«Lilia, stai bene?»
Mi domanda preoccupato, vedendo che io non rispondo. Sentendo le forze abbandonarmi, mi dirigo verso il divano, dove mi accascio portandomi le ginocchia al petto.
«Lilia...»
Mormora lui inginocchiandosi davanti a me.
«L'ho appena beccato a farmi le corna.»
Mormoro semplicemente senza alcun sentimento. Lui mi guarda per una frazione di secondo e nei suoi occhi vedo lo stesso dolore che provo io, poi mi abbraccia senza dire una parola.
«Direi che me lo merito, no?»
Domando ironica, lottando ancora tra i sensi di colpa ed il dolore di tutti i probabili tradimenti da parte sua.
«Non dire così...»
«E cosa dovrei dire? Che sono io la vittima? Anche se non so da quanto vada avanti io non sono da meno. Ti ho baciato e abbiamo dormito insieme in quel dannato letto... Io sono orribile tanto quanto lui!»Esclamo sprofondando nel divano. Il mio cervello è nel caos più totale, mentre una marea di pensieri la solcano facendomi perdere il controllo.
«Tu non sei orribile, non potresti esserlo nemmeno se mi uccidessi.»
Dice lui accarezzandomi dolcemente la guancia. I miei occhi incrociano istantaneamente i suoi.
«Perché?»
Gli domando solamente con voce stanca.
«Perché cosa?»
Mi chiede con aria persa, mentre cerca di capire a che cosa io mi stessi riferendo.
«Perché sei così comprensivo con me? Io ti ho ingannato e mentito, e tu, anche se già sapevi tutto, mi sei rimasto vicino comunque... Ed anche ora sei qui a consolarmi... Perché?»
Continuo senza mai smettere di guardarlo negli occhi. Lui mi sorride sorpreso.
«Perché quando ami una persona riesci a vedere oltre i suoi difetti fino a trovare tutte le cose belle che la caratterizzano, ed è proprio questo che vedo in te, Lilia, vedo l'amore indistinto che provi per tutti, la passione che metti in tutto ciò che fai, ed anche la pazienza che impieghi ogni giorno per sopportare quelli come me. Io sono qui perché tu sei perfetta e, anche se so bene che non avrò mai altre occasioni, ci tengo a te e so di non essere l'unico...»
Senza lasciargli il tempo di proseguire lo bacio avvicinandolo il più possibile a me.
«Lilia... non voglio approfittare del-»
«Non ti stai approfittando di niente.»Lo interrompo impedendogli di opporre ancora resistenza. Non è mia intenzione sfogarmi con Jonathan, o tanto meno fare un torto a Colin, ho soltanto aperto gli occhi. Non posso continuare a far finta di niente, e l'azione di Colin mi ha soltanto aiutato a capirlo. Credendo di fare il mio bene mi sono impedita di vedere la realtà, oscurando l'evidenza con la paura di essere ferita nuovamente
Lui mi guarda senza capire.«Lilia...»
«La vuoi o no questa seconda opportunità?»Domando senza mai staccare i nostri sguardi. È questione di secondi che le nostre labbra si uniscono in un bacio voglioso, così pieno di passione e desiderio da fare quasi male. Come se fosse un riflesso istantaneo allaccio le mie braccia al suo collo, avvinghiandomi come un predatore sulla sua preda e facendo diventare il bacio più profondo e sensuale.
«L-lilia... n-non sono sicuro c-che...»
La sua voce, interrotta da pesanti respiri affannati, è piena di eccitazione anche se lui cerca palesemente di mascherarla. Gli incornicio il viso con le mie mani, costringendolo a guardarmi.
«Io ti voglio.»
Dico con voce così sicura che mi stupisco da sola.
«Sono stanca di frenare i miei sentimenti fino ad averne paura. Non ce la faccio più.»
Sussurro sulle sue labbra. Con delicatezza Jonathan mi solleva e, senza mai smettere di guardarmi negli occhi, si dirige verso la camera da letto. Si siede sistemandomi sopra di lui e, lentamente, inizia a lasciarmi una scia di baci lungo il collo. Presa dall'eccitazione del momento gemo e, iniziando a giocare con i suoi capelli, avvicinandolo più che posso a me e facendo combaciare i nostri corpi.
Sentendo una strana sensazione, afferro nuovamente il suo viso e, decidendo di condurre un gioco che non conosco, incollo la mia bocca alla sua. Con un gesto famelico gli sfilo la maglia, scoprendo un magnifico fisico segnato da indelebili cicatrici di un passato che conosco solo a metà. In pochi secondi anche il mio vestito è sul pavimento della stanza. Con un veloce cambio di ruoli mi fa adagiare sul materasso, mentre inizio a scendere verso il basso lasciando umidi baci lungo la sua strada.«No, voglio te.»
Biascico mentre lo fermo con la voce interrotta da sospiri affannati. Lo sento sorride sulla mia pelle per qualche secondo, per poi lasciarmi un ultimo bacio ed alzarsi. Lo osservo per qualche secondo mentre si sfila la cintura e si sbottona i pantaloni. Con un sorriso che lo brama mi avvento su di lui, come una tigre con la sua zebra, e riprendo il controllo della situazione.
«Sei sicura?»
Mi chiede soffocando un sussulto di inaspettato piacere. Sorrido abbassando la zip dei suoi jeans e sfilandoglieli di dosso, finché non rimaniamo entrambi con la sola biancheria intima a separarci. Dopo essermi sbarazzata, con un po' di goffaggine, dei suoi boxer lo spingo leggermente sul letto per fargli capire che voglio che lui si sdrai su di esso. È davvoro bellissimo, e tutto il tempo che ci ha tenuto separati non ha fatto altro che renderlo ancora più meraviglioso di quanto già non fosse stato cinque anni fa. Lentamente mi sfilo le mutande ed il reggiseno e mi sistemo sopra di lui. La sua erezione preme contro le mie cosce nude mettendomi un po' in soggezione.
«N-non so che devo fare...»
Mormoro sentendomi un'idiota totale. Vorrei avere il controllo di una cosa che non so gestire, bella pretesa la mia!
«Ti devi solo fidare di noi due.»
Mi sorride lui guidandomi. E solo questione di pochi istanti e lo sento dentro di me, mentre avverto qualche lieve fitta. Mi bacia dolcemente cercando di assecondare le mie esigenze. Lentamente il dolore passa ad ogni movimento, ed il mio coraggio comincia ad uscire dal suo guscio, rivelando una me del tutto nuova anche ai miei occhi. Facendomi guidare dall'istinto inizio a muovermi più velocemente, sentendolo gemere di piacere and ogni movimento. I nostri respiri si fanno più forti mentre il ritmo della nostra danza proibita incalza, secondo dopo secondo. Gemo ripetutamente assieme a lui mentre, con un suono di rude piacere rigira la situazione troneggiando su di me. Con l'agilità di un esperto afferra la mia coscia, facendola aderire con il suo braccio, mentre con l'altra mano mi accarezza il viso. Il piacere si fa sempre di incontenibile, mentre tutto il mio corpo ne brama disperatamente di più. Le spinte si fanno più forti mentre lo attiro verso di me, facendo aderire perfettamente i nostri corpi come fossero due pezzi di un unico puzzle. Proprio quando credo di essere sul punto di esplodere di piacere lo sento venire dentro di me e la sensazione di piacere raddoppia notevolmente, facendomi gemere disperatamente il suo nome. Lo bacio sulle labbra cercando di fargli capire tutta l'estasi che sto provando ora e, preso dal momento, anche lui ricambia abbracciandomi dolcemente. È solo quando lo sento allontanarsi bruscamente da me che, ancora frastornata dalla mia magnifica prima volta, me ne rendo conto.
«Cazzo, mi sono dimenticato il preservativo!»
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ROOMmate 3
ChickLitSequel ROOMmate 2 (Trilogia) Nella vita incontrerai 3 tipi di persone: quelle che ti cambieranno la vita, quelle che ti rovineranno la vita e quelle che saranno la tua vita. Dopo cinque anni dalla scomparsa di Jonathan, Lilia termina gli studi e s...