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Stress.

–Minhooooooooo!– urlò Hyunjin, entrando in classe correndo, dirigendosi verso la persona chiamata. Una volta al suo banco appoggiò entrambe le mani sul suo banco, abbassandosi leggermente verso di lui. –Non ha funzionato. Non ha funzionato per niente.

Jisung alzò la testa dal libro che stava leggendo fino a poco prima, guardando il suo migliore amico tormentare il suo ragazzo. Sospirò, alzandosi con l'obiettivo di andare a salvare il secondo.

–Cos'hai fatto di preciso?– gli chiese Minho, ridendo.

Jisung si fermò nel mezzo della classe, guardandolo. Quel modo in cui sorrideva, ascoltando qualsiasi cosa Hyunjin gli avrebbe detto. Era come se si divertisse davvero a sentire di qualcunque cosa gli fosse successa, come avrebbe fatto un amico, no? Era una cosa così semplice, ma così grande e complicata analizzandola tenendo a mente tutto quello che era successo a Minho. Sarebbe stato meglio se fosse tornato indietro, se gli avesse lasciato tempo per tornare a vivere una vita come tutte?

–Yo, il tuo ragazzo ti sta guardando in un modo strano.– disse Hyunjin, indicando Jisung con un dito.

Minho girò la testa verso di lui, incrociando il suo sguardo. –Tutto okay?– gli chiese, sorridendogli.

Jisung annuì, riprendendo a camminare verso di loro perché a quel punto non c'era motivo di tornare al suo posto.

–Senti Hyunjin, secondo me dovresti solo aspettare. Stai rendendo le cose troppo complicate per niente.– disse Changbin, che per una volta era seduto al suo posto.

–Tu dici?– chiese l'altro, sospirando. –Ma oggi come faccio a guardarlo in faccia, entrerà da quella porta da un momento all'altro.– disse poi, indicando la porta dell'aula. Come se avesse previsto perfettamente ciò che sarebbe successo, Seungmin entrò poco dopo. Hyunjin saltò giù dal banco, prendendo il suo zaino in tutta furia.

–Io non sono mai stato qui.– disse, come se volesse andarsene.

–Hyunjin.– lo chiamò Minho, la voce abbastanza forte che si poté sentire in tutta la classe. Hyunjin si girò verso di lui, un'espressione tradita sul volto.

–Non fuggire da ciò che provi.– continuò l'altro.

–O meglio, non fuggire da Seungmin. Ti troverà, dovunque tu cercherai di nasconderti.– disse Changbin.

–Non era esattamente ciò che intendevo, ma suppongo vada bene lo stesso.– disse Minho, alzando le spalle.

Non fuggire da ciò che provi.

Lo stava dicendo perché lui l'aveva fatto così tante volte in passato? O forse perché era stato costretto a farlo? Hyunjin parlava sempre di quanto fosse difficile per lui dichiararsi, o parlare semplicemente con il ragazzo che gli piaceva. Se ne lamentava tutto il tempo, e Minho doveva essere totalmente consapevole del fatto che lo facesse senza pensarci molto. Senza pensare a quanto Minho avesse dovuto soffrire in passato, di quanto aveva avuto un desiderio così forte di trovarsi nella stessa situazione in cui era Hyunjin. Perché avere paura in una situazione simile?

Eppure non era mai stato cattivo con lui. Lo aveva sempre aiutato, spinto a fare ciò che voleva ma non aveva il coraggio di fare, come in questo momento.

–Hyunjin.– stavolta la voce era quella di Seungmin. –Ci sei dopo? Vorrei parlarti un attimo.

–S-se ci sono? Dopo? Sì, uhm, parlarmi di cosa?

–Non preoccuparti, nulla di brutto. Ti aspetto allora.

Non disse altro, camminò semplicemente indietro verso il suo posto.

save me | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora