Bugie.
Il suo cellulare vibrò mentre faceva i compiti sulla scrivania in camera. Lo prese, guardando chi fosse prima di rispondere.
–Che c'è, Hyunjin?– chiese distrattamente, finendo di scrivere qualcosa sul suo quaderno.
–Quel tipo, Minho..
Sul serio, anche tu ora?
–Hai detto che ti ha salvato un anno fa, no? Hai detto che sei sicuro che sia lui.
–Sì, sono sicuro.
Hyunjin ovviamente non sapeva nulla di quello che era successo, ma ormai non c'erano più dubbi per Jisung. L'aveva ammesso Minho stesso. Era una delle pochissime cose che aveva capito da tutta quella roba senza senso che gli aveva detto prima di andarsene.
–Fossi in te ci ripenserei su.
–Mhm? Perché dici così?
–Ho parlato con un po' di gente. Ci sono molte persone che lo conoscono, o almeno hanno sentito delle voci su di lui. Ora, non so esattamente cosa sappia la nostra scuola, perché dubito che avrebbero accettato uno studente simile. Ma da quanto mi hanno detto, era conosciuto come un bullo nella sua vecchia scuola. O perlomeno, era di continuo in risse di ogni genere, per qualche motivo. Non sembrerebbe proprio una persona che salverebbe qualcun altro, soprattutto non mettendo in pericolo la sua stessa vita come lui ha fatto per te.
–Un bullo?– Nonostante tutto, Jisung non lo vedeva come quel tipo di persona. Era arrabbiato con lui per le cose che gli aveva detto e il modo in cui si comportava, ma davvero non gli era mai sembrato quel tipo di persona. –Non credo..
–Lo stai difendendo?
Jisung deglutì. Perché dovrei difenderlo?
–Jisung, io lo sto facendo per te. Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto. Lo so che è stato lui a salvarti, ma se davvero non vuole parlarne con te, lascialo stare. Quello che è successo in passato non ha nulla a che fare con chi sei oggi.
Vorrei davvero che fosse così.
–Hyunjin, ci ho parlato oggi.
–Cosa? Con Minho?
–Sì.
–Perché? Cos'è successo? Jisung, stai bene?
–Sì, sì, smettila di trattarmi come un bambino. Stavo tornando a casa e quando sono arrivato all'incrocio non c'era nessuno, quindi ho pensato di fare un giro più grande ed evitare di passare, ma lui mi ha preso la mano e ha attraversato la strada con me. E poi..mi ha detto delle cose confuse. Non ricordo nemmeno cosa mi ha detto di preciso, però..ha blaterato qualcosa sul fatto che io non so molte cose. E..– Jisung si bloccò. Non voleva dire a Hyunjin che Minho gli aveva detto di essersi pentito di averlo salvato. Per qualche motivo, anche se si odiava per questo, voleva fidarsi delle parole di Minho. Ci aveva pensato su tutto il pomeriggio, mentre cercava di fare i compiti. Dal modo in cui gli aveva parlato, sembrava davvero che ci fosse qualcosa di più. Qualcosa che forse non poteva dirgli.
–Ti ha aiutato?
–Mhm, direi di sì.
–C'è qualcosa che non quadra.
–Voglio dire, in realtà, se non fosse per quello che mi hai detto ora e per il modo strano in cui si comporta con me, quadrerebbe tutto. Mi ha salvato quella volta, mi ha aiutato oggi. Solo..non sembra felice di farlo.
–Non è che lo sta facendo per cercare di diventare una brava persona ma la sua natura di persona malvagia lo sta sopraffacendo allo stesso tempo e quindi di conseguenza questa condizione intrinseca del suo io più profondo–
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save me | minsung
Fanfiction"Scosse la testa. Era tutto un sogno. Solo un sogno." Un giorno, Jisung sta per essere investito mentre attraversa una strada, ma qualcuno riesce a salvarlo giusto in tempo. Questa persona corre via da lui senza dirgli nulla, scomparendo dalla sua v...