[45] Che cos'è questa storia

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   Prima ancora che possa reagire, Can lo afferra per le spalle scaraventandolo a un paio di metri di distanza.

«Non toccarla!» gli urla contro, mentre lo prende per il colletto della camicia obbligandolo ad alzarsi.

Emmet gli sferra un pugno nel fianco che non sembra aver sentito.
Can risponde con una testata dritta sul naso. Il suono del suo osso rotto mi dà un senso di soddisfazione. I miei fratelli si lanciano su di loro. Mike è il primo che riesce ad afferrare il braccio di Can che sta per colpire Emmet, ma senza riuscire a fermare la sua corsa. Il pugno lo colpisce nella mandibola.

Simon arriva in aiuto di Mike, lo afferrano entrambi, bloccandogli con fatica le mani dietro la schiena. Alex si piazza tra i due per cercare di calmarlo.

«Ehi, Can, ma che cazzo ti è preso!»

«Non avvicinarti più a lei!» Can ringhia contro Emmet.

«Amico, ma che stai dicendo?!» l'espressione di Alex è confusa.

La risata diabolica di Emmet mi fa raggelare. Si pulisce con la camicia il naso sanguinante, «Su Can, perché non glielo dici...» lo provoca, «perché non dici a tutti che cosa hai fatto con Evelyn?! Dillo se hai il coraggio. Di a tutti che ti sei scopato la mia fidanzata mentre io non c'ero!»

"O mio Dio!"

«Ma di che diavolo sta parlando?» chiede mio padre guardandomi confuso.

«Papà ti prego, lasciami spiegare...»

«È così Can?» chiede Alex.

Mike libera Can dalla presa e spinge via Simon immaginando cosa succederà. Can annuisce e subito il pugno di Alex lo colpisce in piena faccia.

Grido disperata. Faccio un passo verso Can ma le braccia di mio padre mi bloccano. «Lasciami, lasciami andare!» urlo

Alex gli sferra un altro pugno nello stomaco e uno in faccia. Mike cerca di fermarlo, ma Simon glielo impedisce.

Can si fa prendere a pugni senza reagire. Le grida di mia madre e di mie cognate non cambiano le cose.

Un'ombra mi passa davanti. Lory punta dritta su Alex che, con una scivolata, lo colpisce alla caviglia buttandolo a terra. Si alza rapidamente e con una strana mossa riesce a immobilizzarlo, dando tregua a Can. Alex sembra non voler reagire con Lory, ma continua a maledire il suo amico con parole dure.

Mike grida a Can di andare via. Lui si volta verso me con il volto sanguinante. Mi tappo la bocca scioccata. Vorrei raggiungerlo, ma mio padre me lo impedisce.

«Vai via!» grida anche Robert.

Can mi guarda indeciso, solo quando gli faccio cenno con la testa gira le spalle e, a grandi passi, se ne va.

«Si può sapere cos'è questa storia?!» grida il padre di Emmet puntandomi il dito contro.

Guardo papà dispiaciuta, non volevo causargli questo imbarazzo.

«Mr. Allen abbassi i toni,» dice papà serio, «vi chiedo di andare via per poter parlare con la mia famiglia della faccenda.»

«E mio figlio? Mio figlio dovrebbe sentire le scuse di questa...»

Mio padre si gira di scatto senza aggiungere nulla, lo sento tremare dalla rabbia. Bred indietreggia sotto lo sguardo minaccioso e la statura imponente e autoritaria di mio padre. Papà lascia cadere a terra il suo bastone, mi solleva da terra, e, zoppicante, mi porta verso casa. Mi aggrappo a lui e le lacrime che avevo trattenuto fino a questo momento escono incontrollabili.

«Mi dispiace tanto papà, mi dispiace. Can non c'entra nulla credimi.»

«Ne riparleremo.» risponde secco.

Passiamo davanti ai ragazzi. Simon, Alex e Mike discutono tra loro, Lory si affianca a noi.

La soddisfazione negli occhi di Emmet non mi sorprende. Ha ottenuto quello che voleva. È come se avesse pensato tutto in ogni minimo dettaglio.

   Papà mi lascia in camera con Lory, mentre lui torna di sotto per assicurarsi che gli Allan siano andati via. Mi butto tra le braccia della mia amica disperata.  Vedere mio fratello prendere a pugni l'uomo che amo mi ha dato il colpo di grazia.

«È tutta colpa mia. Ho fatto male a Can, ho fatto male alla mia famiglia. Se non fossi intervenuta tu...»

Lory mi abbraccia, «Adesso calmati, risolveremo tutto vedrai.»

Mi lascio cadere a terra inconsolabile. Mamma entra in camera con mie cognate. Appena vedo i suoi occhi mi sento come una bimba di cinque anni e piango senza freni. Lei si inginocchia davanti a me, mi tampona il labbro, asciugando il rivolo di sangue causato dal bacio di Emmet. Anche Mariel e Tory si siedono a terra, e tutte ci stringiamo in un forte abbraccio.

«Mi dispiace mamma. Non volevo fare tutto questo casino», mi rifugio nelle sue braccia, «Mi dispiace averti delusa.»

Le si sposta per guardarmi negli occhi. «Perché dici così. Non mi hai mai delusa, nemmeno una volta.»

«Ma tu ci tenevi tanto, eri così felice che mi sposassi...»

«Io ero felice saperti insieme all'uomo che amavi, ma a quanto pare non era Emmet... non è così?»

Scuoto la testa tirando su col naso.

«Invece Can?! Cosa provi per lui?»

«Io lo amo!» grido facendo uscire il sentimento che tenevo nascosto.

Mia madre mi abbraccia stringendomi al suo seno. «Evy, non dovevi avere paura di dirmelo.»

«Volevo trovare il modo giusto, non volevo farti stare male.»

Mi accarezza i capelli, «I miei sospetti erano giusti allora. Ti avevo detto di fare la carina con Can, ma non immaginavo di certo questo...» ridacchia.

«E non sei arrabbiata per questo?»

«Certo, sono sorpresa... Ma puoi amare chi vuoi. Io ti appoggerò su ogni scelta che farai.»

«E non potevi dirglielo prima?! Ci saremo risparmiate tutto questo casino!» sbotta Lory.

Mi stringo forte a lei. «Te lo stavo per dire, ma avevo paura. Ma l'avrei fatto, giuro. Sicuramente diversamente da come è successo!»

Mi sorride, «Vedrai, tutto si sistemerà.»

«Papà non capirà, per non parlare di Simon e Alex. Si opporranno...»

«Ne parleremo tutti insieme e vedremo...»

«Ho paura. So come sono, e so che non sarà semplice.»

«Ti sosteniamo noi...» ci guarda tutte in faccia, «Vero ragazze?»

«Vero!» rispondono all'unisono.

Ci uniamo tutte in un abbraccio di gruppo. Avere il loro sostegno è confortevole e mi sento più coraggiosa ad affrontare la verità.

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora