Mio padre e miei fratelli ci aspettano nel salone. Ho il cuore a mille mentre entriamo nella stanza. Simon e Mike sono seduti nell'ampio divano, nonno Robert, nella poltrona di fronte, e mio padre, è in piedi con le mani in tasca, non mi guarda in faccia e la cosa mi dispiace. Alex è quello che non riesce a mascherare la sua tensione, mi guarda con rabbia come se avessi fatto una cosa orrenda.
Mi siedo accanto a Mike. C'è un silenzio imbarazzante, nessuno sembra avere il coraggio di iniziare, si guardano in faccia per vedere chi sarà il primo a dare il via alla discussione.
Mi alzo in piedi prendendo un gran respiro, «Io...»
«Tu non immagini quanto sono incazzato!» esplode Alex.
«Che diavolo ti è saltato in mente?» mi grida contro Simon.
«State calmi la colpa sicuramente non è di Evy.» s'intromette mio padre. «Can, ha approfittato della situazione, sa che è fidanzata, eppure, non si è fatto nessuno scrupolo...»
«Evy è adulta, sa benissimo prendere le sue decisioni.» Lory viene in mio aiuto. «Pensate che debba stare con uno solo perché l'avete deciso voi?»
«Io non ho mai costretto Evelyn a fare nulla contro la sua volontà. Lei ha accettato la proposta, lei ha portato i genitori di Emmet...» mi guarda confuso, «Perché Evy, non capisco perché queste bugie...»
«Avevo paura che non mi avreste capito.»
«Allora agire alle nostre spalle, secondo te è la soluzione migliore?»
«Simon, stai calmo. Tutti voi siete troppo protettivi nei suoi confronti, e capisco del perché lei non abbia detto niente.»
Simon guarda la moglie. «Al meno poteva provare a spiegare...»
«Avrebbe cambiato le cose?» chiedo. Nessuna risposta, «Come pensavo...»
Alex ribatte e Simon gli dà ragione. Tory dice la sua, ma mio padre trova da obiettare. Iniziano a gridare tra di loro per dire ognuno le proprie opinioni, senza farmi capire niente di cosa stiano dicendo. Provo ad intervenire, ma vengo zittita. Guardo Robert che sta in ascolto senza intervenire. "Vorrei avere la sua calma."
Mia madre si alza e si piazza davanti ai figli. Fissa ognuno di loro fino a quando capiscono che si devono zittire.
«Grazie!» Mette le mani sui fianchi. «Ora che vi siete sfogati, ascolteremo quello che ha da dirci Evy, e il primo che la interrompe... può uscire direttamente dalla porta,» indica la direzione.
Mi sento sbiancare vedendo tutti che mi guardano in attesa. Mi prendo qualche secondo per ripassare mentalmente tutto il discorso che avevo preparato, commovente, toccante, che va dritto al cuore. «Ho pensato tante volte a questo momento, mi ero preparata un discorso perfetto, ma ora... sembra tutto inutile, perché voi siete arrivai già alle vostre conclusioni. So di avervi fatto arrabbiare...», guardo verso i miei fratelli, «so di avervi deluso», guardo mio padre, «ma non mi interessa... ho pensato a me, ai miei sentimenti...»
«Sicuramente a quelli di Emmet non hai pensato!»
Alex viene interrotto da uno schianto che fa spaventare tutti quanti. Fissiamo quello che ne rimane di un costoso vaso di vetro, che mia madre, per più di vent'anni, ha tenuto al sicuro dai nostri disastri.
«Era solo un avvertimento. Il prossimo, ti arriverà in testa!»
La fissiamo tutti a bocca aperta, ed esaminiamo la serie di oggetti che potrebbe usare contro chiunque si metta in mezzo. Alcuni sembrano veramente pesanti. Alex saggiamente fa un passo indietro.
STAI LEGGENDO
Io ho voluto te, Tu hai voluto me
Fanfiction🔞 1°libro La ventisettenne Evelyn Cooper, veterinaria nel ranch di famiglia, pensa che niente possa sconvolgerla, tranne una proposta di matrimonio e il ritorno di un amico di famiglia. Can Yaman, soldato delle forze speciali Seal, ritorna a...