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Horror.

Jisung spense la luce, camminando nel buio come faceva sempre, entrando nel letto e afferrando il cellulare appoggiato sul comodino, sperando che non si sarebbe perso fra migliaia di meme e che sarebbe andato a dormire ad un'ora decente.

Prima di aprire qualsiasi applicazione, però, notò una notifica di un messaggio, e non da una persona qualsiasi.

Aspetta un attimo..

–Io stavo scherzando, come fa ad avere il mio numero?

Minho non avrebbe mai dovuto essere in grado di scrivergli, dal momento che era lui quello ad avergli dato il numero, non il contrario.

Minho

heyhey

mi spieghi come fai ad avere il mio numero?

Felix

non facevi prima achiedermelo?

siamo stati insieme tutto il pomeriggio

mi sono accorto di averne bisogno solo quando mi hai chiesto di scriverti

colpa tua

avresti dovuto pensare meglio

è facile finire in una delle mie trappole

eheh

trappole eh?

Comunque

cosa fai?

Che domanda noiosa lol

non è noiosa, voglio davvero sapere cosa stai facendo

stalker

nah, non proprio

hai finito di studiare? È tardi ormai

yes

stavo per andare a dormire

ovvero stavo per passare due ore della mia vita a guardare meme

potevi rimanere qui

ti avrei coccolato nel frattempo ;)

bruuhhh

smettila di flirtare con me

preferisco stare solo

Ed era una bugia. Solo il pensiero di poter stare di nuovo tra le braccia di Minho lo rendeva così felice da farlo sorridere come un idiota davanti a quello schermo.

vuoi che smetta di scriverti allora?

No

resta qui

vuoi che ti chiamo?

No

sarebbe più comodo ora che mi ci fai pensare

mhmmm

Prima che potesse anche solo pensare ad una risposta, la schermata di una chiamata coprì la sua chat.

–Dovevo ancora decidere.– disse Jisung, sottovoce.

–Non importa. Devo chiederti una cosa.

–Ovvero?

–Ti piacciono i film horror?

Ancora una volta, quella sensazione di deja-vu. Era strano, perché sapeva perfettamente che in realtà quelle cose che stava immaginando erano accadute davvero. Non era un normale deja-vu. Erano ricordi di qualcosa che sembrava non esistere più. Quel giorno in cui era il compleanno di Seungmin, in cui era andato al cinema con i suoi amici e si era sentito costretto a guardare un film che non voleva guardare. Era una delle prime volte in cui aveva parlato a Minho. Era passato così tanto tempo..

–Più o meno. – rispose Jisung, dimenticando per un attimo la parte razionale di sé che continuava a ricordargli che non era affatto così.

–Uno di questi giorni vuoi vederne uno con me?

Accettare e rischiare di fare una figura di merda davanti a Minho in caso si sarebbe spaventato oppure rimanere a casa e continuare a guardare i suoi meme in pace fino alla fine dei suoi giorni?

–Mhm, okay. Forse.

–Lo sai qual è il momento migliore della giornata per guardare un film horror?

–Quale?

–La sera.

–Mi stai invitando a venire a casa tua di sera, quindi?

–Diciamo di sì.

–Ti manco davvero così tanto di già?

–Non intendo ora.

–Lo so, comunque...

–Mhm, mi manchi.

–Anche tu.

–Non vuoi essere il mio ragazzo, dicevi?

–È più complicato di quanto tu pensi. Comunque, penso di andare a dormire.– disse Jisung, rigirandosi nel letto.

–Come? Non mi dicevi che saresti rimasto ore sveglio a guardare meme?

–Sono stanco. Non mi addormenterò mai se lo faccio. Lo sai, la luce blu dello schermo del cellulare fa l'effetto opposto.

–Dormi, allora.

–Se mi lasci andare ci provo.

La risata soffocata di Minho si sentì dall'altra parte del telefono. –Dormi ora. Chiudo io la chiamata.

–Un po' inquietante, dal mio punto di vista. Un attimo.– rispose, alzandosi dal letto per andare a prendere i suoi auricolari che come al solito aveva lasciato sulla scrivania, connettendoli al cellulare e tornando sotto le coperte.

–Devo cantarti una ninna nanna?– chiese l'altro, sghignazzando.

–Guarda che chiudo la chiamata.– rispose Jisung, lasciando che la testa ricadesse contro il cuscino e chiudendo gli occhi.

–Ti chiamerò finché non rispondi, allora.

–Sembri ossessionato con me. Davvero.

–Non lo sono, solo..mi piaci. Starei ore sveglio solo ad ascoltarti mentre parli.

–Ti ricordo che sto cercando di andare a dormire.– disse freddamente Jisung, cercando di lasciare andare le parole che l'altro ragazzo aveva appena detto perché altrimenti sarebbe rimasto a pensarci tutta la notte.

–Oh, vero, okay, fammi pensare a qualcosa da raccontarti così non devi rispondermi. Oh, giusto, un paio di settimane fa ho visto-

La voce di Minho si trasformò nelle orecchie di Jisung con il passare del tempo, diventando sempre più ovattata e lontana da lui. Qualsiasi cosa stesse pensando non importava più, qualsiasi situazione in cui si trovasse. Sorrise, sentendo i suoi respiri regolarsi sempre di più, la sua mente abbandonare i suoi pensieri. Finché non si addormentò del tutto.

Aprì gli occhi qualche ora più tardi, sentendo un peso leggero sul suo petto e tirandosi un po' su per riuscire a capire cosa fosse.

Oh..il cellulare..

I ricordi della sera prima riaffluirono nella sua testa. Afferrò il cellulare, sbloccandolo e trovando un singolo messaggio.

"Buonanotte Jisung. Dormi bene."

Sospirò, stringendo il cellulare ancora più forte tra le dita e il palmo della mano destra.

save me | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora