ROOMmate 3

CAPITOLO 16

Con un gesto rude mi strofino il naso sul dorso della mano continuando a tenere le ginocchia al petto. La sua espressione sofferente e distrutta proprio come la mia, continua ad invadermi la testa senza darmi tregua. Anche le lacrime continuano a scendere, tutt'altro che intenzionate a smettere.

«Non lo vedremo mai più Lilia...»

Sussurro tra me e me senza capire se quelle mie stesse parole contribuiscano a farmi stare così male o mi aiutino a stare meglio.
Non so cosa pensare. Non so cosa dire. Ora è tutto finito, ho ottenuto quello che volevo, eppure non mi sento come mi dovrei sentire. Non posso fare questo a Colin, lui è un bravo ragazzo, mi ama davvero ed ha fatto di tutto per rendermi felice.

«I-io non posso fargli questo... Non posso umiliarlo così...»

Mormoro tra un singhiozzo e l'altro. Lui non se lo merita, e per poi cosa? Per una persona che mi ha abbandonato quando avevamo più bisogno l'una dell'altra? Sulla quale facevo affidamento ed ero finalmente pronta a ricominciare seriamente per poi vederla scomparire nel nulla insieme al nostro futuro assieme? No, quella storia è ufficialmente finita. Devo dimenticarmi di lui una volta per tutte anche se, in cuor mio, so che la cosa mi farà male. Non esiste più nessun noi ormai, non esiste e non esisterà mai più. Asciugandomi con decisione le ultime lacrime che rigano le mie guance mi alzo in piedi ed esco dalla vasca. Con un gesto sicuro afferro l'accappatoio e me lo infilo andando, poi, a sistemarmi davanti allo specchio.

«Questo è un nuovo inizio Lilia. Devi essere forte e felice, per te e per il tuo bene.»

Sentenzio decisa cancellando nella mia testa ogni ricordo legato a lui. Afferro lo spazzolino e, sempre senza staccare gli occhi dal mio riflesso, mi lavo i denti. Una volta finito faccio un lungo e profondo sospiro prima di dirigermi in camera e cambiarmi.
Cody mi segue silenzioso. Da quando sono tornata non mi ha lasciata sola nemmeno un secondo sdraiandosi, addirittura, accanto alla vasca quando mi ci sono immersa per cercare di levarmi di dosso il peso che mi opprimeva.
Lo guardo sorridendogli grata, mentre con una mano gli faccio segno di salire sul letto. Senza farselo ripetere due volte, lui sale aggraziato e si sdraia accanto a me. Lo accarezzo dolcemente percorrendo con la mano tutto il suo dorso morbido e peloso. Non so cosa farei se non ci fosse lui. Chi potrebbe tirarmi su ora? A chi potrei raccontare tutto quello che provo ricevendo in cambio solo amore e sostegno?

«Questo è il nostro nuovo inizio...»

Mormoro piano continuando ad accarezzarlo.

«Questo è il mio nuovo inizio.»

Esclamo riconoscendolo come il mantra della mia nuova vita.