Tried to keep you close to me
But life got in between
James BayQuella mattina di febbraio mi alzai dal letto con zero voglia di affrontare la giornata.
Che festa era San Valentino? E per quale motivo la gente la festeggiava?Non ero mentalmente pronta ad affrontare le migliaia di coppiette felici che mi sarei trovata davanti tutto il giorno, o i post su instagram. Non mi andava in realtà di fare niente che non fosse rimanere sul divano a guardare un film horror insieme a Samuele. Forse anche insieme a Ric e a Luca, ma erano impegnati con le loro rispettive dolci metà.
Riccardo da quando eravamo tornati da Torino la prima volta aveva conosciuto una ragazza che studiava insieme a lui all'università. L'avevo conosciuta i primi di gennaio, e ci eravamo trovate abbastanza bene. Almeno con Rosa nel gruppo la presenza femminile era aumentata. Eravamo sempre di meno, ma almeno saremmo state in due.
Si era aggiunta invece una componente maschile in più al nostro gruppo, ovvero Jordan. Un americano moro, con i capelli ricci e la pelle ambrata, ex giocatore di football e un metro e novanta di simpatia. Il sogno di ogni ragazza, il classico ragazzo da film ambientato in un liceo americano, solo che messo di fianco a Luca sembravano due poli opposti. Erano un po' diversi, forse un bel po', ma si erano trovati per caso.Stavano insieme da un mese e mezzo circa, ma sembravano conoscersi da una vita. Forse perché Jordan era un po' così. Si lasciava conoscere senza problemi, e non aveva paura di mostrarsi per quello che era. Luca aveva avuto un po' più di problemi, e avevamo passato i primi venti giorni di gennaio tutti e quattro insieme a casa nostra. Avevamo aggiunto una brandina in camera di Samuele e alla fine eravamo stati insieme anche per farci forza.
Io e Luca totalmente andati e gli altri due che provavano a tirarci su. Luca non riusciva a concentrarsi in niente, tanto meno sulla musica, sostanzialmente perché era confuso, perché non aveva mai capito che potesse essere interessato ad un ragazzo.Stare insieme e studiare insieme ci aveva dato la spinta necessaria per non lasciarci andare, e per continuare a spingere per raggiungere i nostri obbiettivi.
Io invece ero rimasta in quel limbo senza uscita per tutto il mese di gennaio. Ero stata male, soprattutto quando avevo scoperto che dopo avermi fatto tutto quel discorso, Paulo era andato a Parigi per un weekend insieme alla sua fidanzata. Se era felice così, chi sarei stata io per impedirglielo?
Mi aveva fatto sorridere Annekee, che dopo aver visto anche lei quelle foto mi aveva scritto quasi più arrabbiata di me.
Avevo sentito qualche volta sempre tramite messaggio anche Mel, che si era rivelata una ragazza simpatica e dolce. Con gli altri era rimasta abbastanza in contatto. Con alcuni più di altri, tipo con Adrien, mentre con altri tipo Federico un po' meno, ma era normale, visto che avevano una famiglia a cui pensare e un lavoro che per quanto fosse ben retribuito, li teneva molto impegnati.
Con Paulo niente. Ma era stata una mia volontà e per quanto dopo aver visto quella foto avevo pensato di essermene pentita, Samuele mi aveva fatta ragionare e mi aveva fatto capire che avevo fatto la scelta giusta.Quella mattina quindi, quando mi alzai, avevo una voglia di vivere pari a un bradipo anziano. Mi muovevo con una lentezza disarmante, e prima di raggiungere la cucina ci misi almeno mezz'ora, che avevo passato a lavarmi e vestirmi.
Avevo dato da mangiare alle bestioline di casa, iniziando a battibeccare con Pierre da subito, e nel frattempo era arrivato anche Samu.
Lui era il mio opposto invece. Aveva preparato la sera prima dei cupcakes al cioccolato, che aveva poi decorato con della glassa rossa e una marea di cianfrusaglie tutte a forma di cuore. Vomitevoli, ma buoni.Almeno una gioia quella mattina l'avrei avuta.
Il conservatorio era chiuso per un guasto idrico, e quel pomeriggio avrei avuto le lezioni nella scuola di musica del paese. Ciò significava che avrei dovuto farmi un'ora di macchina solo per arrivare alla scuola. Avevo quindi deciso che sarei andata a pranzo da mia madre, e poi sarei andata direttamente alla scuola di musica, che distava solo qualche minuto da casa dei miei. Per questo mi affrettai a preparare due cappuccini, e mi sedetti al tavolo insieme a Samuele.
-A che ora torni, stasera?- mi aveva chiesto Sam, con il cuscino ancora stampato in faccia.
-Penso non prima delle otto, perché l'ultima lezione finisce alle sette e dieci.- risposi, e lui annuì.
-Te che programmi hai per oggi?- gli domandai.
-Vado a lezione e finisco per pranzo, quindi o torno qui a mangiare o vado a Luca e Ric, e poi veniamo qui che stasera almeno passiamo un po' di tempo tutti insieme.- sorrisi all'idea. Eravamo stati tutti insieme la sera prima per vedere la partita, ma mi piaceva passare del tempo così.
-C'è anche Rosa?-
-Ti dirò di più, ci sono Rosa e Jordan.- sorrisi. Le serate con loro erano ancora più belle, soprattutto vedere Luca e Riccardo finalmente felici e contenti era bello.
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Million Reasons||P.D.
FanficIN CORSO Può un viaggio tra amici cambiare il destino di due persone che non si sono mai conosciute? Madeleine, per gli amici Maddie, è una ragazza italo-francese proveniente da un piccolo paesino di collina, che vive nella sua splendida Roma. La s...