[27] Un gioco sfuggito di mano

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Evelyn

Mi appoggio alla portiera di un auto e rimango in attesa che ritorni Lory.

"Che casino! Devo parlare subito con Brus. No, forse è meglio parlare prima con Can! Che devo fare?"

Poi penso che Vanessa sarà ancora attaccata a lui. La rabbia mi fa tremare. "Sai cosa?! Non devo dare spiegazioni a nessuno. Brus non avrà il suo bacio e Can non avrà le mie scuse! Non ho niente di cui scusarmi,  mentre lui dovrà darmi delle spiegazioni su Vanessa!"

Con la coda dell'occhio vedo un'ombra avvicinarsi. Il mio cuore manca un battito riconoscendo la figura di un uomo.

«Evelyn!» la voce di mio fratello Michael, mi fa alzare gli occhi di scatto dall'erba.

Lo accolgo con un sorriso, ma la sua faccia scura mi fa cambiare subito espressione.
Si mette accanto a me e guardiamo un punto indefinito tra la folla.
Resta per qualche minuto in silenzio, con le braccia incrociate al petto, come se volesse pensare bene a ciò che sta per dirmi.
Con Michael ho un rapporto più stretto rispetto ad Alex e Simon, essendo che abbiamo solo quattro anni di differenza. Con lui è più facile parlare, pur essendo geloso come gli altri due. Ma quando ho bisogno di confidarmi, posso farlo. La stessa cosa vale per lui. È stato il primo a sapere di me e Emmet, magari sarà anche il primo a sapere che è finita, possibilmente tralasciando la parte di Can, almeno per ora.
Mi sale l'ansia vedendo la sua mandibola fremere, so che non è un buon segno.

«Vuoi parlarmi di qualcosa?» Chiedo, non potendo più sopportare il suo silenzio.

Non mi guarda, da calci alla terra alzando un po' di polvere. «In giro ho sentito una cosa assurda. Sì, insomma... dicono che se la squadra di Trammell vincerà, tu bacerai ogni singolo giocatore.»

Spalanco la bocca. «Cosa?!» sbotto, arrabbiata «Non è vero! Ho promesso un bacio solo a Corner... credo!» la cosa si è sparsa troppo velocemente.

«Ah! Allora tutto okay...» mi guarda sgranando gli occhi, «Ma che cazzo ti è saltato in mente?!»

«Stai calmo! In realtà è stato un malinteso. E poi non c'è nulla di cui preocuparsi visto che vincerete.»

«Ma ora chi chiuderà la bocca a Brus? Se ci fosse stato Emmet...»

«Brus non si è mai fatto problemi anche quando c'era Emmet nei paraggi, solo che io non gli ho mai dato corda, e comunque... sistemerò la cosa...»

«Ci penseremo noi!»

Sbuffo. «O no! Non dirmi che lo sanno anche gli altri...»

Noto altre sagome avvicinarsi.

"Parli del diavolo..." e in più con loro c'è Can.

«Che cazzo è questa storia, Evy?!» Dice furioso Alex fermandosi accanto a Mike.

Sono contro la macchina, circondata da quattro uomini che mi guardano furiosamente. Ma è solo uno che mi fa tremare di un misto di paura ed eccitazione.

Alzo gli occhi al cielo, «Sentite, non iniziate con la vostra paternale! È solo un equivoco. Non c'è niente per cui agitarsi.»

Tutti e tre iniziano a gridarmi contro, convinti che capisca una sola parola. Solo Can sta in silenzio continuando a guardarmi con i suoi occhi furiosi. Ha la bocca stretta in una linea sottile, la mandibola contratta, braccia strette al petto e gambe divaricate.

"Che uomo!"

Urlo per farmi sentire tra le loro voci.
«Basta! State zitti tutti, non è mica così grave. Vado a parlare io con Brus, ci penso io a...»

Io ho voluto te, Tu hai voluto meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora