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Tempo.

Jisung sorrise quando la luce del sole colpì in pieno il suo viso. Era davvero una bella giornata, una di quelle giornate di maggio che ti fanno pensare "il mondo è veramente un bel posto" (qualche volta). Non faceva così caldo, giusto quel che bastava per stare in maniche corte e poter camminare tranquillamente in giro senza grondare di sudore. Il cielo era azzurro, un leggero vento si insinuava tra i capelli dei due ragazzi, facendoli spostare ogni tanto. Minho afferrò la mano di Jisung con la sua, facendo intersecare le loro dita. Tutto quello che aveva sempre voluto era lì davanti a sé. O meglio, vicino a sé.

–Sai, questo weekend dovrebbe fare parecchio caldo.– disse Minho, guardandosi intorno mentre camminavano insieme.

–Brutta notizia per me.– disse Jisung, pensando al suo immenso odio verso il caldo, il motivo per cui solitamente non sopportava l'estate. –C'è un motivo per cui me l'hai detto, comunque?

Minho sorrise. –Forse. Che ne dici di restare libero questo sabato pomeriggio? Giusto così, in caso il tuo ragazzo abbia voglia di portarti da qualche parte. Non fare piani per nient'altro.

–Portarmi da qualche parte? Dove vuoi portarmi a piedi?– chiese Jisung, ridendo.

–Aspetta e vedrai.– rispose, come se stesse già pianificando tutto nella sua testa.


Il mondo era tornato al suo posto. I ricordi delle persone intorno a Jisung erano cambiati di nuovo. Nel momento in cui Minho si era dimenticato di lui, anche le altre persone si erano dimenticate del fatto che loro due si conoscessero e di altri dettagli essenziali della sua vita, come per esempio l'incidente. Ma per quanto avesse capito Jisung, facendo ora delle domande ai suoi migliori amici su cosa ricordassero, gran parte di ciò che era successo durante le scorse settimane era stato completamente cancellato dalle loro memorie. Minho e Jisung erano gli unici due che sembravano ricordare praticamente tutto, nonostante il fatto che in realtà anche loro erano ignari di una grande tessera di quel puzzle.

–Davvero? Quel giorno..siamo andati tutti insieme in quel posto..

–Jisung ti senti male?– gli chiese Felix, appoggiandogli una mano sulla fronte. –Stai dicendo così tante cose senza senso. Sei sicuro di non aver sognato tutto?

Sognato?

Si girò di scatto verso l'altro lato della classe, trovando il suo ragazzo che lo guardava.

No, non è successo nulla.

Sospirò, appoggiando la testa sul banco. –Mhm, suppongo sia stato tutto un sogno.– mentì, decidendo di smettere di fare altre domande inutili ai suoi amici. E comunque, se avesse continuato a farle, qualcosa sarebbe potuto finire male e quella era l'ultima cosa che voleva.

–Comunque non mi sembra una cattiva idea fare un campeggio tutti insieme, magari questo weekend.– disse Felix, prendendosi il mento tra le il pollice e l'indice.

Jisung rialzò la testa dal banco, scuotendola. –Nope, ho già piani per questo sabato.– rispose, sorridendo lievemente.

–Eh?? Tu. Piani? Sei sicuro?– chiese Hyunjin, facendo scorrere lo sguardo dal volto di Jisung a quello di Minho, dall'altra parte della stanza. –Qualcosa con quel tipo, vero?

–Sei tornato a chiamarlo con nomi strani? Non era il tuo salvatore o qualcosa del genere?– chiese Jisung, ridendo.

–Eh, più o meno.– rispose il ragazzo, alzandosi dalla sedia e camminando via da lui.

–Comunque. Felix.– disse Jisung, attirando l'attenzione dell'ultimo rimasto tra i suoi amici, che sedeva tranquillamente al suo banco con il cellulare tra le mani.

save me | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora