[41] Non è facile

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Evelyn

   Finito il pranzo mi ritrovo a fissare il soffitto cercando di meditare come ho imparato dal mio maestro di yoga, ma non ci riesco, forse non ricordo il metodo giusto.
Faccio un rapido ripasso su YouTube. Nemmeno le musiche adatte mi aiutano a farlo, ho troppi pensieri, troppe immagini brutte che rivivo appena chiudo gli occhi.
Fari dell'auto, rumore di frenate e gli occhi gelidi di Emmet mi perseguitano.
Sono arrivata a pensare che il Karma mi voglia punire per qualcosa che ho fatto, magari in un'altra vita. Perchè se non fosse così non riesco proprio a spiegarmi perchè mi stia succedendo questo. Il Karma non perdona! E con me, ci sta andando giù pesante, ridendo anche un pò soddisfatto di come mi sta punendo.
Faccio una rapida ricerca su Google cercando il modo di cambiare il Karma. Mi stupisco nel vedere che ci siano vermante dei risultati, e inevitabilmente, qualcuno finisce con la morte se cerchi di cambiare il tuo destino.
Mi butto sul letto scoraggiata.
L'unica cosa che mi aiuta a distrarmi è il ricordo della notte scorsa. Come aveva detto, Can ha voluto veramente che mi impegnassi per fargli dimenticare il nostro litigio. Non mi è costato per niente farlo, e anche lui ha messo del suo, è stato gentile, premuroso ed eccitante, o cavolo se lo è stato. Al solo pensiero il mio corpo si contrae eccitato. Sono stata sul punto di dirgli di amarlo ma la paura mi ha frenata.
"Confessarlo mi porterebbe al punto di non ritorno."


Le notifiche di messaggi mi danno il colpo di grazia riuscendo a sfumare quelle poche possibilità di riuscita nella meditazione.
"Emmet!"
Can mi ha spiegato tutto sull'intercettazione, perciò il suo amico Murray lo starà mettendo a corrente proprio in questo momento.
Decido di leggerli per capire se è il caso di avvisare Emmet di cambiare stato.

Emmet: "Dolcezza. Mi maledirò per il resto della mia vita. Ma ho bisogno di vederti, so che le mie scuse sono inutili, ma ti prego."

Io: "Forse non hai capito quando ti ho detto che non volevo più vederti."

Emmet: "Non ti chiedo nulla di più, so che ho combinato un casino. Ho bisogno di parlarti. Possiamo vederci?"

Io: "Puoi dirmelo per messaggio."

Emmet: "è complicato da spiegare per messaggio. Non ti chiedo più di dieci minuti."

Ci penso per qualche minuto e mi maledico per la decisione che ho preso.

Io: "dieci minuti non di più."

Emmet: "Un'ora e sono da te."

"Dio, che mi è saltato in mente!"
Tre secondi dopo mi arriva un altro messaggio.

Can: "Te lo scordi, non lo vedrai!"

Punto esclamativo come se cambiasse le cose.

Io: "Lo vedrò! Devo mettere un punto a questa storia."

Can: "Glielo metto io il punto, proprio in mezzo alla fronte."

Io: "Puoi fare il serio??"

Can: "Mai stato più serio di così."

Io: "Ho già deciso."

Can: "Non lo lascerò entrare in casa."

Alzo gli occhi esasperata.

Io: "Se ci fosse Lory con me? Saresti più tranquillo?"

Can: "Sei più testarda di un mulo."

Io: "è la mia condizione."

Can: "Se lei non c'è, non si fa niente."

Io: "Sei un rompipalle!"
"Ma ti amo"

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora