Evelyn
Cerco di aprire gli occhi ma non rispondono al mio volere. Muovo la mano che è distesa sopra la mia testa, ma è immobilizzata. Provo con l'altra, il mio corpo trema e il cuore accelera capendo di avere mani e piedi legati.
«O Dio!» tiro il più possibile sentendo la corda stringersi a ogni strattone. Ansimo per lo sforzo e per la paura. Cerco di guardarmi attorno ma una benda sugli occhi me lo impedisce.
Un rumore mi fa gelare il sangue e rizzare le orecchie. «Chi c'è?» sposto la testa di lato cercando di captare ogni minimo rumore. «Chi c'è!» grido. Dei passi si avvicinano a me, «Cosa vuoi? Lasciami andare!»
«Ssh!» dice mentre si avvicina di più. Spaventata grido e una mano mi tappa subito la bocca. «Ssh...» ripete premendo la mano più forte.
Annuisco e mi libera con cautela.
«Chi sei? Cosa vuoi da me...»
Sento il suo peso che sprofonda accanto a me sul materasso, facendomi rabbrividire. Lo sento armeggiare con qualcosa poi una voce robotica parla.
«Non devi avere paura, non voglio farti male.»
«Se non vuoi farmi male, perché mi hai rapita e legata!»
«È stato necessario. Era l'unico modo.»
«Perché mi fai questo? Vuoi soldi? Ti darò tutto quello che vuoi, ma ti prego lasciami andare.» piagnucolo.
«Non è il momento...»
«Cosa vuoi farmi?»
Digita. «Quello che ti succederà dipende tutto da te. Se farai la brava io lo sarò con te, se ti agiterai io lo farò con te. Ti è chiaro Evelyn?»
Annuisco. «Ti conosco? Perché parli attraverso quell'aggeggio, dimmi chi sei, codardo!» fa un ringhio basso. «Non nasconderti bastardo...» Non risponde. «Maledizione. Chi cazzo sei! Liberami subito...» grido, dimenandomi quanto le corde strette mi permettono.
«Smettila, Evelyn!»
Ignoro la voce robotica. Sento il suo respiro affannato. «Vaffanculo! Se vuoi uccidermi fallo subito!»
«Non voglio farti del male, non costringermi.» la sua mano mi accarezza i capelli.
Mi svincolo da lui e sputo alla ceca verso la sua direzione. Uno schiaffo mi fa girare la faccia spaccandomi il labbro.
Ringhia sottovoce.
Resto in ascolto cercando di captare qualcosa di lui. Lo sento digitare.
«Parla, fammi sentire la tua voce se hai coraggio.» lo provoco.
«Non devi agitarti.» dice il robot.
Lo sento allontanarsi a grandi passi e tornare qualche secondo dopo.
«Che intenzioni hai? Non ti avvicinare...» mi agito, non volendo essere toccata.
«Shhh...»
Mi blocca il braccio, urlo sentendo un ago perforami la pelle. "Ma che..."
"Sono qui!"
Mi giro verso la voce di Can, ma non lo vedo. "Dove sei?!" Mi guardo attorno ma è tutto buio.
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Io ho voluto te, Tu hai voluto me
Fanfiction🔞 1°libro La ventisettenne Evelyn Cooper, veterinaria nel ranch di famiglia, pensa che niente possa sconvolgerla, tranne una proposta di matrimonio e il ritorno di un amico di famiglia. Can Yaman, soldato delle forze speciali Seal, ritorna a...