Anime gemelle.
–Oggi vieni fino a casa mia. Puoi aspettare fuori dalla porta, uscirò fra qualche minuto.– disse Jisung, il cellulare contro l'orecchio destro, tenuto con la spalla, mentre prendeva dei libri e li buttava nello zaino, senza interessarsi più di tanto se fossero i libri giusti o se si sarebbero rovinati a causa del modo in cui li aveva inseriti.
–Casa tua? Sei sicuro?– gli chiese Minho.
–Sì! Ora vado, a dopo.– gli rispose, prima di chiudere la chiamata e continuare con le sue faccende. Dopo un po' scese giù dalle scale, chiamando sua madre e avvicinandosi alla porta di casa, un sorriso stampato in faccia nonostante si sentisse davvero imbarazzato perché stava davvero per farlo. Aprì la porta, trovando il suo ragazzo in piedi ad aspettarlo, il cellulare nella mano sinistra, lo sguardo che si alzò lentamente fino a raggiungerlo. Quando si accorse del fatto che Jisung non fosse solo, rimise il cellulare nella tasca della giacca, girandosi verso di loro con un'espressione che tradiva il fatto che fosse diventato nervoso da un momento all'altro.
–Oh, salve, io-
–Mamma, questo è il mio ragazzo, Minho.– disse, una mano verso il lui, il viso che si girò verso la madre con un sorriso fiero. Quando tornò a guardare il ragazzo, quest'ultimo sembrava non poco confuso.
La madre prese Jisung per una manica, avvicinandolo a sé e sussurrandogli qualcosa in un orecchio, senza dare nell'occhio. –Si può sapere dove hai trovato un ragazzo così bello?
Jisung si scostò dalla madre. –Mamma!–esclamò, rimproverandola, sentendo le sue guance colorarsi di un leggero rosso.
Minho aveva capito che cosa stesse succedendo, non serviva essere un genio per comprenderlo, ma era ancora molto confuso sul fatto che stesse effettivamente accadendo. Non sapeva nemmeno cosa dire, continuando a guardare Jisung bisticciare con la madre su qualcosa che non era in grado di sentire.
–Beh, sono sicura che l'avrai capito, ma io sono la madre di questo ragazzo.– disse, la mano sulla spalla destra di Jisung. –Complimenti, hai scelto bene, mio figlio-
–Aaah basta, basta!– disse Jisung, scostandosi e camminando fuori dalla porta. –Noi andiamo! Buona giornata mamma, spero vada tutto bene a lavoro. Ti voglio bene!– disse, prima di letteralmente sbatterle la porta in faccia e afferrare la mano di Minho, tirandolo via da quel posto, camminando verso scuola.
–Potevi almeno lasciare che la salutassi.– disse Minho. Sembrava sincero, anche se Jisung si aspettava che in realtà fosse contento che le cose fossero andati così. Quel tipo di situazioni sono sempre imbarazzanti, non ci si può fare molto.
Jisung rise, ricordando tutto quello che la madre gli aveva sussurrato all'orecchio. –Non riesco a credere che avevo paura di dirle che sono fidanzato con un ragazzo.– disse, sospirando, le labbra curvate in un sorriso. –Mia madre è sempre stata così..
Minho lo guardò, sorridendo anche lui. –Vedi? Te lo dicevo che sarebbe andato tutto bene.
Jisung annuì, sentendo la stretta sulla mano farsi più forte e facendo lo stesso. –Minho.
–Mhm?
–Tu..cosa farai con i tuoi? Tornerai mai a parlargli?– gli chiese, spostando lo sguardo lontano,domandandosi se avesse sbagliato a chiederglielo.
–Sarebbe meglio, non è vero? Ora sono libero, potrei anche tornare a casa se volessi. Proverò a parlargli in futuro, suppongo. Ma per ora..voglio solo stare qua. Non voglio andarmene da quell'appartamento, e poi..mi piace vivere da solo. Anche se l'ho fatto per chissà quanti anni ormai, è bello essere indipendenti. E comunque ora non sono più un bambino..non so se tornare avrebbe senso.
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save me | minsung
Fanfiction"Scosse la testa. Era tutto un sogno. Solo un sogno." Un giorno, Jisung sta per essere investito mentre attraversa una strada, ma qualcuno riesce a salvarlo giusto in tempo. Questa persona corre via da lui senza dirgli nulla, scomparendo dalla sua v...