CAPITOLO 28

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Perdendo improvvisamente il controllo del mio corpo le mie mani affondano tra i suoi capelli color miele. Senza staccarsi dal bacio mi solleva e senza alcuna fatica mi fa sdraiare delicatamente sul divano. Le nostre labbra si fanno sempre più fameliche bramando l'una ancora di più l'altra. Sempre più veloce, sempre più passionale.
In un impeto d'eccitazione mi spinge ancora più vicino a lui e, come se fosse una risposta automatica, gli allaccio le gambe alla vita. Mi solleva nuovamente questa volta dirigendosi verso la camera. Improvvisamente riacquisto il controllo di me stessa e, come se mi avesse dato la scossa, mi stacco da lui. Si ferma sulla soglia della porta e, senza opporre resistenza, mi lascia andare.

«Q-questo è sbagliato.»

Mormoro cercando di riprendere fiato. Lui mi guarda senza dire niente.

«È-è meglio se mi cambio...»

Continuo mentre l'imbarazzo mi colora la faccia di rosso. Il suo sguardo è come fuoco sulla mia pelle.

«...Forse dovresti-»

Faccio per cacciarlo ma lui mi interrompe.

«Non hai provato niente?»

Mi domanda di punto in bianco, facendomi trasalire.

«C-che intendi?»
«Lo sai.»

Dice lui con tono fermo avvicinandosi a me di qualche passo. Senza rispondere distolgo lo sguardo, cercando disperatamente di aumentare lo spazio tra noi due.

«Davvero non senti più niente?»

Per qualche secondo nei suoi occhi riappare la scintilla che tanto avevo amato una volta. Quella che lo faceva sembrare una specie di dio greco al quale nessuna poteva resistergli.

«No io...»

Le parole mi morirono in bocca. Volevo gridargli che ormai era troppo tardi, e che non era più il centro della mia vita, anche se in fondo non lo era mai stato del tutto.

«Non sai ancora mentire.»

Ridacchia guardandomi dolcemente. Capisco di essere spacciata quando la mia schiena si scontra con il muro e lui, a pochi passi da me, continua a fissarmi come un predatore fissa la preda.

«Non è una bugia!»

Provo a dire ma lui scoppia a ridere. Sto per ribattere ma le sue labbra sono di nuovo sulle mie annullando la distanza che ci separa.

«Lo sapevo...»

Mormora ancora sulle mie labbra. Respiro affannosamente cercando di mantenermi lucida.

«Tu non sai niente.»

Sussurro amareggiata. Non ha il diritto di farmi questo. Dopo tutto questo tempo lui non può tornare e aspettarsi che nulla sia cambiato.

'E se invece davvero le cose tra voi due non fossero cambiate? '
Ma fammi il piacere!
'Ammettilo e basta che lui ti piace ancora. '
Anche se fosse vero, e ribadisco che non lo è, sono andata avanti. Abbiamo parlato e ci siamo chiariti, ora è il momento di andare avanti.
'Magari il vostro futuro è stare insieme, come nei libri che ti piace leggere. '
Non essere sciocca, e poi che ci faranno? Uscirà anche il film? Lo chiameranno 'Roommate' magari?
'E chi lo sa... '
Smettila.

Ritorno a concentrarmi su ciò che mi sta intorno. Jonathan mi sposta delicatamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sorride dolcemente. Inspiro pronta a ripetere tutto il monologo fatto col ma mia coscienza ad alta voce quando lui mi lascia basita.

«Io ti amo Lilia, sempre amata e sempre ti amerò. Non sono mai stato bravo con le parole, anzi non sono mai stato bravo in niente finché non mi sei capitata tu. Tu che mi rompevi i coglioni con i tuoi battibecchi, tu che mi rovinavi gli appuntamenti con i tuoi disastri e tu che mi hai salvato quando nessuno si era accorto che stavo precipitando.»

I suoi occhi sono fissi nei miei mentre le sue parole, così sincere, mi impediscono di reagire come vorrei.

«Non sono tornato prima perché mi vergognavo di me stesso, io sapevo di non essere abbastanza per te perché tu meriti il principe azzurro. Tu meriti l'uomo migliore del mondo e non un fallito come me. Non è passato giorno nel quale io non desiderassi rivederti, riabbracciarti o anche solo risentire la tua voce, ma non ero giusto per te. Non sono giusto per te. Tu meriti di meglio, ma io non riesco a lasciarti andare...»

Dai suoi occhi color ghiaccio una piccola lacrima solitaria solca le guance cadendo sul pavimento.

«E tu non farlo, non lasciarmi andare...»

ROOMmate 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora