Perché
Una miriade di domande iniziarono a susseguirsi nella testa di Jisung. Cosa ci faceva lì Chan? O meglio, aveva a che fare con lui quello che era successo? Era solo un caso che fosse lì? Era tornato solo per caso? No, non sarebbe mai tornato se non avesse avuto un motivo per farlo. Glie l'aveva detto chiaramente che sarebbe scomparso dalle loro vite e non sarebbe più tornato indietro. Mai più. E allora perché ora era lì, davanti ai suoi occhi? Su quella strada? Perché gli sorrideva così?
–Cosa...cosa significa?– disse Jisung, sentendo il battito del suo cuore accelerare, il suo respiro farsi irregolare a causa del livello di ansia che provava in quel momento.
–Come stai? Non ci vediamo da un sacco..– disse l'altro, matenendo la stessa espressione sul viso.
Perché mi parla così? Come se nulla fosse successo?
–Smettila di parlarmi così.– rispose, aggrottando le sopracciglia.
L'espressione di Chan cambiò, diventando più seria.
–È colpa tua, vero?– chiese Jisung, stringendo le mani in due pugni così forte che le unghie gli stavano ferendo i palmi.
–Colpa mia?– ripetè Chan, come se non sapesse a cosa si stesse riferendo l'altro ragazzo.
–È colpa tua se Minho..si è dimenticato di tutto.– continuò, non distogliendo gli occhi da quelli di Chan.
Il ragazzo dai capelli ricci annuì, abbassando gli occhi. –Mi dispiace.
Jisung sospirò. –Tanto a questo punto..non ha più senso che tu me lo dica. Non ci lascerai mai in pace, vero?– disse con un tono freddo, non ascoltando i pensieri logici che la sua testa cercava di dirgli, ma invece lasciando che la rabbia che provava parlasse per sé. Tutto quel dolore che aveva provato in passato si era raccolto e accumulato in modo tale che ormai sarebbe stato troppo difficile per lui perdonarlo. Anche se la sua testa continuava a dirgli che non fosse colpa sua. Chi voleva prendere in giro? Se non fosse stato per Chan, tutto sarebbe andato bene. Non solo la sua realzione, ma anche la vita di Minho non sarebbe mai dovuta cambiare in quel modo orrendo. –Continuerai a distruggere tutto, vero? Mi spieghi perché non puoi andartene e basta? Perché non posso amare la persona che voglio amare in pace? Non ne posso più, davvero.
Non gli importava se la sua voce era così alta da farsi sentire in tutto il quartiere. Non gli importava più nulla.
–Io..– iniziò a parlare Chan, facendo un passo indietro.
–C'è un motivo se sei qua ora? Perché sei tornato?– chiese Jisung, cercando risposte dirette.
–Devo parlare con Minho.
Jisung lo guardò di nuovo, assottigliando gli occhi. –No. Tu non parlerai a Minho.
Tutta la fatica che aveva fatto per tornare dove si trovava ora. Era stato quasi un caso, una fortuna, effettivamente, dal momento che era stato Minho quello a parlargli, a prendersi cura di lui quando stava così male. Ma nonostante quello, era comunque riuscito a riavere indietro ciò che voleva. Voleva Minho. Solo lui. Voleva che quel ragazzo lo amasse quanto lui lo amava. Voleva solo poterlo vedere la mattina a scuola, stare il pomeriggio con lui, sentirlo dire "ti amo". Era tutto così semplice. Si era fidato così tanto del fatto che tutto sarebbe andato bene, che il peggio fosse passato.
–Jisung, devo parlargli.– insistette Chan.
–No. Non gli parlerai. Farò tutto ciò che posso per impedirtelo. Vattene ora.– disse, stringendo i denti cercando di mantenere la calma, anche se ormai sentiva che fosse troppo tardi.
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save me | minsung
Fanfiction"Scosse la testa. Era tutto un sogno. Solo un sogno." Un giorno, Jisung sta per essere investito mentre attraversa una strada, ma qualcuno riesce a salvarlo giusto in tempo. Questa persona corre via da lui senza dirgli nulla, scomparendo dalla sua v...