Gentile.
[pov esterno]
–Ahia!
La voce di Minho risuonò nell'aria mentre i due camminavano verso la porta dell'appartamento del ragazzo. Più o meno.
–Già devo trascinarti in giro come se fossi un peso morto, potresti almeno evitare di tirarmi sberle nel mentre?
Jisung ridacchiò, zittendosi quando finì per terra sul pavimento dell'appartamento, una volta che Minho aveva aperto la porta e si era evidentemente rifiutato di reggerlo in piedi per anche solo un altro istante. –Ahh! Perché mi tratti così male ora?
–Male??– chiese Minho, sbuffando, togliendosi le scarpe e camminando fino al tavolo al centro della stanza, lasciandoci ricadere le chiavi sopra. Tornò subito dopo al ragazzo disteso sul pavimento, togliendo le scarpe anche a lui prima che sporcasse ovunque.
–Mhm. Sono caduto e mi sono fatto male.– disse Jisung, gli occhi semichiusi mentre cercava di guardare Minho.
Quest'ultimo si accovacciò accanto a lui, prendendogli un braccio per aiutarlo a tirarsi su almeno di un po'. –Tutto bene?– gli chiese, appoggiando un ginocchio accanto a lui per riuscire ad essere più stabile e non cadere.
Jisung sorrise, non esattamente come una risposta, non esattamente perché fosse felice, ma perché la sua mente era così tra le nuvole in quel momento che non pensava ci fosse nient'altro che potesse fare se non sorridere. Afferrò forte entrambe le braccia di Minho, lasciandosi cadere di nuovo contro il pavimento e portando l'altro ragazzo a cadere su di sé. Fortunatamente, Minho si accorse giusto in tempo delle intenzioni di Jisung, strappando un braccio da una delle mani di Jisung e inserendolo tra la testa e il pavimento dell'altro, prima che ci ricadesse contro di nuovo.
–Stai attento. Ti farai ancora più male.– disse Minho, alzando lo sguardo fino a trovare i suoi occhi, sbattendo le palpebre un paio di volte nervosamente, le braccia diJisung che si spostarono ad afferrare il suo viso, avvicinandolo al suo e lasciando un bacio sulle sue labbra prima che l'altro potesse fare qualcosa per evitarlo.
Non si allontanò immediatamente da lui, rimanendo a guardarlo, le loro labbra ancora estremamente vicine. –Ti amo.– sussurrò Jisung.
–Non ha senso.– disse Minho, sospirando. –È troppo presto. Non puoi già amarmi.
Jisung spostò una mano sulla bocca dell'altro, zittendolo. –Ti amo.– ripetè, come se non avesse sentito assolutamente nulla.
Cosa dovrei fare?
–Ti amo.– disse una volta ancora.
Jisung sorrise un'altra volta, chiudendo gli occhi e lasciando ricadere la testa contro il braccio di Minho che era rimasto nello stesso posto per tutto quel tempo. –Ti amo.
Minho sospirò un'altra volta, chiudendo gli occhi e scuotendo lentamente la testa. –Stai zitto.
Fu l'ultima cosa che Jisung sentì prima che un paio di labbra si unirono di nuovo alle sue, questa volta molto più decise di quanto lo fossero state le altre volte in quella giornata in cui i due si erano baciati. Era quasi come se fosse davvero Minho stesso a volerlo. Nonostante sapesse che non era così, Jisung accettò il bacio, lasciando che l'altro ragazzo facesse scorrere le sue braccia dietro la sua schiena, rialzandolo di nuovo dal pavimento. –Spostiamoci da qui, mhm? Non dovresti stare sul pavimento.
La sua voce era così dolce che Jisung quasi finì per crederci che quello davanti a sé fosse il suo ragazzo.
–Riesci ad alzarti?
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save me | minsung
Fanfiction"Scosse la testa. Era tutto un sogno. Solo un sogno." Un giorno, Jisung sta per essere investito mentre attraversa una strada, ma qualcuno riesce a salvarlo giusto in tempo. Questa persona corre via da lui senza dirgli nulla, scomparendo dalla sua v...