che gli aveva allestito tutto il salone. Lo stesso salone in cui ci eravamo divertiti come dei bambini davanti alla play station o dove avevamo passato i pomeriggi abbracciati sul divano.
Lei lo aveva riempito di palloncini bianchi e neri, e al centro del salone, sul tavolino in vetro gli aveva fatto trovare una torta gigante con su scritto il nome del ragazzo e il numero degli anni che compiva. Poi due striscioni degli stessi colori di tutto, e lui, che entrava in casa sua dopo di lei felice e commosso. Era con lei. L'aveva guardata sorridente, come poche volte lo avevo visto fare e l'aveva subito stretta a sé. Pensare che fra quelle braccia fino a qualche giorno prima vi fossi io mi aveva fatto stare ancora peggio.Questi pensieri stavano buoni fino a che le mie dita erano in contatto con i tasti del pianoforte, e si scatenavano nella mia testa non appena il pezzo che stavo suonando finiva. In più anche la storia di mio fratello non aveva fatto altro che peggiorare la situazione, dopo aver ricevuto per posta la partecipazione.
-Mi suoni Ed Sheeran?- mi aveva chiesto Samuele a un certo punto.
-Non sono il tuo jukebox.- gli avevo risposto in modo secco e freddo.
E poi avevo suonato Dive, ma dettagli. Samuele aveva alzato un angolo della bocca in un sorrisetto, e poi si era seduto accanto a me.Poi mi ero chiusa in camera per altre due ore, con le cuffiette nelle orecchie e pochissima voglia di fare qualsiasi cosa.
Avevo messo in riproduzione la mia playlist, e nelle mie orecchie risuonava Questa nostra stupida canzone d'amore dei Thegiornalisti, colonna sonora indiscussa di tanti miei pianti per Léo. Era il mio modo per dirmi che ci ero caduta di nuovo.Paulo aveva anche solo pensato minimamente a noi due come ci avevo pensato io?
Non lo sapevo. Sapevo che io ero rimasta scottata dalla sua persona. Avevo provato qualcosa di indescrivibile vivendo quei giorni con lui al mio fianco, sentendomi felice e rilassata. Mi ero sentita forte e rinata, felice, ma con lui.
E il primo gennaio sarei anche stata a Torino. Ma non glielo avrei detto.A case of you di Joni Mitchell mi aveva scatenato una marea di brividi. Era la canzone che stavo ascoltando mentre lo aspettavo, l'ultima sera.
Ero vestita comoda, con un semplice leggins e una felpa, e i calzini di lana.
Era circa mezzanotte quando Paulo era arrivato, in tutta la sua bellezza. Aveva portato una pizza, che era incredibilmente riuscito a trovare, e si era portato anche lui i calzini di lana.
Mi aveva salutato con un bacio in fronte e poi si era infilato sotto il piumone insieme a me. Avevamo acceso netflix, e avevamo visto le ultime due puntate della seconda stagione di Strager things, mangiando pizza.
-E tu la puoi mangiare?- gli avevo chiesto preoccupata.
-Uno sgarro a settimana.- mi aveva ricordato.
-E tu lo vuoi fare ora?-
-Ne vale la pena, con te.-
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Million Reasons||P.D.
FanfictionIN CORSO Può un viaggio tra amici cambiare il destino di due persone che non si sono mai conosciute? Madeleine, per gli amici Maddie, è una ragazza italo-francese proveniente da un piccolo paesino di collina, che vive nella sua splendida Roma. La s...