Evelyn
«Porta ancora un po' di pazienza. Ciao campione, ci vediamo domani.»
Saluto Shadow, che ricambia con uno sbuffo.
Shadow è il nuovo esemplare di purosangue inglese, acquistato la settimana scorsa. Deve stare ancora per un po' di tempo in isolamento prima di stare con gli altri nelle scuderie. Devo verificare che non abbia malattie infettive o contagiose per gli altri cavalli. Al momento dell'acquisto, poteva avere qualcosa in incubazione, oppure, durante il lungo viaggio, può aver contratto qualche virus.
Sono quasi le 6 p.m. di martedì. Vado nel mio ufficio per aggiornare la scheda di Shadow. Digito sulla tastiera del pc, distratta dai miei pensieri.
Perché mi ha dato fastidio vedere Can con Lorraine?
"Vuoi anche una risposta?"
Devo stare più attenta. Non voglio sembrargli gelosa. Ma quella Lorraine! Non perde mai tempo. Non le bastavano gli operai con cui flirta, no! Si butta pure su Can!
"Maledizione!"
Ma che sto facendo? Devo concentrarmi sui miei sentimenti per Emmet, invece di pensare a cose impossibili!Finita la doccia, mi butto sul letto esausta. Il cellulare squilla. È Emmett.
«Ciao» lo saluto.
"Mostra un po' più entusiasmo"«Ciao, dolcezza. Scusa se non ti ho chiamata prima.»
«Non preoccuparti. Ho avuto da fare anche io.»
«Non ti spaventare ma, ho brutte notizie,» il suo tono è serio.
«Cosa è successo?» il mio primo pensiero va ai cavalli.
«Nulla di grave. Un guasto al furgone. È da stamattina che siamo fermi da un meccanico.»
«I cavalli? Come stanno?»
«Ho chiamato un ranch della zona, staranno la finché il furgone non sarà pronto. Ti aggiorno appena ho novità. Ho provato a contattare tuo padre ma era irraggiungibile. Ci pensi tu?»
«Certo, lo avviso io.»
Sento voci in sottofondo «Ora devo andare, ci sentiamo più tardi.»
Lo saluto.
"Chissà come reagirai quando ti dirò tutto."Mia madre interrompe i miei pensieri affacciandosi nella mia stanza.
«Evy, puoi portare queste lenzuola pulite da Robert?»
Sbuffo, anche se il mio cuore perde un colpo. «Non puoi mandare Consuelo?»
«È già andata a casa.» ribatte.
Faccio una smorfia pensierosa «Papà?»
«Ho perso tempo al corso di disegno, e adesso in cucina che prepara il sugo. Non ti dico in che modo ha tagliato la cipolla, sa che la voglio piccola ma lui si ostina a farla grossa. Non posso lasciarlo solo o combinerà altri pasticci.»
«Forse le può portare...»
Mamma alza il sopracciglio e mi guarda minacciosa.
Sbuffo «Okay, ci vado io!»
Ho il cuore a mille mentre aspetto fuori dalla porta. "È solo un amico, ricordi?"
Nonno apre la porta.
«Evy! Entra pure.» Si sposta di lato per farmi entrare.«Mi manda mamma, ho le lenzuola per Can.»
Nonno mi mostra le mani pieno di grasso «Ci puoi pensare tu? Stavo grassando la sella se le sporcassi tua madre mi ucciderebbe.»
«Okay, dove le metto?!» mi guardo attorno.
«Puoi portarle in camera sua, grazie.»
«In... camera sua?» deglutisco a fatica.
Guardo la porta vogliosa di andare via.
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Io ho voluto te, Tu hai voluto me
Fanfiction🔞 1°libro La ventisettenne Evelyn Cooper, veterinaria nel ranch di famiglia, pensa che niente possa sconvolgerla, tranne una proposta di matrimonio e il ritorno di un amico di famiglia. Can Yaman, soldato delle forze speciali Seal, ritorna a...