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[Minho POV]


La lieve brezza fresca lo fece rabbrividire nonostante la temperatura in quel giorno primaverile fosse piuttosto alta. Erano ormai minuti che camminava su quella strada, vedendo il suo obiettivo apparire lontano, le automobili che gli sfrecciavano accanto. Aveva continuato a pensare di farlo per giorni, settimane e settimane, ma la paura l'aveva sempre bloccato. Cosa sarebbe successo? E soprattutto, aveva davvero senso pensare a qualcosa che era accaduto nel passato?


Qualcuno gli afferrò la mano, stringendola forte con la sua. Minho girò la testa lentamente, ritrovando il solito volto che ormai era così abituato a vedere al suo fianco.

–Jisung..

–Pensavi che ti avrei lasciato andare da solo?

Un sorriso rassicurante si formò sulle sue labbra.

Mi ero quasi dimenticato. Tu mi salvi sempre.


Appoggiò un piede sul muretto basso, le braccia sulla barriera di protezione. Le gambe e il respiro gli tremavano.

–È passato così tanto tempo.–disse soltanto, minuti dopo, sperando che la sensazione di panico lo avrebbe abbandonato prima o poi. Ma quello non era un posto come tutti.

–Vuoi parlarne?– gli chiese Jisung, lo sguardo che cadeva sull'acqua che scorreva lenta al di sotto del ponte. Era torbida, di un colore grigiastro che gli ricordava la sporcizia.

Minho scosse la testa, i suoi pensieri che si stavano riempiendo di immagini.


Aveva urlato così forte in quel momento, possibile che nessuno si fosse fermato ad aiutarlo in tempo? Ricordava così bene il suo viso, i capelli mossi dal vento, la sua espressione che traspariva quanto fosse incerta di ciò che stava per fare. E poi si buttò. Come se tutte le cose che aveva fatto per quella persona non fossero state abbastanza.

Avrei dovuto essere più veloce. Avrei potuto farcela..è tutta colpa mia. Fin dall'inizio, è sempre stata colpa mia.


–Certe volte mi chiedo che cosa mi direbbe se potesse parlarmi. Mi odierebbe per quello che ho fatto? Mi incolperebbe di tutto? Mi direbbe che è okay e che non era colpa mia? Che senso ha? Non è più qui comunque...

–Perché sei venuto qui?– gli chiese Jisung, lasciando andare un sospiro.

–Onestamente non lo so. L'ho fatto e basta. Forse volevo essere in grado di superarlo.

–Succederà un giorno.– rispose l'altro, avvicinandosi al ragazzo e appoggiando una mano sulla sua schiena.

–Jisung?

–Mhm?

–Sai, forse è strano per me dirlo ora. Ma..ti amo.

Jisung sorrise, abbracciandolo forte perché sapeva che quella era la cosa migliore che potesse fare in quel tipo di situazioni. Non era mai stato bravo con le parole. –Anch'io. Anch'io ti amo, Minho.


Smetterò di amarti solo quando non riuscirò più a riconoscere il tuo viso. Solo quando la mia memoria non sarà più buona abbastanza da ricordare il tuo nome. Spero non accada mai.


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giuro che i prossimi capitoli sono più lunghi :P

comunque il pov della maggior parte della storia sarà sempre di Jisung




save me | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora