Abbraccio.
Sentì il calore del suo corpo contro il proprio, le sue braccia che lo stringevano forte a sé. Chiuse gli occhi, la testa appoggiata sul cuscino, il respiro di Minho che gli solleticava la pelle sul naso. Gli aveva detto che non si sarebbe mai fidato a lasciarlo dormire da qualsiasi altra parte che non fosse da lui, voleva sentirlo accanto a sé, essere sicuro che stesse bene.
–Puoi dormire, se vuoi.– sussurrò.
Jisung riaprì gli occhi lentamente, riabituandosi alla fioca luce che emanava una lampada sul comodino affianco al letto. –Dormi anche tu.– disse, stringendolo più forte a sé.
–Preferisco stare sveglio. Non preoccuparti, ho già dormito tanto oggi.
–Anch'io l'ho fatto, se è per questo.
Minho gli posò un bacio sulla fronte, silenzioso, staccandosi ma non distanziandosi da lui più di tanto. –Permettimi di proteggerti.
Jisung non rispose. Avrebbe potuto farlo, ma l'avrebbe semplicemente zittito dopo poco. Qualunque cosa avrebbe detto, il suo ragazzo non avrebbe mai cambiato idea, non in quella situazione. Probabilmente era troppo spaventato per essere in grado di farlo. Spaventato dal fatto che stesse per accadere ciò che aveva sognato, perché non aveva sognato l'ora, perché c'era qualcosa di diverso dal solito. Non aveva potuto prevedere qualcosa di simile, non aveva potuto seguire il suo solito piano, ideare in anticipo il modo più semplice per proteggerlo. Quella volta era davvero diverso, e Jisung sapeva che non si sarebbe dato pace finché non sarebbe tutto passato.
–Va bene.– accettò, richiudendo gli occhi e lasciando che il sonno si prendesse lentamente il controllo della sua mente.
Quando si risvegliò, la stanza era ancora illuminata soltanto dalla luce fioca della lampada, ma non riaprì immediatamente gli occhi, fu qualcos'altro ad attirare la sua attenzione. Un odore di cioccolato lo raggiunse, facendogli aprire gli occhi e guardare intorno a sé. Minho era in piedi davanti al piccolo tavolo nella stanza, aveva una teglia davanti a sé, ma Jisung non riuscì a vedere cosa ci fosse, dal momento che il tavolo era troppo lontano dal letto. Si tirò su lentamente, attirando l'attenzione del ragazzo.
–Oh, ti sei già svegliato?– chiese, guardandolo per un attimo prima di tornare alla teglia davanti a lui. –È ancora piuttosto presto.
Jisung si stropicciò gli occhi con le mani, prendendo il cellulare di Minho, appoggiato sul comodino, per controllare l'ora. 4:37
–Cosa stai facendo?– chiese, alzandosi in piedi e camminando verso di lui.
Minho prese in mano uno dei tanti pezzi contenuti nella teglia, alzandolo davanti a lui e mostrandolo al ragazzo. –Biscotti.– disse, con un sorriso.
–Chi cazzo è che si mette a fare dei biscotti alle quattro del mattino?– chiese Jisung, afferrandone uno, ma lasciandolo andare subito dopo dal momento che Minho gli aveva colpito la mano con un leggero schiaffo.
–Fermo, lascia che li divida.–disse, continuando a spostarli in due piatti vicino alla teglia. Jisung si sedette davanti a lui, guardando con occhi sognanti i biscotti e sentendo la sua pancia brontolare solo al pensiero di poterli mangiare.
–Posso mangiarli ora?– chiese, una volta che aveva finito di disporli e stava camminando per mettere da parte, a lavare, la teglia.
–Quanto sei impaziente!– commentò, un sorriso stampato sul viso.
–Lo prendo per un sì!– disse, non lasciandolo dire altro, solo afferrando uno dei biscotti e addentandolo, sentendo il forte sapore del cioccolato che lo aiutò a risvegliarsi.
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save me | minsung
Fanfiction"Scosse la testa. Era tutto un sogno. Solo un sogno." Un giorno, Jisung sta per essere investito mentre attraversa una strada, ma qualcuno riesce a salvarlo giusto in tempo. Questa persona corre via da lui senza dirgli nulla, scomparendo dalla sua v...