Ain't it funny how the simple things in life can make a man?
Ed SheeranIl ventuno ottobre arrivai a Torino, con la mia fidata macchina, la stessa che mio padre e mia madre mi avevano regalato quando avevo preso la patente. La mia macchinetta bianca, cinque posti ma poco spaziosa, che mi aveva sempre accompagnata.
Era stata una buona idea, quella di andare in macchina, così da prepararmi per quando avrei dovuto rifarlo a fine novembre.Il mio compleanno era stato tre giorni prima, il diciotto ottobre, e avevo festeggiato insieme ai miei genitori e amici a casa. Paulo mi aveva videochiamato dall'aereoporto, nella pausa in attesa del secondo aereo che lo avrebbe riportato a Torino.
-Quando vieni a Torino ti do il mio regalo.- mi aveva detto, tutto contento.Sospirai imboccando la strada secondaria che portava verso casa di Paulo.
Erano successe tante cose dall'ultima volta che ci eravamo visti, e quella volta arrivavo a Torino con una consapevolezza diversa: a breve percorrere quella strada sarebbe stata una cosa totalmente diversa.Ero rientrata a Roma il sedici di ottobre, e, prima di tornare a casa a Roma ero rimasta al paesello dai miei per una notte, in modo da riprendere Marcel, stare con loro e parlargli di ciò che avevamo deciso io e Paulo.
E infatti, durante il pranzo del diciassette ottobre, con un po' di timore, avevo annunciato ai miei che sarei andata a vivere a Torino.
-Torino?- aveva chiesto confusa mia madre.
L'avevo guardata negli occhi, cercando di capire quanto avesse effettivamente percepito di quello che stavo cercando di dirle.
-Ma vai a Torino in generale o a casa di Paulo?- mi aveva chiesto poi, rispondendo ai miei dubbi.Avevo preso un gran respiro, come facevo sempre quando dovevo dire una cosa importante.
-Paulo mi ha chiesto di andare a vivere da lui, da dicembre. Cioè, in realtà per lui sarei potuta andare anche domani, ma mi serve del tempo per organizzarmi e sistemare tutto.- gli avevo quindi spiegato.
Mia madre, come al solito, non aveva mosso un muscolo, continuando a fissare un punto poco definito del tavolo da pranzo.
Mio padre aveva buttato fuori l'aria, prima di intervenire.-Madeleine, ne sei sicura? Voglio dire, non state insieme da molto tempo. Anzi, praticamente si può dire che state insieme da pochissimo.- mi aveva chiesto lui, giustamente dubbioso.
-Pa, io e Paulo stiamo insieme da poco ufficialmente, ma è una situazione, se così vogliamo chiamarla, che va avanti da un annetto.- ammisi, facendogli alzare un angolo della bocca, in un'espressione divertita.-Tesoro mio, se tu sei sicura e ti senti pronta a questo passo, vai. Ma non farlo se non vuoi. Sei economicamente indipendente da anni, e so che te la caverai un ogni caso, ma devi esserne sicura.- mi aveva detto poi.
Mia madre, quasi come risvegliata da uno stato di trance, era intervenuta poco dopo.-Madeleine, tu lo sai come la penso. Non voglio che tu diventi una di quelle ragazze senza cervello che pensano solo ai soldi. Voglio che tu vada avanti con la tua strada anche se stai con lui. Quindi, se tu sei sicura, fallo, ma ricordati di rimanere te stessa. Non annullarti mai, chiaro?- mi aveva detto.
Avevo annuito.
Poi, non so come, ma c'era stato un cambio totale dell'atmosfera.-In ogni caso, voglio conoscere Paulo e farci un paio di chiacchiere. E poi, devi venirci a trovare. E come farai con la scuola di musica?- aveva iniziato mia madre, cominciando con quello che sarebbe stato un lungo elenco di cose da sistemare prima della mia partenza. Alla fine non l'avevano presa male.
Anzi, mia madre nei giorni successivi aveva iniziato a preparare a modo suo quello che secondo lei mi sarebbe servito.Due giorni dopo, rientrata a casa a Roma avevo parlato con Samuele. Ci eravamo seduti a cena, di fronte a due belle pizze prese alla pizzeria sotto casa, e poi, quando Samuele aveva appena finito la prima fetta avevo sputato il rospo.
-A dicembre mi trasferisco da Paulo.- gli avevo detto. Aveva dato un morso alla seconda fetta di pizza, lo aveva masticato e mandato giù. Poi, mentre stava per darne un secondo, si era fermato, quasi colpito da un fulmine, e mi aveva guardato.
-Ma da Paulo a Torino?- mi aveva chiesto poi, piegando le sopracciglia in un'espressione poco definita.

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Million Reasons||P.D.
FanficIN CORSO Può un viaggio tra amici cambiare il destino di due persone che non si sono mai conosciute? Madeleine, per gli amici Maddie, è una ragazza italo-francese proveniente da un piccolo paesino di collina, che vive nella sua splendida Roma. La s...