93

1K 110 59
                                    

Tu.

–Probabilmente finirò per addormentarmi di nuovo, così.– bisbigliò Jisung, la testa appoggiata contro il petto di Minho, mentre le sue braccia lo circondavano.

–Meglio così. Se sei stanco è meglio che dormi.

–Però sei venuto fino a qui, se dormissi non risulterebbe un po' inutile?

–Non importa. Sono stato io a decidere di venire qui.

Jisung alzò la testa dal suo petto. –Dammi un bacio, allora.

Minho rise piano. –Basta questo per convincerti? Dovrei baciarti più spesso allora.

–Non lo fai già?

Un bacio più tardi, Jisung tornò a sistemarsi nella posizione più comoda che trovasse, chiudendo gli occhi e arrendendosi all'idea di dormire.

Le luci erano spente. Accanto a sé, l'unica cosa che sentiva era il respiro regolare di qualcuno. Cercò di tirarsi su di nuovo, ma si trovò bloccato dalle braccia di quella persona. Estese un braccio finché non riuscì ad afferrare il cellulare, accendendo lo schermo per usarlo come torcia ma distraendosi a leggere un messaggio che gli aveva mandato sua madre.

"Se Minho deve uscire più tardi, le chiavi di casa sono in cucina. Buonanotte"

Oh..quando l'ho sentita parlare con qualcuno prima che mi addormentassi..era Minho.

Girò il cellulare dall'altra parte, illuminando il resto del letto su cui si trovava il suo ragazzo, addormentato. Evidentemente erano finiti per dormire insieme, siccome ormai era mattina presto.

–Minho.– sussurrò in un tentativo di risvegliarlo, ma allo stesso tempo sperando di non farlo perché il ragazzo sembrava star dormendo così profondamente che sarebbe stato un peccato svegliarlo.

Sorrise, appoggiando il proprio indice sulla sua guancia. –Ti amo.

Tornò poi ad abbracciarlo più forte di prima, ritrovando quel calore che non avrebbe mai evitato sebbene fosse maggio e non avesse per niente freddo.

–Sungie..– mormorò l'altro ragazzo, ricambiando la stretta. –Che ore sono?

–Le sei. È ancora presto.

–Sono rimasto a dormire qui stanotte, quindi.– disse a voce leggermente più alta.

–Mhm. Sembra proprio che per stanotte tu sia rimasto con me. Stai bene? Credo di averti schiacciato un po' mentre dormivo, e poi il mio letto è un po' piccolo.– disse Jisung, ridendo.

–Ora che me lo fai notare ho un braccio un po' addormentato.

Jisung lasciò ricadere il cellulare sul comodino, accendendo poi una lampadina e tornando a girarsi verso il suo ragazzo spettinato. Ogni volta che lo vedeva così, si sentiva nervoso senza volerlo e il solo immaginare di poterlo vedere così chissà quante volte in futuro lo faceva sorridere come un idiota. –Scusa. Suppongo non sia stata la tua dormita migliore. Ma è stata la mia. Quindi va bene lo stesso, no?– chiese sorridendo.

–Sungie.

Il tono della sua voce faceva trasparire il fatto che fosse estremamente serio in quel momento, per qualche motivo.

–Sì?

Jisung si avvicinò ancora di più a lui, guardandolo dall'alto.

–Ho passato così tante notti da solo.– disse in un solo sussurro. –Sono anni che vivo da solo in quell'appartamento. Certe volte quasi mi uccideva il pensiero di essere l'unica persona là dentro.– ammise, alzandosi su, il suo viso vicino a quello di Jisung. –Grazie per avermi lasciato passare la notte qui con te. E grazie per le altre volte in cui hai dormito con me in passato.

save me | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora