[28] Ho bisogno di questo

3.4K 153 20
                                    

Evelyn

In macchina c'è un silenzio imbarazzante.

Accavallo le gambe facendo alzare un po' di più il tessuto della gonna, volendo esibire quel che ho da far vedere. Lui sembra rilassato, non particolarmente interessato a me.

Mi sposto sul sedile, fingendo di trovare una posizione più comoda. I miei tentativi per provocarlo non funzionano.

Perché non parla? Perché non mi guarda? È ancora arrabbiato con me?

Ha vinto, e ha quasi fatto a pezzi Brus, perciò cos'ha da essere così taciturno?! Sono io quella che ha motivo di essere incazzata, eppure, stranamente, l'eccitazione è più forte della rabbia.

"No, Evy. Non farti fregare ancora, è una sua tattica per tenerti sulle spine. Occhio per occhio..."

Lo guardo con la coda dell'occhio. Il suo profilo è coperto dall'ombra della notte, ma riesco a distinguere la sua mandibola scolpita, e i suoi occhi intenti a guardare la strada.

Mi allungo per cambiare stazione radio. Chris Martin, canta Always in my head.

Guardo fuori dal finestrino. Chiudo gli occhi, concentrandomi sulle parole. Ascolto la voce suadente che mi fa battere il cuore, conosco bene questo pezzo, ma non mi ero mai soffermata ad analizzare il testo.

Sembrano i miei pensieri per Can.

"Sei sempre nella mia testa. Sempre nella mia testa."

Questa musica, queste parole, mi aiutano a calmarmi.

"Questo, immagino. È per dirti che sei scelto tra gli altri."

Accavallo le gambe dall'altra parte, questa volta vedo i suoi occhi guizzare su di me.

Mi accarezzo la coscia, grattando un punto immaginario sulla pelle. Can si schiarisce la voce, cambiando posizione sul sedile. La canzone finisce.

Quanto vorrei allungare la mano per toccarlo. Ho il fiato corto e sono percorsa da brividi su tutta la pelle. Il mio orgoglio è troppo forte e per questa volta vince sull'eccitazione.

Non sopporto più questo silenzio assordante tra noi, devo provocarlo.

«Allora... Alla fine avete vinto. Immagino che il tuo orgoglio sia arrivato alle stelle.»

«Non era questione di orgoglio.» risponde piatto.

«E che questione era?»

«Questione che non devi più farmi incazzare così!». Mi guarda per un attimo.

«Così come?» lo provoco.

Sospira «Non giocare con me, Evelyn. Io non sono Corner»

Stringo forte la mandibola, trattenendo la rabbia.

«Hai dimostrato che quello che gioca con me, sei tu... quello che mi nega qualcosa solo per punizione»

«Ero incazzato!» ringhia.

«Incazzato» ripeto, «Quindi dovrei dimenticare la cosa solo perché tu eri giustamente incazzato! Mentre io, non ne avevo nessuna giustificazione per esserlo!»

«Tu hai provocato Brus a posta per farmi incazzare, io non l'ho fatto con Vanessa»

«Quella stronza ti ha baciato!» ringhio.

«Mi ha preso di sorpresa. Le ho detto di non farlo più...»

Rido beffarda «Forse parlate due lingue diverse, perché da come ti stava incollata, non sembrava avesse ricevuto il messaggio.» apre la bocca per parlare, ma non gli do modo di rispondere «Mi hai detto che ti consideri impegnato... cosa volevi dire di preciso?»

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora