Evelyn
I raggi del sole mi svegliano con prepotenza. Mi ci vuole qualche secondo per capire che sono nella mia camera dell'ospedale. Ancora vengo trascinata in una feroce morsa d'ansia, che delle volte non mi fa respirare.
Il dottore ha detto che è normale dopo il trauma che ho subito, e mi ha prescritto degli ansiolitici da prendere per dieci giorni per aiutarmi a dormire meglio.
Guardo la gamba fasciata. Il taglio dovuto alla caduta mi ha causato: la perdita di un litro di sangue, quindici punti di sutura, gaffi e contusioni in tutto il corpo.
Quando mi sono risvegliata tre giorni fa, la prima persona che ho visto è stata mio padre. Ho pianto così tanto che ho avuto paura che non avrei più smesso di farlo. La scena si è ripetuta con mia madre, Lory e poi con il resto della famiglia. Visto che fanno entrare una persona alla volta, oggi è il turno di Can. Sono così emozionata che il mio cuore sembra voglia scoppiare.
L'infermiera Alma, la mia preferita, viene a misurarmi la pressione e la trova alle stelle. Le spiego il motivo e chi è Can, e lei, anche se ha cinquantacinque anni e ha tre nipoti, sembra sognare a d'occhi aperti mentre le racconto cosa è lui per me. Mi aiuta a lavarmi e a cambiarmi il pigiama.
Guardo l'orologio, sarà qui a momenti.
Sento bussare alla porta e dopo un mio impaziente "Avanti!", entra in silenzio, con il suo sorriso che è capace di mozzarmi il fiato.
Mi brillano gli occhi mentre lo osservo in tutta la sua figura. Indossa jeans chiari, maglietta bianca e camicia in jeans. Sorrido nel vedere cosa mi ha portato. Lui non porta fiori, non solo perché ne ho la stanza piena, ma perché sa che non mi piacciono. Sventola il cartone della pizza con occhi invitanti. Rido, con l'emozione che mi si blocca in gola.«Che fai, piangi? Mi hanno avvertito dei tuo esagerato stato emotivo.» dice scherzoso mentre appoggia il cartone sul tavolino.
Mi mordo il labbro inferiore e scuoto la testa. Gli faccio cenno di sbrigarsi a raggiungermi. Appena è abbastanza vicino, con uno scatto, che mi suscita un dolore alla gamba, mi butto su di lui che mi prende al volo sorpreso.
«Piccola, che fai? Non devi muoverti.»
Lo abbraccio forte, nascondendo il naso nell'incavo del suo collo. Inspiro forte il suo profumo per accertarmi che tutto questo sia reale. Mi avvolge con le sue forti braccia e il mio corpo si rilassa sentendosi al sicuro.
La paura che ho provato pensando di non rivederlo mi esplode dentro come un geyser, e così, incapace di trattenere ancora le lacrime, lascio sfogare tutte le mie paure.«Non piangere, streghetta. È tutto finito.» mi accarezza la schiena e tuffa il suo naso tra i miei capelli, «Mi sei mancata.»
Vorrei dirgli quanto mi sia mancato anche lui, quanto lo amo, quanto mi faccia sentire bene, ma i singhiozzi me lo impediscono.
Alma entra, e appena mi vede in ginocchio, abbracciata a lui, sospira pomposamente.
«Evelyn! Che ti avevo detto? Per ora niente movimenti.» mette le mani sui fianchi spazientita.Stringo più forte a lui, non volendo separarmi. Can mi bacia sotto l'orecchio, provocandomi il solletico.
Alma scuote la testa «Evelyn! Mi costringi a farlo uscire.»
Mi allontano con una smorfia di dolore. Abbasso gli occhi nel punto che sento tirare. "Merda!" La garza è piena di sangue. Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e con l'aiuto di Can mi sdraio sul letto.
«Ecco! Hai fatto saltare i punti!» Alma guarda accigliata verso Can, e le sue guance si arrossano. «Bè, capisco il tuo entusiasmo, ma se continui così, il dottore si rifiuterà di dimetterti domani.»
«Oh no!»
Schiaccia un pulsante che so già che richiamerà un'altra infermiera, che avviserà il dottore.
Sbuffo spazientita.
Prende il lembo della benda e inizia a srotolarla con attenzione, poi alza gli occhi su Can che la guarda preoccupato. «Devo chiederle di uscire.»
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Io ho voluto te, Tu hai voluto me
Fanfiction🔞 1°libro La ventisettenne Evelyn Cooper, veterinaria nel ranch di famiglia, pensa che niente possa sconvolgerla, tranne una proposta di matrimonio e il ritorno di un amico di famiglia. Can Yaman, soldato delle forze speciali Seal, ritorna a...