[53] Testarda

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Evelyn

La malinconia è un sentimento strano che in questo momento non sono in grado di definire. Per cosa sono malinconica?! Perché Can non si è ancora scusato, perché io non mi sono ancora scusata, per le bugie, per la sua lontananza, perché? Perché diavolo mi sento così?! Delle volte la malinconia si trasforma in rabbia, quella rabbia che ha bisogno di sfogarsi, di trovare il colpevole che l'ha alimentata. Da quella volta che ci siamo quasi baciati in cucina, lui sembra ancora più distaccato. E vedere Can che rimane indifferente in mia presenza, mi manda in bestia. Ci ho provato. Ho provato a provocarlo, a vestirmi in modo diverso, a pettinarmi in modo diverso, sono arrivata perfino a truccarmi per stare in casa, solo per lui, e lui non sembra notarlo. Ed ecco la mia rabbia che si infiamma. Preferisce starmi lontano piuttosto che ammettere di essersi comportato da stronzo. E qui la paura prende il posto della rabbia, perché significa solo che quando arriverà il momento di separarci, per lui sarà come se rinunciasse al suo maglione preferito. Come quando ti accorgi di averlo dimenticato alla stazione, e pur di non rifare la strada per tornare indietro ci rinunci, e magari ne vai a comprare uno nuovo. "Sono solo un maglione per lui."

Mi giro verso Lory che si lamenta nel sonno, poi torno a fissare il soffitto sopra di me. Sospiro tristemente. Un altro giorno senza di lui, e l'unica che soffre sono io. Ha detto che sarebbe rimasto fino al matrimonio di Mike e Tory, e questo doveva avvenire tra tre giorni. Anche se il matrimonio è rimandato lui partirà comunque, e io non potrò farci niente. Ma pensandoci bene, questo distacco è arrivato nel momento giusto. Meglio dirsi addio già divisi, che dirsi addio da uniti. Una lacrima mi cade dall'angolo dell'occhio e mi scivola nella tempia, intrufolandosi tra i capelli. Chiudo gli occhi, e mi addormento con pensieri tristi e dolorosi.

   «Vuoi andare in palestra?»
   Chiede Lory, sbucando da sotto il lenzuolo. È da quattro notti che dormiamo assieme, entrambe con l'obbiettivo di non cadere in tentazione. Lei lo fa per Alex. Sì, proprio Alex. Mi meraviglio anche io della cosa, a quanto pare mio fratello vuole aggiustare le cose con Lory, e lei per metterlo alla prova ha proibito qualsiasi contatto fisico, fino a quando non capiranno meglio cosa vogliono entrambi. Cosa molto dura a suo dire, perché lui è un bravo tentatore. Le ho detto che non deve raccontarmi nel dettaglio tutto quello che dice o fa Alex. Adesso, ogni volta che lo vedo, non riesco più a guardarlo in faccia.
   «Sì, voglio fare yoga. Ne ho veramente, veramente bisogno. Visto che siamo in giro potremo anche dall'estetista, ho bisogno anche di lei.»

   Arriccia il labbro «Non saprei, dovrei chiedere se...»

«Ti prego, non ti ci mettere anche tu.» la supplico.

«Tu ci vuoi andare solo per fare incazzare Can.»

«Io ci vado perché mi sono rotta di stare a casa... bè si, anche per farlo incazzare, ma voglio anche uscire. Mi sembra d'impazzire.»

«Che palle! Ma quanto deve durare questa situazione? I vostri musi lunghi non li sopporto più.»

«Durerà fino a quando lui non verrà a chiedermi scusa.»

«Ma sentila! Non ci credi nemmeno tu a quello che dici. Non puoi rimanere incazzata solo perché vuole saperti al sicuro.»

«Sono passata sopra quando ho saputo del cellulare sotto controllo, ma non posso farlo quando vuole tenermi all'oscuro di tutto...»

«Forse è abituato così per il suo lavoro...»

«È abituato male, io non sono un lavoro.»

«Hai detto che era disposto a fare il primo passo.»

«Sicuramente per continuare a controllarmi.»

«Dai non fare la permalosa, l'ha fatto solo per te.»

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora