Million Reasons||P.D.

3.

Non cercarmi mai però incontriamoci
Prima o poi senza volerlo
Fulminacci

Dopo aver chiamato ognuno i propri genitori ed essere saliti in camera i ragazzi erano impazziti. Inutile dire che per mandarli in stanza ce ne era voluto di tempo.
-Comunque De Ligt è un figo, anche se è fidanzato.- dissi.
-In realtà nessuno di loro è single.- disse Samuele guardandomi.
-Si ma il numero dieci la stava fissando in un modo molto compromettente, Samu, non puoi negarlo.- rispose Luca.
Io strabuzzai gli occhi. Ma perché questi tre avevano sempre più occhio di me?
-Eh ti credo, hanno iniziato a battibeccare come due ragazzini, e come se si conoscessero da anni.- borbottò Samuele.
-Ha iniziato lui, che poi senza alcun motivo. Mi stavo facendo gli affari miei e lui mi ha infastidito.-

-In ogni caso, finitela. È fidanzato.- tagliò la conversazione Samuele.
-Non sta giocando male, ma pare sia stanco fisicamente, e ha una relazione a distanza con la ragazza.- rispose Luca al suo posto.
-Stanno cercando di farlo tornare al cento per cento per la partita contro il Genoa, e penso che giocherà ancora. Anche stasera, nonostante il goal, non è stato proprio il massimo.- continuò Riccardo.
-Però la battutina sul suo lato b l'ha afferrata, e ti ha anche tirato una frecciatina, che più che una frecciatina sembrava un arco direttamente.- disse Samuele abbastanza scocciato.
-La prima di una serie, vuoi dire.- lo corresse Riccardo.
Non capii quale fosse il problema di Samuele. Tendeva ad essere iper protettivo a volte, soprattutto dopo che avevo ci sbattuto la faccia prima di capire certe cose in diverse occasioni, e lui era sempre stato lì a raccoglierne i pezzi. Ma questo atteggiamento con una persona che avevo conosciuto neanche due ore prima non lo capivo. Fra l'altro era uno dei suoi giocatori preferiti.

-Ragazzi non vi fate troppi film, lo avete detto anche voi che è fidanzato.- lì bloccai prima che iniziassero con i loro film mentali.
-Super fidanzato, e con una mora da urlo aggiungerei.- disse Luca con un'espressione sognante sul volto.
-Ragazzi fatemi dormire dai, buonanotte.- li spinsi fuori dalla porta che dava sulla camera di Samuele.

Quando finalmente mi buttai sul letto con il mio fantastico pigiama con gli avocado stampati sui pantaloni, erano ormai le due. Ero esausta, così mi infilati direttamente sotto il piumone, e dopo aver attaccato il telefono al caricabatterie, mi rannicchiai meglio come piaceva a me.
Non mi ero ancora resa davvero conto di essere finalmente a Torino. La serata che avevamo trascorso era stata assurda, soprattutto per i ragazzi.
Federico, e gli altri due si erano dimostrati davvero simpatici. Alla fine de Ligt e Rodrigo in particolare avevano la mia età, mentre Federico era più grande.

Paulo invece era stato qualcosa di particolare. Il nostro incontro non era stato dei migliori, e non si era nemmeno sforzato di risultare simpatico ai nostri occhi. Probabilmente i ragazzi non ci avevano fatto caso, erano troppo innamorati di lui per notarlo. Ma lo vedevo il suo sguardo assente. Era lì solo fisicamente e non mentalmente.
Incuriosita presi il telefono e cercai il suo nome su google. Appena la pagina si caricò forse capii di più il suo atteggiamento. Gli aggettivi che accompagnavano il suo nome su tutti gli articoli erano decisamente pesanti. C'era chi diceva fosse irriconoscibile, e addirittura qualcuno diceva lo avrebbero venduto a breve.

Visto che ormai la mia seduta di stalking era iniziata, tanto valeva portarla a termine. Il danno ormai era fatto.
Aprii Instagram e cercai il suo profilo. Non fu difficilie, dato il verificato e la foto del profilo.  Fra gli ultimi post mi attirò la foto con quella che dedussi fosse sua madre. Erano bellissimi insieme, e lui aveva diversi punti in comune con lei. Poi l'ultimo post era di qualche minuto fa. Erano foto della partita. Aveva scritto una frase che lasciava intendere la sua contentezza riguardo il risultato, ma con la promessa di concentrarsi per bene sulla partita successiva. Aprii i commenti. Inutile dire la valanga di commenti presenti, e la varietà dei loro contenuti. C'era chi lo sosteneva, e chi non faceva altro che insultarlo. Poi scorrendo trovai una foto con la sua ragazza. L'aveva taggata, e entrai sul suo profilo.