[14] Non ci posso credere

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Can
Osservo Evy mentre parla con un gruppo di persone. Il suono della sua dolce risata mi arriva dritto nello stomaco.
Riesco solo a catturare qualche suo fuggevole sguardo verso la mia direzione. Sto aspettando il momento giusto per avvicinarmi a lei, ma appena vedo un'occasione vengo fermato da qualcuno e lei riesce a sfuggirmi nuovamente.
Ma adesso non mi scappa. Non gli stacco gli occhi di dosso. Evy saluta una ragazza e va dentro casa. Prima che qualcun altro si metta in mezzo tra noi, la raggiungo.

«Evelyn!»

Si gira sorpresa, «Can!»

«Hai un momento?»

«Mi stanno aspettando devo andare...»

«Non continuare a scappare. Ho bisogno di parlarti»

«Non è il momento, ci sono i miei fratelli in giro...» si guarda attorno nervosa.

«Usciamo da qui...» le porgo la mano.

Evy la guarda, contrae le dita della mano e deglutisce lentamente. Alza i suoi occhi nei miei, sembra angosciata o forse tentata.
«Can, per favore...» mi rivolge uno sguardo supplichevole.

«Vieni con me...» accenno un sorriso «Prometto che questa volta terrò le mani a posto...» mi guarda con occhi grandi e lucenti «...forse» aggiungo, facendola arrossire.

Evy si morde il labbro e abbassa lo sguardo sulla mia mano che è ancora tesa verso di lei. Dalla sua espressione sembra che stia facendo una discussione con se stessa. Finalmente prende una decisione. Alza la mano timida verso la mia.
Sfioro appena le sue dita che Lory, sbucata dal nulla, le prende l'altra mano e la tira verso di sé.

«Ecco dov'eri! Scusa Can, ma dobbiamo salutare dei nostri cari amici.»

Evy guarda l'amica come se fosse una manna dal cielo. Poi, rivolgendomi uno sguardo fugace, si fa trascinare via da me.

"Brava! Usi la tua amica per scappare? Ma non funzionerà per sempre."

Mi metto a fianco di Alex che guarda lo smartphone, «Perfetto... Stasera ho una gran sorpresa per te.» dice eccitato.

«Amico, ancora con questa storia? Non mi va di conoscere nessuna...»

«Credimi, questa volta rimarrai a bocca aperta.»

Sbuffo annoiato.
Noto Evy dall'altra parte del giardino e la seguo con lo sguardo. Purtroppo, non si stacca più da Lory. Le due ridendo per qualcosa e vanno verso il tavolo dei drink. Faccio scivolare lo sguardo sulla sua schiena nuda. Mi prudono le mani dalla voglia di sentire di nuovo la sua pelle.

«Prendiamo qualcosa da bere, ti va?» chiedo ad Alex che annuisce senza smettere di mandare messaggi. Mi metto di proposito di fianco a Evy che ancora non ha notato la mia presenza. «Un whisky, per favore.» chiedo al cameriere.

Lei e Lory si girano verso di noi e i loro sorrisi si spengono. Parlano con Alex, ma io non faccio caso al discorso, punto il mio sguardo verso il mio tormento.

«Noi più tardi abbiamo da fare...» dice Alex sottolineando il tutto con una gomitata alle costole, «Non è così, Can?»

Lo guardo per un secondo per capire di cosa stia parlando. «Sì. Sì.» butto giù il liquore in un sorso. Incapace di trattenermi, prendo lo smartphone e le scrivo un messaggio.

Io: "Puoi sfuggirmi quanto vuoi, ma prima o poi parleremo". Invio.

Guardo la sua espressione mentre legge il messaggio. È agitata e mi guarda per un istante imbarazzata. S'infila una ciocca di capelli dietro l'orecchio con nervosismo e fa un "NO" con la testa. Poi mette via il cellulare. Non vuole commentare.
Non contento scrivo di nuovo.

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora