[36] Una serata speciale

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Evelyn

   «È permesso?»

Trattengo un grido di felicità, e lo accolgo con un largo sorriso. «Buongiorno, Can.»

«Buongiorno, streghetta», entra venendo verso il letto. Indossa jeans chiari e maglietta blu. È uno spettacolo per i miei occhi.

«Che ci fai qui?» non riesco a nascondere la mia eccitazione nel vederlo.

«Kendall mi ha mandato a vedere di cosa hai bisogno, lei è impegnata con Consuelo a fare la lista della spesa, e visto che io ero passato per un saluto...»

«Perché non mi hai detto che eri di sotto...»

«Per non cadere in tentazione.» Il suo luccichio negli occhi mi fa arrossire.

«Altro che tentazione, sarò un disastro.» cerco di sistemarmi il meglio possibile i capelli. 

Lui fa il giro del letto e si china su di me. «Un incantevole disastro,» mi posa un rapido bacio sulla fronte, «allora piccola, di cosa hai bisogno?»

«Adesso? Ho tutto quello che voglio.» ride, e lo attiro a me per un bacio sulla bocca senza nemmeno preoccuparmi della porta aperta.

Risponde al bacio accarezzandomi con le sue morbide labbra, le nostre lingue si sfiorano appena che già il mio stomaco si contrae di eccitazione.

«Ed ecco la tentazione...» Si stacca da me, «sei tremenda.» Si raddrizza allontanandosi di qualche passo mentre guarda verso la porta con attenzione. 

Sento dei passi avvicinarsi ne corridoio. Can li deve aver sentiti prima di me, ha l'udito più sensibile del mio, ma è difficile aver controllo dei miei sensi quando ho lui vicino.

Mamma entra in camera con il fiatone. «Scusa se ti ho fatto aspettare.»

«Mamma tranquilla, posso aspettare. Non voglio che ti agiti per me.»

«Non ti preoccupare, fare un po' di movimento mi fa bene. Allora, dimmi tutto, hai per caso fame?»

«No io...» do una rapida occhiata a Can e si guarda la punta delle scarpe, «dovrei andare in bagno.»

«Ma certo,» guarda verso di lui, «tuo padre non è nelle vicinanze, magari Can può...»

«Sì, va bene,» Mi affretto a dire.

Mia madre va ad aprire la porta del bagno. Can si china su di me, sollevandomi da letto. Gli allaccio un braccio attorno al collo, approfittando del momento per accarezzarlo. Lui si morde il labbro inferiore trattenendo un sorriso.

«Grazie Can, scusami se ti ho disturbato.»

«Nessun problema Kendall, non ho nessun impegno urgente.»

Can mi posa a terra e mi sorreggo alla spalla di mia madre. Appena Can esce dal bagno mia madre mi aiuta a sedermi.

Ne approfitto per darmi una rapida sistemata ai capelli, e quando sono pronta, mamma richiama Can per riportarmi a letto.

«Ecco fatto! Se hai bisogno d'altro tesoro...» mamma sembra aver fretta.

Metto il broncio «Già andate via?»

«Ho alcune cose da sbrigare prima di pranzo, Consuelo mi sta aspettando...»

«Ma io mi sto annoiando!»

«Guarda la tv.»

«Non c'è niente di bello,» mi butto sul cuscino sbuffando. «Siete tutti impegnati e io sto qui da sola. Posso uscire per qualche minuto?»

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora