CAPITOLO 9

572 23 0
                                    

«Cavolo, cavolo, cavolo!»

Borbotto correndo sui tacchi. Sono nuovamente in ritardo! Se continuo così prima o poi mi licenzieranno. Una volta davanti alla galleria decellero un po' per non dare nell'occhio. Cercando di essere il più invisibile possibile mi dirigo verso lo spogliatoio e dopo aver chiuso dentro il mio armadietto tutti i miei oggetti personali esco a passo spedito verso Pamela.

«Ce l'hai fatta!»

Le sorrido grata memtre mi ricompongo velocemente. Una volta finito mi passa velocemente le mie bandierine ed inizio il mio turno di lavoro.

«Allora?»

Gli occhi color nocciola di Pamela mi fissano curiosi.

«Allora cosa?»

Le domando accigliata.

«Conoscevi davvero il ragazzo di ieri?»

Cavolo, me n'ero proprio dimenticata!
Le sorrido debolmente cercando una qualche scusa che proprio non mi esce per sviare il discorso. Lei non sa niente di questa storia perché, cercando di dimenticarla, non l'ho più raccontata a nessuno.

«E quindi?»

Insiste lei sempre più impaziente.

«Sì, sì lo conosco.»

Sbuffo rassegnata. Tanto lo sa anche lei che non sono brava a mentire.

«Lo sapevo, insomma si era capito... E chi è?»

Nonostante mi aspettassi una sua ovvia domanda di questo tipo rimango comunque attonita fermando qualsiasi mio movimento. Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo a trattenere il respiro. Tutto questo non è positivo...

«Lilia?»
«Un tipo...»

Spero che le basti per intuire che non ne voglio parlare.

«Ma che risposta è?»

Esclama lei sconcertata. A quanto pare no, non basta per farglielo capire.

«E per caso il tuo amante?»

Domanda con voce innocente. Strabuzzo gli occhi incredula a quello che hanno sentito le mie orecchie.

«Pamela!»

Sbotto alzando di un po' la voce.

«Ok, ok, scusa, ma tu non mi stai dicendo niente, come posso saperlo se non parli?»

Si scusa ovvia.

«E poi non è poi così tanto brutto averne uno...»

Conclude con un sorrisetto malizioso.
Le rivolgo un'occhiataccia mentre richiudo il mio armadietto.

«Tu piuttosto,  raccontami come te la sei cavata ieri. In realtà, conoscendoti, ho trovato buffo il tuo evidente imbarazzo...»

La canzono divertita mentre usiamo dalla galleria.

«Sì, sì, prendi pure in giro.»

Dice lei guardandomi male. Le sorrido angelicamente.

«È andato bene, domani ne ho un altro e tu verrai con me.»

Sentenzia con un tono che non ammette repliche.

«Pam, non posso, mi dispiace.»
«Allora mi devi dire cosa c'è tra te e quel bellissimo militare.»

Mi guarda seria. Sul suo viso non c'è più l'espressione divertita di prima, mentre i suoi lunghi capelli neri le conferiscono un'aria ancora più dura.

«Pam...»
«O me lo dici o dopodomani vieni.»

Sospiro sconfitta. Se glielo racconto magari capirà, dopotutto quanto Izzy può essere?


ROOMmate 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora