L'amore è questo
Io che ti ferisco
Tu che rimani lo stesso
Irama & Mr RainPaulo
Avevo raggiunto Marsiglia in poche ore di macchina, e i nonni di Maddie mi avevano accolto come se fossi loro nipote.
Io d'altro canto mi sentivo uno schifo, e anche uno schifo di persona.Io e Madeleine ci eravamo visti l'ultima volta più di venti giorni prima, e avevo quasi scordato il profumo del suo shampoo alla camomilla. Avevo passato quei giorni lontano da casa, vivendo praticamente fra centro sportivo e la mia stanza in hotel, alternando allenamenti e pasti misurati perfettamente a notti insonni e colazioni senza mate, che la mattina era un grande aiuto per carburare.
Ero arrivato al giorno prima del macello con una stanchezza allucinante e un nervosismo infinito, che mi aveva portato a lamentarmi del tutto con Weston.
Se c'era una cosa che avevo imparato su di lui in quei mesi era che adorava da pazzi fare cose azzardate, e cose che lo facevano divertire. Weston era il divertimento fatto persona, ma in una squadra come quella il divertimento contava poco.
Avevo quindi accettato la sua proposta di stare da lui per quella sera e di prendere delle pizze da asporto e fare una partita alla play, insieme a due suoi amici americani che gli tenevano compagnia.
Poi però gli amici erano risultati essere sei, e si era aggregato anche Arthur. Avevamo mangiato e poi un amico di Wes si era alzato e aveva messo della musica. Una cosa tira l'altra, e alla fine alle dieci e mezza avevamo iniziato a ballare e giocare fuori con un pallone, mantenendo ritmi bassi per non affaticarci, da buoni infortunati quali eravamo.
Il tempo era passato in fretta, e quando avevamo visto che era mezzanotte passata non ci eravamo preoccupati, perché intenzionati a dormire lì. Era stato a quel punto che avevamo sentito suonare il campanello, e ci eravamo affacciati tutti insieme alla porta.A salutarci con facce tutt'altro che allegre e solari erano stati due carabinieri e i vicini di Wes, che guardavano nella nostra direzione da qualche metro oltre il cancello.
Alla fine, senza girarvi troppo intorno, ci eravamo beccati una multa per non essere a casa dopo le dieci e per aver organizzato un evento che in realtà non avevamo mai organizzato, quando era vietato creare assembramenti.A metterci il carico da mille però era stato il vicino di Weston, che aveva sparso la notizia. In breve la storia era finita ovunque, e dopo un'ora dall'accaduto quella era diventata la news più succulenta per i media. Io a quel punto ero tornato al centro sportivo, nella mia stanza, sperando che la notizia non arrivasse a nessuno della dirigenza, e mi ero messo a letto, sicuro che il giorno dopo avrei avuto non pochi guai.
Peccato che dopo cinque minuti di sonno ero stato invaso dalle telefonate. Alla fine mi era toccato discutere con mezza squadra, i miei fratelli, mia madre e persino il presidente per telefono, e la mattina seguente era stata ancora peggio.Il simpatico vicino di Weston, che aveva assaggiato il gusto della notorietà, aveva iniziato ad inventare cose assurde. Aveva detto che eravamo in più di venti, con spogliarelliste e alcool, e che la musica tanto forte gli aveva impedito di dormire. Aveva anche detto che Weston era solito organizzare festini, e che lui era stanco. Ah, e si era inventato anche che non avevamo da subito aperto la porta ai carabinieri, quasi costringendoli, nel caso non avessimo risposto ancora, a sfondare la porta per fare un mega blitz.
Aveva fantasticato un po', l'animale.
A quel punto la mattina seguente avevo avuto un incontro con la dirigenza e mi ero beccato una sospensione per la partita di quel weekend e una minaccia velata riguardo al rinnovo, fatta dal presidente, che, a denti stretti, si era fatto scappare una frase che mi aveva agitato.
-E vuoi pure nove milioni...- aveva sibilato, tra le labbra.Allora avevo chiamato Madeleine, una marea di volte, ma lei non aveva risposto, e solo dopo avevo ricevuto un suo messaggio, nel quale mi informava freddamente del fatto che fosse finalmente negativa, ma che fosse anche partita per Marsiglia, per raggiungere i suoi nonni, e, di base, per non vedermi. Non lo aveva scritto, ma era più chiaro che mai.

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Million Reasons||P.D.
FanfictionIN CORSO Può un viaggio tra amici cambiare il destino di due persone che non si sono mai conosciute? Madeleine, per gli amici Maddie, è una ragazza italo-francese proveniente da un piccolo paesino di collina, che vive nella sua splendida Roma. La s...