I'll make this feel like home
One direction-Hai preso un nuovo pesce?- chiesi a Paulo, notando un secondo animale nuotare nell'acquario. Che poi era enorme per contenere solo due pesci, ma non glielo dissi.
-Si, Rodrigo passava troppo tempo da solo, e quando partivo in trasferta si annoiava.- mi rispose tranquillamente. Mi scappò una risata.
-E come lo hai chiamato?-
-Gonzalo.- mi rispose sorridente. Scossi la testa ridendo.
-Sei un caso perso.- ridacchiai. Lui mi venne incontro, e afferrandomi per un braccio mi strinse a sé.
-Però il caso perso ti piace.- disse sorridendo.
Gli lasciai un bacio a stampo, e lui si avvicinò ancora di più lasciandomene un altro lui, che poi approfondì.-
-Non ci credo che sei qui con me.- mi sussurrò mentre, sdraiati sul divano, gli lasciavo dei grattini sulla schiena.
-Non potevo perdermi la partita di domani.- ammisi. Sapevo quanto fosse in ansia, e sapevo anche che avermi vicino lo avrebbe aiutato.-Grazie di esserci.- mi rispose soltanto.
Lo baciai ancora. Poi strofinò il suo naso contro il mio.
-Mi piaci ogni giorno di più, Mad.- sussurrò accarezzandomi i capelli.
-Anche tu, e questa cosa mi spaventa.- ammisi. Era vero. Mi spaventava quella sensazione nuova. Nuova perché non l'avevo provata con nessuno.
-Perché?- mi chiese incuriosito.
-Perché non ragiono quando ci sei tu di mezzo. Ci ho messo cinque minuti a comprare un biglietto per il treno, e non è da me.- gli confessai. Stavo diventando impulsiva e non era mai stato da me.
-Ci sono io, non devi avere paura. Ci sono dentro come te.- mi disse lui, accarezzando la mia guancia, prima di lasciarmi l'ennesimo bacio.-
Paulo mi aveva portato immediatamente a casa sua, e quando gli avevo detto di aver trovato un bed and breakfast si era rifiutato di farmi uscire da casa. Aveva giurato di fare lo sciopero della fame, se non mi fossi fermata da lui.
Quella sera aveva deciso che avrei dormito da lui, e non c'era stato verso di contraddirlo, e mi aveva persino chiesto di dormire con lui. Non che non fosse già successo le volte precedenti, ovviamente, ma non volevo invadere casa sua e i suoi spazi senza preavviso e soprattutto la situazione era diversa.
Lui però si era impuntato, e infondo morivo dalla voglia matta di dormire con lui anche io. Così Paulo si era fatto una doccia, facendomi impazzire gli ormoni tutti in una volta uscendo dal bagno con solo un asciugamano in vita e i capelli bagnati, e poi mi aveva lasciato il bagno dopo cena per farmi una doccia anche io. Infine ci eravamo messi in sala in pigiama sul divano, avvolti in una coperta di lana a guardare un film. Film scelto da me che poi avevamo seguito effettivamente poco, intenti a scambiarci effusioni che smuovevano una mandria di bufali nel mio stomaco, altro che farfalle.Finito il film, abbastanza presto, avevamo accordato fosse ora di andare a dormire, visto che Paulo il giorno dopo avrebbe avuto una giornata impegnativa. Eravamo stati stretti nel suo letto enorme, e poi ci eravamo addormentati nella stessa posizione, fino alla mattina dopo.
Era stata una notte tranquilla, durante la quale avevo dormito decisamente meglio del solito, e senza pensieri. Non ero stata due ore sveglia prima di chiudere gli occhi a pensare a tutto quello che avevo in testa, ed era stato solo grazie a lui. Mi aveva stretta tutta la notte, non smuovendo il braccio attorno ai miei fianchi neanche per sbaglio. Poi la sveglia era suonata, e la magia si era interrotta.Paulo appena sveglio era qualcosa di illegale. Era ancora più carino e sembrava un bimbo, ma allo stesso tempo la sua voce era più bassa e calda.
Aveva sbuffato pesantemente e poi si era mosso con la velocità di un bradipo anziano per spegnerla, e poi si era ributtato vicino a me, iniziando a darmi qualche bacio sparso.
Avevo sorriso istintivamente.

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Million Reasons||P.D.
FanfictionIN CORSO Può un viaggio tra amici cambiare il destino di due persone che non si sono mai conosciute? Madeleine, per gli amici Maddie, è una ragazza italo-francese proveniente da un piccolo paesino di collina, che vive nella sua splendida Roma. La s...