[15] Non guardarmi così

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Evelyn

Per poco non mi viene un colpo, è la ex di Can. Quell'antipatica, un tempo bionda, di Vanessa. Che ci fa qui? Ora che la guardo bene, è proprio lei, certo, non è più una ragazzina, ma una donna con le curve al posto giusto che, sono sicura, qualcuno sia intervenuto per renderle così evidenti. Mi soffermo sul naso, deve aver fatto qualcosa anche a quello.

«No. Non ricordo,» fingo.

Lei ridacchia, «È passato molto tempo, eri solo una bambina l'ultima volta che ci siamo viste.» prende sottobraccio Can e attirandolo a sé.

Bambina a chi? Ti faccio vedere io chi è la bambina se non togli le tue manine delicate da lui. «Scusami, ma non ricordo proprio il tuo nome!»

Il suo sorriso si spegne e alza un sopracciglio altezzosa. «Sono Vanessa!  E lei è la mia amica Susan,» continua, con la sua voce acuta. «Alex è stato molto carino da invitarci stasera. Così ho l'occasione di rivedere Can.»

Se lo mangia con gli occhi. Lo guarda con confidenza, facendo capire che un tempo sono stati intimi, troppo intimi.
Porto l'attenzione su mio fratello, valutando il miglior modo per spezzargli le gambe.
"Dio, può essere più deficiente?"
Alex fa le varie presentazioni.

«Sono anni che non ti vedevi in giro.» dico a denti stretti.

«Sì. Mi sono trasferita. Vivo a Chicago da dieci anni. Lavoro per un azienda di marketing.» i suoi occhi si spostano su Can «Che fortuna rientrare a Waco per le vacanze e trovare anche te.»

"Sì, proprio una gran fortuna."

«Ti ricordi ai tempi, quante belle cose facevamo insieme? Siamo cresciuti, ma certe cose non si possono dimenticare facilmente.» si appoggia al suo braccio con le tette.

Sgrano gli occhi pietrificata.
Faccio un colpo di tosse per ricordare la mia presenza.

«Tu invece Evelyn, non sei cambiata affatto. Sembri ancora una bambina di campagna...» forse nottando la mia espressione da "Prova ancora a darmi della bambina e ti rompo i denti" si giustifica «Non ti offendere, è un complimento...»

Can sorprendendomi, mi guarda, addolcendo la sua espressione.

Mi sento avvampare. I suoi occhi mi accarezzano provocanti, il mio corpo trema sotto il suo sguardo.
"Che mi stai facendo? Se mi guardi così non riesco ad allontanarti dai miei pensieri, dal mio cuore."

«Di cosa ti occupi?» continua Vanessa.

Mi obbligo a guardarla«Sono veterinaria...»

«Veterinaria! Che brava, anche io da piccola lo volevo fare, poi sono cresciuta e anche le mie ambizioni, sai... non si può rimanere bambine in eterno.» ride.

«C'è chi per sembrare una bambina ricorre alla chirurgia. Non ti sembra assurdo?» la punzecchia Lory, facendola arrossire.

Can non presta attenzione al discorso.  Approfittando della distrazione di Vanessa, si fa più vicino, e, posando la mano sulla mia schiena nuda, dice:
«Vado a prendere da bere. Vieni con me?» mi sfiora di proposito con le dita facendomi venire la pelle d'oca.

   Mi sciolgo davanti ai suoi occhi penetranti. Basta un suo tocco per mandarmi in estasi.
"Lui l'ha chiesto a me. Non alla sua ex, a me!"
Can accenna un sorriso, poi mi sposta i capelli di lato e, sorprendendomi, si abbassa su di me. La sua mano è ancora sulla mia schiena. Chiudo gli occhi assaporando il suo tocco. Mi sfiora l'orecchio con il suo fiato caldo.

«Non guardarmi così Evelyn, perché non sembra proprio che non vuoi più che succeda. Se solo in questo momento fossimo soli...»

Quel brivido attraversa ogni fibra del mio corpo.
"Santo sia il mio autocontrollo!"
   Lo guardo. Sono tutta un fuoco e i suoi occhi su di me non aiutano a spegnerlo.
   Non so proprio cosa dire, ma di certo non voglio negare che ha ragione. «Ci tengo alla mia serenità. Quindi è meglio che vai.... subito! E se possibile il più lontano che puoi dai miei occhi. Grazie!»

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora