Baciarti e mai
Mai chiudere gli occhi
Per non perdermi neanche un secondo di tutto l'amore che sei
ModàNatale era passato, e io e Paulo avevamo fatto ritorno a Torino il ventisette dicembre, dopo una gitarella in montagna di un paio di giorni. Avevamo preso una baita in mezzo alla neve e avevamo passato quei due giorni spensierati giocando a palle di neve e amandoci davanti ad un caminetto.
Gli avevo insegnato a giocare a carte, in particolare a briscola, in modo che, se fossimo andati in Francia dai miei nonni, Paulo non sarebbe potuto rimanere fuori dalla briscolata in famiglia. Lui invece si era divertito a cucinare, nonostante non fosse proprio portato, nella piccola cucina della baita. Il secondo giorno in particolare si era divertito a ricreare una zuppa calda che faceva sempre Alicia, di cui Paulo andava matto.Le preoccupazioni del giorno di Natale sembravano essere ormai sparite, e il capodanno era alle porte. Paulo e altri suoi compagni di squadra, viste le restrizioni legate al covid avevano affittato una grande villa, con una marea di camere da letto. Era praticamente un hotel, con un grande salone e diverse stanze, e soprattutto, come aveva tenuto a precisare Alice, il servizio onnipresente di baby sitting, che avrebbe permesso ai genitori di passare quei due giorni nella più totale serenità. Alla fine avevano preso parte tutti i sudamericani, Alvaro e qualcun altro, senza gli italiani, che avevano deciso di passare le feste in famiglia, Weston, che era tornato in america e sopratutto senza Matt e Anne, che già da prima di Natale erano partiti per l'Olanda, per passare Natale e Capodanno dai loro genitori.
I miei, ancora positivi insieme a Nathan, stavano bene tutto sommato. Mio padre e Nathan poi erano quasi del tutto asintomatici, mentre mia madre la sera del venticinque aveva avuto qualche linea di febbre. Romèo e Valerie mi avevano videochiamato a Natale e i giorni seguenti da casa dei nonni, e nello sfondo, se pur di sfuggita, avevo intravisto anche Viviane e Lèo, con Violette e il suo compagno. Julien si era intrufolato nella chiamata come un tornado e mi aveva fatto molto piacere, anche perché dal casino successo in estate co eravamo sentiti molto poco anche per messaggio.
Paulo aveva sentito sua madre e i suoi due fratelli, presentandomi anche il maggiore, che ancora non avevo avuto modo di conoscere. Aveva poi chiamato anche i suoi nipoti, e aveva sorriso nel vedere Dolores e Lautaro. Proprio Lautaro si era auto invitato, in primavera, per passare almeno un mesetto da noi. Paulo gli aveva promesso che avrebbe controllato i voli da Buenos Aires e nei giorni seguenti gli avrebbe fatto avere il biglietto. Suo nipote aveva annuito contento, impaziente di passare un mese a Torino.
Paulo aveva chiesto a Dolores se per caso avesse voluto un biglietto anche lei, ma aveva rifiutato gentilmente, spiegandogli come la primavera sarebbe stata piena di cose da fare per lei, fra l'università e le sue amiche a Madrid, dove stava studiando da qualche mese.-A volte penso che siano ancora bambini, invece Lautaro è più alto di me e Dolores fra poco porterà un fidanzato a casa e studia all'università. È strano.- mi aveva confessato Paulo, dopo aver chiuso la chiamata con la nipote.
Gli avevo lasciato un bacio sulla tempia.
Risi. Faceva tanto l'anziano, ma non si faceva chiamare neanche zio, tanto erano vicini d'età. Lo facevano ogni tanto, giusto per prenderlo in giro bonariamente, ma per Lautaro era Pau, mentre per Dolores era Lino, quando era di buon umore, da Paulino, come lo chiamava da bambina.Avevamo passato i giorni precedenti al trentuno dicembre in tranquillità. Paulo era andato agli allenamenti mattina e pomeriggio e io avevo trovato il modo per tenermi impegnata a casa, preparando qualcosa di particolare per pranzo e cena, suonando e dando una sistemata generale alla casa.
Quando Paulo tornava a casa passavamo molto tempo insieme, anche guardando un film. Avevamo visto i primi film di Harry Potter e a Paulo era venuta un'idea alquanto buffa, che però sarebbe stata una figata. Intanto aveva ordinato il castello di Hogwarts da montare, e poi aveva pensato di fare una festa di carnevale, nel periodo giusto, e aveva già ordinato, anche per gioco, i nostri costumi. Lui avrebbe fatto Harry e a me, per il colore dei capelli, sarebbe toccata Ginny Weasley.
-Sei un pazzo.- avevo detto ridendo, quando aveva ordinato le bacchette uguali a quelle del film.

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Million Reasons||P.D.
FanfictionIN CORSO Può un viaggio tra amici cambiare il destino di due persone che non si sono mai conosciute? Madeleine, per gli amici Maddie, è una ragazza italo-francese proveniente da un piccolo paesino di collina, che vive nella sua splendida Roma. La s...