Via d'uscita.
Ricordava come solo qualche giorno prima aveva chiesto a Minho di dirgli che lo amava, anche se significava che gli avrebbe mentito. Non gli importava davvero di cosa provasse l'altro ragazzo, voleva solo sentire quelle parole di nuovo. Però doveva ammettere che sentirle sapendo che davvero lo pensava era tutta un'altra cosa. Era davvero strano, a dire il vero. Minho aveva iniziato a parlare con lui da soli quattro giorni, eppure sembrava davvero fosse sincero quando diceva che lo amava.
–Vuoi rimanere qui?– gli chiese Minho, spostandogli delle ciocche di capelli dalla fronte.
–Dove dovrei andare?– rispose Jisung, adorando il modo in cui aveva appoggiato di nuovo le mani sui suoi fianchi, il modo in cui lo stringeva forte abbastanza da sentirlo ma non troppo forte da fargli male.
–A casa?– avvicinò le sue labbra a quelle di Jisung di nuovo, lasciandoci un singolo, veloce bacio.
Jisung scosse la testa, i suoi occhi che si stavano perdendo dentro a quelli di Minho. –Voglio stare qui.
–Meglio così, non voglio lasciarti andare. Non ancora.
–Preferisco stare qui che a casa da solo.
–Non devi per forza stare solo. Hai degli amici che ci tengono a te. Ricordatelo.
Jisung abbassò lo sguardo, perso nei suoi pensieri. –Lo sai, potrà sembrare un po' strano, ma preferirei te a chiunque altro. Non posso confrontare lo stare con te con lo stare con chiunque altro. Non devo nemmeno pensare a cosa dire, potrei stare in silenzio per ore e tu staresti ancora con me.
–È strano?– chiese Minho, con gli occhi più dolci che Jisung avesse mai visto in vita sua. Non era possibile che quella fosse un'altra persona. Quello era Minho, per certo. Il suo Minho.
–Non..lo so.– rispose Jisung, sentendo il suo respiro farsi irregolare.
Minho continuò a guardarlo per qualche secondo, poi avvicinandosi di nuovo a lui e baciandolo di nuovo. Jisung chiuse gli occhi, rispondendo al bacio. Il suo tocco era così delicato che sembrava quasi che avesse intenzione di staccarsi da lui immediatamente, ma non fu così. Era solo un bacio estremamente dolce, di quelli che non si erano scambiati ormai da così tanto tempo. Per vari motivi. Per tutto quello che era successo, per il fatto che Jisung non stesse bene, aveva iniziato a perdere se stesso pensando a come uscire da quella situazione. Ma in quel momento, quel bacio, gli fece ricordare che non era lui la persona persa. Aveva il pieno controllo della situazione, ce l'aveva sempre avuto.
–Ti amo.– sussurrò contro le sue labbra. –Anche tu, vero? Non hai mai smesso di farlo. Me l'avevi promesso..che non avresti mai smesso di amarmi.
Minho non poteva capire di cosa stesse parlando, ma rimase a qualche millimetro da lui, le loro labbra che ancora si sfioravano, i suoi occhi che si spostavano veloci a destra e a sinistra in quelli di Jisung.
E dopo tutto quello che è successo..ancora mi ami.
Il cellulare di Jisung suonò nella sua tasca. –Ahh, lasciami fare merenda in pace!– disse, afferrando il telefono mentre finiva di masticare, guardando il nome del contatto che lo stava chiamando e rispondendo alla chiamata. Minho rise.
–Jisung!– esclamò la persona dall'altra parte.
–Mhm, mi disturbi mentre faccio merenda, vergognati.– disse, guardando la tazza di tè davanti a sé, con il solo desiderio di berne un sorso ma decidendo di aspettare.
–Abbiamo qualcosa di più importante di cui parlare. Stai bene, allora?
Non aveva sentito Hyunjin essere così serio in così tanto tempo. –Sì, tutto bene. Te ne ha parlato Felix?
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save me | minsung
Fanfiction"Scosse la testa. Era tutto un sogno. Solo un sogno." Un giorno, Jisung sta per essere investito mentre attraversa una strada, ma qualcuno riesce a salvarlo giusto in tempo. Questa persona corre via da lui senza dirgli nulla, scomparendo dalla sua v...