[5] Lo stesso effetto

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Can
Rido, per una battuta di Alex.

Erano anni che non mi sentivo così bene, così a casa.

Battendo il piede seguo la musica Country suonata dal vivo da una band. Dalla mia postazione, ho una perfetta visuale sulla pista da ballo e sul palco. Hanno modificato l'enorme edificio, ma c'è ancora l'immagine dell'antica segheria abbandonata, dove giocavamo da piccoli. Le travi, le assi di legno dimenticati per decenni, sono state riciclate e incorporate nel nuovo arredamento, dove spicca un unico enorme tronco lavorato per essere il bancone del bar.

«Ti faccio i complimenti per il locale Michael, hai fatto un ottimo lavoro. Ho tantissimi ricordi e tanti cicatrici fatte mentre giocavamo qui dentro.»

«È stata una grande scommessa acquistarlo, ma non potevo permettere che buttassero giù tutto. Mi ha incoraggiato Tory, se non fosse stato per lei non sarei a questo punto.» Mike guarda verso la sua fidanzata seduta in un altro tavolo con delle amiche. «Ora che ci penso. Sabato è il suo compleanno, ovviamente sei invitato ma... le sto organizzando una sorpresa, e visto che un mio amico mi ha dato buca, potresti sostituirlo tu.»

«Di che si tratta.» chiedo

Victoria guarda verso di noi. «Ti spiego un altro momento.» Mike fa l'indifferente sorseggiando la sua birra.

Sorrido nel vederlo così preso. Conoscevo Victoria, lei e Mike si frequentavano ai tempi del liceo. Anche se il loro rapporto era un tira e molla, ho sempre saputo che sarebbe stata la ragazza che gli avrebbe fatto mettere la testa apposto.

Alex sbuffa, «Se non fosse stato per lei, a quest'ora saresti in giro a divertiti con un paio di ragazze. E invece, guardati! Sei un cagnolino stretto al guinzaglio, gli fai pure le sorprese!»

«Già, meglio essere come te. Ogni sera un letto nuovo, ogni sera che scappi, per non farti beccare da mariti o fidanzati. Sì, hai proprio una vita invidiabile.»

«Ehi! Peggio per i mariti se le loro mogli vengono a cercare me, vuol dire che non le soddisfano abbastanza. Perciò dati da fare con lei, se non vuoi che vada a cercare un tipo come me o peggio»

«Non ne avrebbe motivo non ti preoccupare. So come tenermela stretta.»

«Io non ti capisco, ogni ragazza qui dentro ti salterebbe addosso, e tu, ne scegli solo una. Capisco Simon, lui è sempre stato il più serio di noi, ma tu, che come me ne avevi una diversa ogni sera. Come hai fatto a rinunciare a tutto questo?!»

«La vuoi finire! Non sto mica andando al patibolo. Tory ha tutto quello che voglio. Ma cosa spiego a te, tanto non capiresti comunque.»

Rido, «Amico mio, anche tu troverai qualcuna che ti terrà stretto al guinzaglio, e allora capirai tuo fratello.»

«O mio Dio. Non dirmi che sei rimasto fregato anche tu.» Alex mi guarda con orrore.

Scuoto la testa.

«Bene! Perché avevo in mente di presentarti due mie amiche, sai, per farti scaricare un po' dello stress che avete voi soldati...» si affaccia alla ringhiera e fa cenno di salire di sopra a qualcuno.

Una ragazza dai capelli rosso acceso si avvicina al nostro tavolo «Ciao ragazzi,» indossa un vestitino nero che mette in mostra il suo bel fisico.

Alex mi dà un colpetto al braccio. «Che ti avevo detto!» Poi si gira verso la ragazza, «Ciao, dolcezza, sei splendida, come sempre.»

«Grazie. Io e Lisa, ci domandavamo se ti andasse di bere qualcosa con noi.» Guarda verso di me e si schiarisce la gola. «Magari, può venire anche il tuo amico.»

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora